Libri di Massimo Fini
Confesso che ho vissuto. Esistenza inquieta di un perdente di successo
Massimo Fini
Libro: Copertina rigida
editore: Marsilio
anno edizione: 2018
pagine: 551
Dopo "La modernità di un antimoderno", che raccoglie gli scritti storico-filosofici di Massimo Fini, pubblichiamo qui i tre libri più personali dell'autore: "Di[zion]ario erotico. Manuale contro la donna a favore della femmina", "Ragazzo. Storia di una vecchiaia", "Una vita". Un libro per tutti. O per nessuno. Arricchisce il volume una lunga introduzione, una sorta di confessione su delle confessioni, al cui centro c'è il Tempo, il padrone inesorabile delle nostre vite, che è l'autentica ossessione di Fini. Questa raccolta chiarisce non solo la controversa e per certi versi deviante personalità di uno dei più singolari intellettuali italiani del nostro tempo, ma anche il suo altrettanto deviante pensiero. Come ha detto Renzo Arbore: «Fini è uno che guarda sempre da un'altra parte».
La ragione aveva torto?
Massimo Fini
Libro: Copertina morbida
editore: Marsilio
anno edizione: 2020
pagine: 192
Pubblicato per la prima volta nel 1985, "La Ragione aveva Torto?" è, a suo modo, un libro profetico. Sottoponendo a una critica radicale la società uscita dalla Rivoluzione industriale e sostenendo, con un raffronto serrato col passato, che l'uomo occidentale si è creato un mondo ancora più invivibile di quello da cui, con l'ottuso e pericoloso ottimismo di Candide, aveva voluto sfuggire, l'autore avanza dubbi che, un tempo negati e rimossi, sono oggi penetrati profondamente nella pelle della gente. Opera fondante nel suo pensiero, "La Ragione aveva Torto?" è alla radice dei suoi saggi successivi, in cui Fini demolisce tutti i capisaldi della nostra società: la democrazia, l'economia, la tecnologia, la pretesa totalitaria dell'Occidente di ergersi a "cultura superiore".
Storia reazionaria del calcio. I cambiamenti della società vissuti attraverso il mondo del pallone
Massimo Fini, Giancarlo Padovan
Libro: Copertina morbida
editore: Marsilio
anno edizione: 2020
pagine: 264
Il calcio, come la musica, come le arti in genere, è uno specchio, e non dei più marginali, della società, dei suoi cambiamenti, delle sue trasformazioni, della sua evoluzione o involuzione. Massimo Fini e Giancarlo Padovan lo affrontano da questo particolare punto di vista. C'è un'enorme differenza fra come si intendeva il calcio, sia in senso tecnico che, soprattutto, sociale, nei più semplici e naïf anni Sessanta e come lo si vive oggi che sul campo hanno fatto irruzione l'economia e la tecnologia (televisione, moviola, Var), le divinità dominanti della nostra società a cui tutto, a cominciare dall'uomo, viene dato in sacrificio. In "Storia reazionaria del calcio" Fini prosegue quindi, coadiuvato in questo caso da Giancarlo Padovan, giornalista sportivo, il suo filone antimodernista ed è perciò un completamento della "Modernità di un antimoderno" pubblicato da Marsilio nel 2016. Naturalmente questo discorso sostanzialmente filosofico passa qui, vista la materia che i due autori si sono scelti, anche per il racconto di partite, di gol, di azioni spettacolari, di giocatori, di uomini, di emozioni e di sentimenti, vissuti sul campo e fuori dal campo. Il libro dovrebbe appagare quindi anche le curiosità e le rivalità, che del calcio sono l'anima, dei tifosi oltre che di coloro che lo guardano da più lontano. Si tratta insomma di un libro per tutti e non solo per addetti ai lavori. Postfazione di Antonio Padellaro.
Ragazzo. Storia di una vecchiaia
Massimo Fini
Libro: Copertina morbida
editore: Marsilio
anno edizione: 2020
pagine: 112
Una spietata analisi, senza infingimenti, senza autoillusioni, senza autoinganni sulla vecchiaia, al di là delle ipocrisie e della retorica con cui oggi cerchiamo di abbellire ed edulcorare quella che chiamiamo eufemisticamente "la terza età" rendendola così, se possibile, ancor più crudele e beffarda. E, insieme, in un gioco di rimbalzi e di controspecchi, un appassionato inno alla giovinezza, "quella irripetibile età in cui ci chiamavano ragazzi". Animato da ricordi ed esperienze personali, nelle quali il lettore non farà fatica a riconoscersi perché Fini riesce a dare ai fatti che rievoca, ora con tenerezza, ora con ironia, ora con sarcasmo, a volte con lucida ferocia, significati e valenze universali. Il volume è anche una sorta di singolare autobiografia giocata solo sul filo del rapporto giovinezza/vecchiaia, sul cui sfondo domina, enigmatico e incontrastabile, il vero protagonista del libro: il Tempo.
