Il tuo browser non supporta JavaScript!
Vai al contenuto della pagina
Iscriviti alla newsletter

Libri di Mauro Carrara

Per vicoli, strade e piazze. Stradario di Piombino XV-XX secoli

Mauro Carrara

Libro: Libro in brossura

editore: La Bancarella (Piombino)

anno edizione: 2024

pagine: 156

"Mi è sembrato utile, se non altro curioso, dedicare alla toponomastica stradale della città di Piombino un volume di questa Collana. La grande quantità di libri e documenti della Comunità conservati nell'Archivio Storico della Città di Piombino (ASCP), necessariamente consultati per dare forma a questi frammenti di storia locale, forniscono molte informazioni e notizie per le vie interne ed esterne della città, tanto da indurmi a prestare loro particolare attenzione. Come è noto, Piombino si presenta con due ben distinti "paesaggi urbani": quello medievale e rinascimentale e quello contemporaneo. Il primo è il centro storico, originatosi nei primi decenni del sec. IX e che, senza particolari modifiche territoriali nelle forme delineatesi nel sec. XV, è rimasto inalterato fino all'ultimo decennio dell'Ottocento. Il secondo si è sviluppato a partire da quest'ultimo periodo fino ai nostri giorni, in seguito all'istallazione degli impianti siderurgici che iniziarono la propria attività negli anni Sessanta del secolo scorso. Questa nuova, considerevole possibilità di lavoro richiamò a Piombino una gran massa di operai, ai quali si doveva dare un luogo dove abitare. Se consideriamo che alla metà dell'Ottocento gli abitanti della città non arrivavano alle duemila unità e che nel volgere di pochi decenni arrivarono a quindicimila, si comprende che il problema si presentò con notevoli difficoltà di risoluzione, anche per le particolari condizioni igieniche della città, che non aveva un'adeguata rete fognaria e mancava di un impianto generale per la fornitura idrica, sostituito da pozzi e cisterne dislocati all'interno dell'antico nucleo fortificato. QUI si racconta lo sviluppo e le strade e i personaggi a cui sono state dedicate dal XV al XX secolo".
15,00 14,25

Pozzi, cisterne e fontane a Piombino. Nell'antica città murata

Mauro Carrara

Libro: Copertina morbida

editore: La Bancarella (Piombino)

anno edizione: 2022

pagine: 112

Nei secoli passati si verificarono lunghi assedi che i piombinesi seppero superare anche grazie alla presenza di una vasta rete idrica interna all'antica Città. In particolare furono due i luoghi che garantirono l'acqua: le Fonti o Canali di Marina, dentro le mura, e la Fonte del Bottaccio che esisteva fuori le mura ad est, nei pressi del dismesso mattatoio comunale; ma erano numerose anche le cisterne per la raccolta dell'acqua piovana ed i pozzi con falda propria. Purtroppo non esiste uno studio specifico sulle vene idriche naturali sotterranee del promontorio di Piombino, ma è comunque certo che dalle profondità del monte Massoncello presso Populonia, la vetta più alta (mt 286), si dirama una grande falda che investe tutto il promontorio stesso. Naturali fuoriuscite d'acqua si hanno a Fosso alle Canne, a Spiaggialunga, a Calamoresca, mentre sulla spiaggia di Salivoli si avevano, fino a poche decine di anni fa, abbondanti rivoli d'acqua dolce; nel viale Amendola, lato mare, si trova tuttora una grande vasca con la stessa acqua, che viene ancora usata per l'irrigazione di orti e giardini; dalla scarpata a mare fortificata della Cittadella fino in prossimità della Fonte di Marina, dove si trova la massima fuoriuscita, l'acqua filtra in abbondanza; la stessa Fonte naturale di Baratti è alimentata dalla medesima vena idrica. Negli anni Cinquanta del nostro secolo, quando ci fu una grande espansione edilizia, le imprese costruttrici ebbero non poche difficoltà al momento dell'escavazione delle fondamenta, che venivano continuamente allagate e soltanto con idrovore si riusciva a mantenere relativamente asciutte per il tempo necessario alla gettata di cemento armato. Il problema fu sentito particolarmente nella zona di via Petrarca, piazza della Costituzione e strade limitrofe.
13,00 12,35

Il Palazzo della comunità e le origini di Piombino

Mauro Carrara

Libro: Libro in brossura

editore: La Bancarella (Piombino)

anno edizione: 2021

pagine: 112

Le origini di Piombino sono tuttora ricordate più da leggende, che non da notizie certe, e non è facile tentare di ricostruirle, anche se per grandi linee, facendo riferimento a dati sicuri. La prima parte di questo lavoro vuole essere un contributo alla conoscenza degli avvenimenti che determinarono la nascita di questa Città che, in seguito, sarà Principato e Stato indipendente per oltre quattro secoli, fino agli inizi del sec. XIX, con un ruolo importante nel quadro politico, economico e strategico-militare dell'Italia centrale e dell'alto Tirreno. Qui in primo piano si parla del palazzo del Comune, che risale alla metà del secolo XV, una sede comunitaria dei Consoli o degli Anziani doveva pur esistere in precedenza, dal momento che è certa l'esistenza della Città di Piombino, con le sue fortificazioni, torri ed edifici e un organizzazione legislativa, fin dalla seconda metà del sec. XI. Nel volume si parla poi delle origini dello stemma del Comune, della Casa delle Bifore e dei Sindaci della Città
13,00 12,35

