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Libri di Massimo Favilla

Venezia. Ediz. italiana e inglese

Venezia. Ediz. italiana e inglese

Massimo Favilla, Rugolo Ruggero

Libro: Libro rilegato

editore: Sassi

anno edizione: 2013

pagine: 144

Secondo Francesco Sansovino molte città possono dirsi belle "con ricchi e grandi edifici", ma Venezia "posta nel mezzo dell'acque non ha cosa in terra alla quale si possa paragonare". Dalle origini e fino al 1797, anno della sua caduta, la classe dirigente della Repubblica idealizzò Venezia come Stato perfetto, le cui virtù dovevano riverberarsi nello splendore dei monumenti e nella singolarità della forma urbana. Ammirazione e anche inevitabile invidia erano le reazioni che maggiormente suscitava una tale superiore autocoscienza. Incredulo stupore, pietosa malinconia e, talora, quasi sadico compiacimento per la sua fine sono, invece, i sentimenti nei riguardi del corpo incurabile, eppure così ostinatamente resistente, della Venezia detronizzata. Spogliata di molti preziosi ornamenti, ma sempre magnifica, privata degli orpelli di un mito che pareva inossidabile, rimangono i segni della gloria passata. Sostanzialmente intatta (sebbene in più punti lacerata e offesa), resta la sua forma urbis. L'immagine, che non casualmente si intese in secoli costruire, come fosse fin dall'origine pensata nella mente di Dio, riesce ancor oggi ad esercitare una magnetica attrazione: Venezia non significa forse "Veni etiam, cioè vieni ancora e ancora", perché "quante volte verrai sempre vedrai nuove cose e nuove bellezze".
25,00

8,00 7,60

Una bambina di Lorenzo Tiepolo

Una bambina di Lorenzo Tiepolo

Massimo Favilla, Ruggero Rugolo

Libro: Libro in brossura

editore: Dell'Albero d'Oro

anno edizione: 2021

10,00

Venezia 1688. La Bibbia dei pittori

Massimo Favilla, Ruggero Rugolo

Libro: Libro in brossura

editore: Cierre edizioni

anno edizione: 2008

pagine: 104

10,00 9,50

Venezia. Ediz. italiana e inglese

Venezia. Ediz. italiana e inglese

Massimo Favilla, Rugolo Ruggero

Libro: Libro rilegato

editore: Sassi

anno edizione: 2017

pagine: 144

Secondo Francesco Sansovino molte città possono dirsi belle "con ricchi e grandi edifici", ma Venezia "posta nel mezzo dell'acque non ha cosa in terra alla quale si possa paragonare". Dalle origini e fino al 1797, anno della sua caduta, la classe dirigente della Repubblica idealizzò Venezia come Stato perfetto, le cui virtù dovevano riverberarsi nello splendore dei monumenti e nella singolarità della forma urbana. Ammirazione e anche inevitabile invidia erano le reazioni che maggiormente suscitava una tale superiore autocoscienza. Spogliata di molti preziosi ornamenti, ma sempre magnifica, privata degli orpelli di un mito che pareva inossidabile, rimangono i segni della gloria passata. L'immagine, che non casualmente si intese costruire nei secoli, come fosse fin dall'origine pensata nella mente di Dio, riesce ancor oggi ad esercitare una magnetica attrazione: Venezia non significa forse "Veni etiam", cioè "vieni ancora e ancora", perché "quante volte verrai sempre vedrai nuove cose e nuove bellezze?". In questa nuova edizione del volume Venezia, pubblicato per la prima volta nel 2013, trovano una rinnovata e moderna veste le immagini dal formato agevole e dal taglio editoriale e fotografico inconsueto.
29,00

