Libri di Maurizio Punzo
Anna Kuliscioff. Intrecci di vita e di politica
Maurizio Punzo
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2025
pagine: 284
Anna Kuliscioff ha svolto un ruolo politico determinante per la storia del socialismo e della stessa Italia liberale. Vi ha contribuito sia direttamente, partecipando alla vita del Partito socialista fin dalla sua fondazione, sia attraverso il dialogo costante con Filippo Turati, compagno di vita e di lotta, che ha sempre tenuto conto delle sue analisi acute e dei suoi fruttuosi consigli. Convinta che il riformismo fosse la strada maestra per l’affermazione del socialismo, Anna ha saputo cogliere, prima fra tutti, i mutamenti della società e dello stesso movimento socialista. E ha saputo esporre, con la forza delle sue osservazioni, l’avversione verso lo sterile rivoluzionarismo dei massimalisti e verso una strategia basata più sugli equilibri parlamentari che sulle lotte dei lavoratori e delle lavoratrici. D’altronde Anna Kuliscioff si è sempre battuta per il riconoscimento della piena parità politica ed economica delle donne, e quindi per la conquista del suffragio universale per entrambi i sessi. Nonostante la malattia, contratta durante i lunghi periodi trascorsi in carcere nella sua avventurosa gioventù rivoluzionaria, Anna ha lottato fino all’ultimo per difendere le ragioni della libertà e del socialismo, opponendosi con rigorosa intransigenza all’avanzata del fascismo.
In difesa della libertà. Turati, il delitto Matteotti e l’Aventino nelle carte di Carlo Silvestri
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2022
pagine: 182
Dalla lettura del ricco Carteggio con Anna Kuliscioff, al contrario di quanto sostenuto da molti storici, si poteva facilmente desumere che Filippo Turati, pur deluso dall’incapacità di un’intera classe politica di opporsi al fascismo, dette prova di una intransigente volontà di lotta impegnandosi sino allo stremo nel tentativo di sconfiggere Mussolini. Ora se ne ricava la definitiva conferma dalle carte di Carlo Silvestri, conservate nell’archivio della Fondazione Bettino Craxi ETS, che contengono lettere e documenti autografi di Turati, relativi agli anni 1922-1925 (avvento al potere del fascismo, delitto Matteotti, Aventino): materiali davvero interessanti perché del tutto inediti o prime stesure di discorsi e interviste edite dopo una sostanziosa revisione, capaci di far conoscere nel profondo il modo di lavorare e di pensare dello stesso Turati.
La politica delle cose. Filippo Turati e il socialismo milanese 1883-1914
Maurizio Punzo
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2017
pagine: 250
A Milano vi erano le condizioni economiche e culturali necessarie perché anche in Italia, come nel resto d'Europa, si costituisse un partito socialista. Ma perché il socialismo milanese svolgesse un ruolo fondamentale nella nascita del Partito Socialista Italiano doveva sorgere un gruppo dirigente capace di conquistare al socialismo la classe operaia e di prendere le distanze sia dall'anarchismo sia dalla Democrazia radicale. Fu questo il ruolo esercitato dalla Lega Socialista Milanese di Filippo Turati ed Anna Kuliscioff e dalla «Critica Sociale», la rivista da loro fondata che fu nei decenni successivi il più importante punto di riferimento per tutto il socialismo italiano. Per più di un secolo, dagli anni Ottanta dell'Ottocento agli anni Novanta del Novecento, le vicende di Milano e quelle del socialismo si sono intrecciate tra loro. Alle grandi Amministrazioni socialiste dell'età liberale, guidate da Emilio Caldara e Angelo Filippetti, ha fatto seguito, nel secondo dopoguerra, una lunga serie di Sindaci socialisti. Una storia appassionante e avvincente che si è poi interrotta ed è stata in parte dimenticata, ma che merita di essere studiata.
Un Barbarossa a Palazzo Marino. Emilio Caldara e la Giunta socialista (1914-1920)
Maurizio Punzo
Libro
editore: L'Ornitorinco
anno edizione: 2014
pagine: 380
“Un Barbarossa a Palazzo Marino è la riedizione, dopo un lavoro accurato e puntuale di revisione, del volume La Giunta Caldara, pubblicato nel 1987 (anche se porta la data 1986). Il clima politico e culturale di quel periodo era profondamente diverso da quello attuale: a Palazzo Chigi era insediato Bettino Craxi, il primo presidente del consiglio socialista della storia d’Italia, e a Palazzo Marino c’era Paolo Pillitteri, l’ultimo (ma allora non lo si poteva immaginare) di una lunga serie di sindaci socialisti, inaugurata nel 1914 proprio da Emilio Caldara e proseguita ininterrottamente, dopo la fine della dittatura, con Antonio Greppi, Virgilio Ferrari, Gino Cassinis, Piero Bucalossi, Aldo Aniasi, Carlo Tognoli.” (dalla Prefazione)
Parlando di socialismo
Carlo Tognoli, Maurizio Punzo
Libro: Libro in brossura
editore: L'Ornitorinco
anno edizione: 2013
pagine: 177
Un uomo politico e uno storico. Entrambi convinti assertori del socialismo riformista di Turati, della Kuliscioff e di Caldara, ma anche di Saragat, Nenni, Greppi e Craxi. Entrambi convinti che Milano abbia giocato un ruolo centrale nella crescita politica, morale, culturale ed economica dell’Italia. Un colloquio a due sul socialismo, su quanto sia stato fondamentale nella formazione di una coscienza democratica e su quanto ancora oggi, in un momento così delicato e complesso delle vicende nazionali, potrebbe risultare centrale per lo sviluppo del Paese. Se la sua storia non sembrasse definitivamente conclusa.
L'esercizio e le riforme. Filippo Turati e il socialismo
Maurizio Punzo
Libro: Libro in brossura
editore: L'Ornitorinco
anno edizione: 2011
pagine: 372
Quale senso ha oggi rileggere l'azione e il pensiero di Filippo Turati? E perché, per quanto misconosciute, le sue indicazioni sono state alla base del percorso politico della nostra storia repubblicana? Forse semplicemente perché la riflessione e l'opera di Turati, inscindibili da quelli di Anna Kuliscioff, compagna non solo di vita, costituiscono l'espressione più alta e matura del socialismo italiano. Un socialismo riformista che ha contribuito a fare dell'Italia un paese civile, fondato sul riconoscimento della libertà politica e dei diritti dei lavoratori (e delle lavoratrici). Un socialismo riformista che senza Turati, definito da tutti, uomini e donne, senza retorica e senza piaggeria, il Maestro, non sarebbe mai stato in grado di indicare la strada per lo sviluppo di una democrazia moderna e condivisa.