Di(zion)ario erotico. Manuale contro la donna a favore della femmina
Massimo Fini
Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio
anno edizione: 2020
pagine: 208
Un'opera provocatoria, a metà tra il sillabario divagante e la confessione personale, che esplora più di centocinquanta voci inerenti l'universo erotico femminile. Così come lo vedono gli uomini. A uno sguardo superficiale potrebbe sembrare l'opera di un maschilista spudorato, ma scorrendo l'indice di questo audace dizionario-diario, accanto ad alcune voci prevedibili (ma non altrettanto prevedibile è il modo in cui vengono affrontate), troviamo inediti spunti filosofici, osservazioni, irriverenti o amare, sull'evoluzione (dal punto di vista dell'autore sarebbe più corretto dire involuzione) della femminilità. Questa guida all'eros vista dal maschio, antifemminista ma non antifemminile, riserva più di una sorpresa, e la conclusione non è affatto scontata. Con uno stile crudo, che non si nega nulla ma non è mai volgare, spesso sarcastico, talvolta persino tenero, il "Di(zion)ario" è anche un'analisi del costume che, in qualche modo, ci mostra una delle prospettive con cui possono essere osservati, e vissuti, i rapporti uomo-donna.
Nietzsche. L'apolide dell'esistenza
Massimo Fini
Libro: Copertina morbida
editore: Marsilio
anno edizione: 2020
pagine: 432
Esiste un'ampia bibliografia dell'opera di Friedrich Nietzsche, ma la sua vicenda umana è rimasta molto più in ombra. Fini segue la vita di questo piccolo borghese, condizionata da una misteriosa malattia e dalla semicecità, attraverso gli intrecci con Richard Wagner, la fredda Cosima, l'irresponsabile e spietata Lou Salomé, le incomprensioni con la madre e la sorella: di crisi in crisi, la vita di Nietzsche vira verso una disperata e allo stesso tempo esaltata, feconda solitudine, fino alla drammatica esplosione della follia, che porta al lento e straziante dissolversi, per undici anni, di una mente straordinaria. Con l'approccio e la personalità del grande giornalista, Massimo Fini restituisce in un'opera saldamente appoggiata alle fonti e ai documenti, il Nietzsche uomo, con la sua fragilità, la sua quasi incredibile ingenuità e, naturalmente, la sua lucida e dolorosa intelligenza. Una fragilità esistenziale che fa di Nietzsche il sensibilissimo sismografo della crisi di un'epoca e di una cultura, quella occidentale, che arriva a maturazione proprio oggi.
Nerone. Duemila anni di calunnie
Massimo Fini
Libro: Copertina morbida
editore: Marsilio
anno edizione: 2019
pagine: 267
Nessun personaggio storico, se si esclude, forse, Adolf Hitler, ha mai goduto di così cattiva stampa come Nerone. Alcuni autori cristiani ritennero che fosse addirittura l'Anticristo. In realtà Nerone fu un grandissimo uomo di Stato. Durante i quattordici anni del suo regno l'Impero conobbe un periodo di pace, di prosperità, di dinamismo economico e culturale quale non ebbe mai né prima né dopo di lui. Certamente fu un megalomane, un visionario, un esibizionista e, con tutta probabilità, uno psicolabile schiacciato prima da una madre autoritaria e poi dall'enorme peso che, a soli 17 anni, per le ambizioni di Agrippina, gli era stato scaricato sulle spalle, mentre lui avrebbe forse preferito dedicarsi alle arti predilette. Quel che comunque è certo è che questo imperatore chitarrista, cantante, poeta, attore, scrittore, auriga, curioso di scienza e di tecnica, fu un unicum non solo nella storia dell'Impero romano. Pensando "in grande stile", e cercando di modellare il mondo sulle proprie immaginazioni, fu un monarca assoluto che usò del proprio potere in senso democratico: non governò solo in nome del popolo, come voleva l'ipocrisia augustea, ma per il popolo contro le oligarchie che lo sfruttavano. E per avere il consenso del popolo - oltre che attuare misure molto concrete - inaugurò quella che oggi chiameremmo la politica-spettacolo. Le élite economiche e intellettuali del tempo non lo capirono, oppure lo capirono fin troppo bene e per questo lo osteggiarono ferocemente costringendolo, alla fine, al suicidio.
