Libri di Eugen Fink
L'oasi del gioco
Eugen Fink
Libro: Libro in brossura
editore: Raffaello Cortina Editore
anno edizione: 2008
pagine: XV-78
Questo classico di Eugen Fink è una rara incursione della filosofia nel territorio del gioco. Che cos'è il gioco? Come si rapporta alla vita? Perché è importante e addirittura essenziale per l'esistenza umana? Il gioco, secondo Fink, è una dimensione che si aggiunge a tutte le nostre esperienze, compreso l'amore, compresa la morte, arricchendole di una distanza, appunto lo spazio speciale di un'"oasi". È un libro che ci dà ancora parecchio da pensare perché apre una moltitudine di problemi. In questa edizione italiana è accompagnato dalla trascrizione di una conferenza (inedita anche in tedesco), in cui Fink riprende i fili principali del suo discorso sul gioco.
Eraclito
Martin Heidegger, Eugen Fink
Libro
editore: Laterza
anno edizione: 2019
pagine: 233
Un testo classico che, se da un lato fornisce un'autentica 'introduzione' al pensiero di Heidegger e Fink, dall'altro illumina la figura più suggestiva, ma anche più enigmatica, della filosofia greca: Eraclito di Efeso (ca. 535 a.C. - ca. 475 a.C.). Heidegger e Fink si cimentano in un'interpretazione serrata e rigorosa, fornendo un ritratto vivo di Eraclito. Quello che il lettore potrà leggere è un vero e proprio esercizio di filosofia, un colloquio attualizzante con Eraclito e con l'intera tradizione occidentale da lui discesa, che fornisce a sua volta un ritratto altrettanto prezioso di due grandi filosofi contemporanei, colti in una discussione vivace e appassionata.
Introduzione alla pedagogia sistematica
Eugen Fink
Libro: Copertina morbida
editore: Morcelliana
anno edizione: 2019
pagine: 320
Il volume è il frutto delle lezioni che Eugen Fink, cresciuto alla scuola di Edmund Husserl e Martin Heidegger, ha tenuto all'università di Friburgo in Brisgovia nel 1953. L'intento dell'autore era quello di introdurre alla pedagogia per mezzo di una indagine sistematica sui suoi fondamenti. Per questo motivo Fink, dopo una analisi esistenziale dei prolegomeni a ogni pedagogia, giunge alla riflessione sui fondamenti teoretici di questa disciplina, ponendo in questione in maniera radicale la possibilità stessa della pedagogia sulla base della formulazione di domande riguardanti il fenomeno educativo. Il risultato del lavoro è un concetto cosmologico di pedagogia, dove educare significa garantire l'autonomia decisionale dei liberi cittadini.
Prossimità e distanza. Saggi e discorsi fenomenologici
Eugen Fink
Libro
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2006
pagine: 272
Sesta meditazione cartesiana. L'idea di una dottrina trascendentale del metodo. Volume Vol. 1
Eugen Fink
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2008
pagine: 240
Nel biennio 1927-28 Heidegger collabora con Husserl alla stesura della voce "Fenomenologia" per l'Enciclopedia britannica, e pubblica sull'"Annuario fenomenologico" di Husserl il suo capolavoro Essere e tempo. Husserl tiene alla Sorbona di Parigi una della grandi conferenze filosofiche del suo ultimo decennio di vita, le "Meditazioni Cartesiane" (1929). Già nel 1929 Fink, allievo di Husserl e di Heidegger, collabora con Husserl alla stesura dell'edizione francese (1931) di queste Meditazioni e all'edizione inglese delle Idee (apparse in tedesco nel 1913), alle quali Husserl aggiunge un importante Poscritto, in cui delimita rigorosamente la posizione della fenomenologia radicale rispetto alle utilizzazioni dei risultati analitici che, delle sue ricerche, stanno facendo da anni i suoi "allievi".
Le domande fondamentali della filosofia antica
Eugen Fink
Libro
editore: Donzelli
anno edizione: 2013
pagine: 288
La filosofia nasce due secoli prima di Platone con i cosiddetti pensatori presocratici. Tra questi, spiccano i nomi di Talete e Anassimandro, Eraclito e Parmenide. Di loro non ci restano che frammenti più o meno estesi. Nonostante ciò, da Hegel a Heidegger (passando per Nietzsche) il pensiero moderno ha trovato nei presocratici ispirazioni e stimoli cruciali che sono stati parte essenziale del suo stesso sviluppo. "Le domande fondamentali della filosofia antica" è il titolo che Eugen Fink diede a uno dei suoi cicli di lezioni. Con il linguaggio piano e accessibile di un corso universitario, Fink ingaggia un confronto serrato con la filosofia antica, partendo proprio da colui che, secondo il fenomenologo tedesco, fu responsabile del travisamento più gravido di conseguenze dell'intenzione originaria dei primi pensatori greci: Aristotele. È attraverso la sua movenza interpretativa che la filosofia occidentale si è sempre rapportata alle indagini dei "fisiologi" presocratici; da questa lettura non si può certo prescindere, ma ugualmente non si deve rinunciare a trovare un accesso diretto alle origini del pensiero occidentale, guardando alle spalle di Platone e Aristotele e cercando la radice più autentica di quel domandare aurorale che tutt'oggi ci interroga.