Venezia. Ediz. italiana e inglese

Venezia. Ediz. italiana e inglese

Massimo Favilla, Rugolo Ruggero

Libro: Libro rilegato

editore: Sassi

anno edizione: 2019

pagine: 142

Secondo Francesco Sansovino molte città possono dirsi belle "con ricchi e grandi edifici", ma Venezia "posta nel mezzo dell'acque non ha cosa in terra alla quale si possa paragonare". Dalle origini e fino al 1797, anno della sua caduta, la classe dirigente della Repubblica idealizzò Venezia come Stato perfetto, le cui virtù dovevano riverberarsi nello splendore dei monumenti e nella singolarità della forma urbana. Ammirazione e anche inevitabile invidia erano le reazioni che maggiormente suscitava una tale superiore autocoscienza. Spogliata di molti preziosi ornamenti, ma sempre magnifica, privata degli orpelli di un mito che pareva inossidabile, rimangono i segni della gloria passata. L'immagine, che non casualmente si intese costruire nei secoli, come fosse fin dall'origine pensata nella mente di Dio, riesce ancor oggi ad esercitare una magnetica attrazione: Venezia non significa forse "Veni etiam", cioè "vieni ancora e ancora", perché "quante volte verrai sempre vedrai nuove cose e nuove bellezze?". In questa nuova edizione del volume Venezia, pubblicato per la prima volta nel 2013, trovano una rinnovata e moderna veste le immagini dal formato agevole e dal taglio editoriale e fotografico inconsueto.
29,90

VeneziAsola. I ritratti asolani dei rettori veneti e un’occasione mancata per Giambattista Tiepolo

VeneziAsola. I ritratti asolani dei rettori veneti e un’occasione mancata per Giambattista Tiepolo

Massimo Favilla, Ruggero Rugolo

Libro: Libro in brossura

editore: Cierre edizioni

anno edizione: 2021

pagine: 128

Sopravvissuti al furore iconoclasta che si accanì contro i simboli della Repubblica di Venezia dopo la sua caduta nel 1797 e rimasti a lungo nell’oblio, i ritratti dei dogi e dei provveditori veneti costituiscono una preziosa testimonianza della devozione di Asola verso la Serenissima. I dipinti restituiscono i sembianti dei provveditori Giovanni Marco Michiel (1686), Alberto Gozzi (1687) e Gasparo Luca (1688); a questi si aggiungono le effigi dei dogi Alvise Pisani (1735-1741) e Francesco Loredan (1752-1762). Un caso singolare è costituito dal ritratto del “protettore” della comunità di Asola Marcantonio Dolfin (1755). Un’opera nella quale avrebbe dovuto cimentarsi Giambattista Tiepolo ma che alla fine fu assegnata all’amico Fortunato Pasquetti, uno dei più quotati ritrattisti sulla piazza veneziana dell’epoca. Lo studio diretto delle opere, corroborato da un’approfondita ricerca bibliografica e da un’escavo negli archivi Comunale e Parrocchiale di Asola, di Stato e del Patriarcato di Venezia, ha consentito di confermare la paternità dei ritratti di Michiel e Gozzi al pittore bresciano Francesco Paglia e di assegnare a Fortunato Pasquetti quelli di Loredan e di Dolfin.
15,00

Baroque Venice

Baroque Venice

Massimo Favilla, Ruggero Rugolo

Libro: Libro rilegato

editore: Sassi

anno edizione: 2010

pagine: 272

Il Seicento rappresenta, nella storia di Venezia, l'estrema occasione di reagire, anche a livello artistico, di fronte all'ineluttabile destino che costringeva oramai la Repubblica in un ruolo di crescente marginalità rispetto alle vicende politiche europee. Si avverte in tale particolare momento l'esigenza di connotare visivamente il tessuto urbano della città con i segni magniloquenti di un "trionfo": una volontà che confonde auspici, sogni e illusioni con la concreta realtà politica e sociale. L'eccesso e l'enfasi sono la parola d'ordine, e rappresentano un'attitudine alla sovrabbondanza ornamentale, un gusto per il grottesco e il bizzarro. Palese è l'intento di suscitare lo stupore attraverso una trasposizione scenografica, che si dispiega all'interno e all'esterno degli edifici, dando vita ad una declinazione del Barocco peculiarmente legato alla città è "fondata sull'impossibile". Questo volume presenta, attraverso uno spettacolare apparato iconografico, l'arte, l'architettura e la scultura del Seicento a Venezia: un periodo spesso sottovalutato dagli storici dell'arte, che si rivela qui in tutto il suo magnificente splendore. Introduzione di Filippo Pedrocco.
49,00

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