Catilina. Ritratto di un uomo in rivolta
Massimo Fini
Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio
anno edizione: 2019
pagine: 173
Chi è stato davvero Catilina? Quali gli scopi della sua famosa congiura? In questo volume Massimo Fini ci offre una delle sue originali biografie, autentiche rivisitazioni critiche di personaggi troppo facilmente liquidati dalla storiografia tradizionale. La figura che qui viene tratteggiata è ben lontana dal personaggio tramandatoci da Cicerone e Sallustio. Patrizio di nobilissima origine, bello e inquieto, Catilina si oppose alle corrotte oligarchie dominanti e abbracciò la causa della plebe. Guardava alla Roma delle origini, dove i valori erano l’onore, la dignità, il coraggio fisico e morale, la protezione dei deboli, un tempo in cui la classe dirigente non mascherava ancora dietro nobili parole la difesa dei propri privilegi. Più volte Catilina tentò la via legale del consolato: ne fu sempre respinto con brogli. Allora decise che ne aveva abbastanza e prese le armi. Impavido, affrontò lo scontro con forze enormemente superiori. E morì, pagando con la vita la fedeltà a se stesso.
Il Mullah Omar
Massimo Fini
Libro: Copertina morbida
editore: Marsilio
anno edizione: 2019
pagine: 171
La biografia del misterioso e inafferrabile leader dei Talebani che da dieci anni tiene in scacco il più potente e tecnologico esercito del mondo. Una storia che inizia con un ragazzo diciottenne che si batte contro gli invasori sovietici e in battaglia viene ferito irrimediabilmente a un occhio, se lo strappa, si benda da sé e torna a combattere. Che prosegue con quattro ragazzi, Omar, Ghaus, Hassan e Rabbani, che sulla piazza del loro povero villaggio, Singesar, decidono di fare qualcosa contro le prepotenze, gli abusi, le violenze, gli stupri, gli assassinii dei "signori della guerra" che, impegnati in una feroce lotta per il potere, agiscono nel più pieno arbitrio. Nasce così il movimento talebano che nel giro di soli due anni (1994-96), grazie all'appoggio della popolazione, sconfiggerà i "signori della guerra" riportando l'ordine e la legge, sia pur una dura legge, la sharia, nel Paese di cui Omar diventerà la guida. Ne vien fuori il ritratto di un uomo singolare, riservato, di poche parole ma attento a quelle degli altri, timido, quasi umile, e anche per questo adorato dai suoi, ma per nulla cupo, ironico e sarcastico, che arrivato al potere continuerà a condurre la vita spartana di sempre e non lo userà per arricchirsi o ritagliarsi privilegi ma per inseguire un suo sogno. Quello di un Afghanistan finalmente unificato e pacificato, lontanissimo dagli stili di vita dell'Occidente.
La modernità di un antimoderno. Tutto il pensiero di un ribelle
Massimo Fini
Libro: Copertina rigida
editore: Marsilio
anno edizione: 2016
pagine: 1070
A partire dal 1985 con "La Ragione aveva Torto?", un sarcastico quanto documentato pamphlet contro l'Illuminismo, Fini ha preso a demolire tutti i capisaldi della nostra società: la democrazia, l'economia, la tecnologia, la pretesa totalitaria dell'Occidente di ergersi a "cultura superiore". Fini mette a nudo le pesantissime ricadute che questo modello ha sulla nostra vita: nevrosi, depressione, alcolismo di massa, uso e abuso di psicofarmaci, droga. Questo volume raccoglie sei testi pubblicati dal 1985 a oggi. Straordinario anticipatore Massimo Fini è stato sottovalutato per decenni, ma oggi quelle che venivano considerate delle provocazioni sono diventate delle inquietanti realtà. Prefazione di Salvatore Veca
Il denaro «Sterco del demonio»
Massimo Fini
Libro
editore: Marsilio
anno edizione: 2012
pagine: 304
Un attacco corrosivo e radicale alla società contemporanea di cui il denaro, con il suo abnorme sviluppo, è insieme metafora e concretissimo strumento. Il denaro - che non va confuso con la moneta in cui si incarna - è in realtà una logica, affascinante ma terribilmente insidiosa, che ha finito per soggiogarci. Una storia del denaro documentata che è anche una storia di un'affascinante scommessa sul nulla.
Il vizio oscuro dell'Occidente. Manifesto dell'antimodernità-Sudditi. Manifesto contro la democrazia
Massimo Fini
Libro: Copertina morbida
editore: Marsilio
anno edizione: 2012
pagine: 217
L'Occidente non è più in grado di concepire e di tollerare "l'altro da sé" che, in un modo o nell'altro, deve essere piegato al suo modello basato sul mercato e le crescite infinite. Senza averne piena coscienza è fondamentalista, integralista, totalitario. La democrazia è l'involucro legittimante di questo modello paranoico. Si presenta come il mondo della libertà individuale ma, nella realtà, è un sistema di oligarchie, politiche ed economiche, che schiacciano proprio il singolo, colui che rifiuta gli umilianti infeudamenti a queste mafie. La democrazia, che ha solo due secoli di vita, si pretende eterna ma, come tutte le istituzioni umane, finirà, insieme alla polpetta avvelenata che ricopre, nella spazzatura della storia.