Presentificazione e immagine. Contributi alla fenomenologia dell'irrealtà
Eugen Fink
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2014
pagine: XXI-325
Pubblicata nel 1930 ma risalente nel suo nucleo originano ad uno scritto precedente, "Presentificazione e immagine" è l'innovativa tesi di dottorato che Eugen Fink scrisse sotto tutela dei due grandi maestri friburghesi dell'epoca: E. Husserl e M. Heidegger. In questa prima e sorprendente opera del giovane filosofo alle accurate analisi micrologiche sulle operazioni fondamentali della coscienza tipiche del lavoro sui fenomeni di stampo husserliano si accompagna armonicamente una riflessione di più ampio respiro sulla fenomenologia nel suo complesso. In essa sono già presenti in nuce tutti quegli elementi - anche profondamente critici - che attraverso l'elaborazione di una fenomenologia della ragione teoretica fenomenologica e la dimostrazione della situazione esistenziale del progetto trascendentale porteranno Fink a sviluppare, per così dire "dall'interno", un'integrazione critica della fenomenologia husserliana. Prefazione di H. R. Sepp.
Per gioco. Saggi di antropologia filosofica
Eugen Fink
Libro: Libro in brossura
editore: Morcelliana
anno edizione: 2016
pagine: 176
Il "gioco" come concetto filosofico attraversa la storia del pensiero occidentale, da Eraclito a Nietzsche per citare due figure emblematiche dell'età antica e moderna. Negli scritti (1946-1973) qui per la prima volta tradotti Eugen Fink mediante un'indagine fenomenologica condotta su alcune "modalità fondamentali" dell'esistenza - oltre al gioco, il lavoro, la morte, l'amore... - ne approfondisce la funzione antropologica, utile a comprendere l'umano. Se dell'uomo in quanto ens cosmologicum si può parlare solo attraverso la sua relazione con il mondo, il gioco ne è un osservatorio privilegiato, essendo un modo d'essere peculiare di questa relazione. Nel gioco l'uomo interagisce con l'alterità e con l'ulteriorità: indossare maschere, assumere ruoli, attraversare soglie trasponendosi in luoghi e tempi diversi, è un modo per eccedere la propria esistenza finita.
Presentificazione e immagine. Contributi alla fenomenologia dell'irrealtà
Eugen Fink
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2022
pagine: 330
Pubblicata nel 1930 ma risalente nel suo nucleo originario ad uno scritto precedente, Presentificazione e immagine è l’innovativa tesi di dottorato che Eugen Fink scrisse sotto tutela dei due grandi maestri friburghesi dell’epoca: E. Husserl e M. Heidegger. In questa prima e sorprendente opera del giovane filosofo alle accurate analisi micrologiche sulle operazioni fondamentali della coscienza tipiche del lavoro sui fenomeni di stampo husserliano si accompagna armonicamente una riflessione di più ampio respiro sulla fenomenologia nel suo complesso. In essa sono già presenti in nuce tutti quegli elementi – anche profondamente critici – che attraverso l’elaborazione di una fenomenologia della ragione teoretica fenomenologica e la dimostrazione della situazione esistenziale del progetto trascendentale porteranno Fink a sviluppare, per così dire “dall’interno”, un’integrazione critica della fenomenologia husserliana.
Per gioco. Saggi di antropologia filosofica
Eugen Fink
Libro: Libro in brossura
editore: Morcelliana
anno edizione: 2023
pagine: 176
Il “gioco” come concetto filosofico attraversa la storia del pensiero occidentale, da Eraclito a Nietzsche per citare due figure emblematiche dell'età antica e moderna. Negli scritti (1946-1973) qui per la prima volta tradotti Eugen Fink mediante un'indagine fenomenologica condotta su alcune “modalità fondamentali” dell'esistenza – oltre al gioco, il lavoro, la morte, l'amore... – ne approfondisce la funzione antropologica, utile a comprendere l'umano. Se dell'uomo in quanto ens cosmologicum si può parlare solo attraverso la sua relazione con il mondo, il gioco è un osservatorio privilegiato, un modo d'essere peculiare di questa relazione. Nel gioco l'uomo interagisce con l'alterità e con l'ulteriorità: indossare maschere, assumere ruoli, attraversare soglie trasponendosi in luoghi e tempi diversi, è un modo per eccedere la propria esistenza finita.
Moda. Un gioco seduttivo
Eugen Fink
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2024
pagine: 128
Pubblicate nel 1969, queste riflessioni di Eugen Fink sono uno dei rari casi in cui la grande filosofia del Novecento affronta il tema della moda. Ad essa si attribuisce qui addirittura lo «statuto speciale» del «fenomeno-chiave», alla luce di un’indagine antropologico-filosofica in cui sfocia la formazione fenomenologica di Fink. Come in precedenza aveva fatto Georg Simmel, scorge infatti nella moda l’attuarsi delle dinamiche più profonde della forma d’esistenza propria dell’essere umano, a partire dalla capacità di accedere a una sensatezza del mondo intercettata sul suo nascere dall’apparenza. Così, pagine suggestive vengono dedicate alla “Nascita di Venere” di Botticelli, emblema di un corpo vivente che si fa espressivo grazie alla logica sottesa all’abito amplificata, anche nella sua carica erotica, dalla moda. Quest’ultima incarna pertanto quella forma del «gioco», fenomeno essenziale dell’esistenza umana, che ha il carattere della seduttività. Di conseguenza, il testo di Fink risulta in grado di descrivere la complessità della moda trasformata ormai, sul finire degli anni Sessanta, in pratica di massa.