Urbanistica e architettura a Piombino 1900-1940

Mauro Carrara

Libro: Copertina morbida

editore: La Bancarella (Piombino)

anno edizione: 2020

pagine: 88

L'occasione di questa pubblicazione nasce da un preciso stimolo, da parte dell'amministrazione comunale, a redigere un documento utile ad accompagnare lo svolgersi delle giornate di studio dedicate al 900: "urbanistica e architettura a Piombino" e di una mostra a queste legate, da tenersi nel febbraio 1997. Senza la pretesa di creare alcunché di esaustivo o di concluso, il testo, come nelle intenzioni della collana che lo contiene (tutta incentrata sui caratteri della storia e delle tradizioni piombinesi), desidera documentare un "pezzo" della storia della città: nel caso specifico una parte assai importante, visto che il materiale proposto ci permetterà, questo il fine ultimo, di comprendere le intime ragioni dello sviluppo della struttura urbana di Piombino così come oggi la vediamo e la fruiamo. L'architettura determina i luoghi dove viviamo, trasforma gli spazi e li rende "città", l'urbanistica indica i luoghi dell'architettura, combina territorio e costruito, mostra una strada da percorrere per la città del domani. La "città" dunque ed il suo sviluppo, in un periodo breve ma significativo, anzi, decisivo per le sorti del territorio in esame; dal 1900 al 1940; dall'interno della città murata, che vedeva l'inizio del secolo praticamente intatta dopo quasi cinquecento anni di assalti, al folle traguardo della seconda guerra mondiale. Non ci soffermeremo sulle scelte e non commetteremo i risultati delle trasformazioni che registreremo nel testo, ritenendo non essere questa la sede adatta: ci limiteremo a prendere atto delle modifiche sul territorio e dei suoi effetti nello spazio del vissuto, l'urbanistica e l'architettura appunto, soprattutto attraverso documenti e schede che, ancora una volta, siamo certi, riproporranno il volto di una città che ha molto da mostrare a chi abbia ancora voglia di vedere.
13,00 12,35

Signori e principi di Piombino

Mauro Carrara

Libro: Copertina morbida

editore: La Bancarella (Piombino)

anno edizione: 2019

pagine: 102

"Passato il periodo di indipendenza comunale dei sec. XII-XIII e della successiva dominazione pisana, Piombino diventa Signoria nell'ultimo anno del sec. XIV. Gli Appiani, venduta Pisa ai Visconti, si ritirano a Piombino dando vita a uno Stato indipendente, che sarà tale per 420 anni e si estinguerà soltanto quando il Congresso di Vienna del 1815 stabilirà la confluenza del Principato di Piombino nel Granducato di Toscana dei Lorena. Questo lungo periodo storico vedrà succedersi gli Appiani, Ludovisi, Boncompagni-Ludovisi, Baciocchi-Bonaparte, e tutta una serie di episodi: guerre, assedi, scontri tra fazioni e momentanee invasioni da parte di potentati stranieri e italiani: Cesare Borgia, Cosimo I de' Medici granduca di Toscana, Spagna, Francia e Impero, a sottolineare l'importanza economica e strategico-militare di Piombino per la sua posizione geografica, fondamentale per il controllo dell'alto Tirreno, delle isole dell'arcipelago toscano, Sardegna, Corsica, Provenza, Baleari, Spagna e nord Africa. Abbiamo poi avuto la presenza dei pontefici Gregorio XI, Alessandro VI e Adriano VI, del diplomatico per eccellenza Nicolò Machiavelli, Cosimo I granduca di Toscana, Ferdinando II il Cattolico re di Spagna con tutta la sua corte, Consalvo Ferrante gran capitano del re spagnolo a Napoli, rappresentanti delle maggiori potenze italiane, Genova, Siena, Milano, Napoli e altri, sono stati a Piombino per motivi più che altro politici. Anche artisti di grande fama hanno visitato e lavorato in questa città Queste schede biografiche, presentate con cronologia storica, mi auguro possano contribuire alla conoscenza sia delle vicende personali del signore o principe, sia degli episodi più significativi accaduti durante il suo dominio. Frutto di una lunga ricerca e studio di testi il più delle volte sconosciuti al grande pubblico, spero che questo lavoro sia utile a quanti desiderano avere un immediato e sintetico approccio con la storia di Piombino." (L'autore)
13,00 12,35

Il palazzo Appiani

Mauro Carrara

Libro: Copertina morbida

editore: La Bancarella (Piombino)

anno edizione: 2018

pagine: 40

Questa collana, ideata da Mauro Carrara e composta di 10 volumi, ha il pregio di voler portare a un grande numero di lettori, le bellezze, le storie, le architetture, i simboli e i personaggi che hanno fatto la storia di Piombino e di cui oggi ne possiamo riscoprire, anche grazie a questa collana, le testimonianze. Piombino è stato uno dei principali stati autonomi per secoli e al pari di Pisa, Firenze e Siena, ha lasciato segni indelebili: molti ne possiamo vedere ancora oggi, ad iniziare dai monumenti, dalle mura leonardesche, dalle chiese rinascimentali, le torri, i palazzi, le opere murarie, le cisterne, gli stemmi, le biografie, le immagini e le numerose opere d'arte. Carrara in questa collana ci fa scoprire tutto questo e solletica il lettore a cercare ancora ciò che è nascosto, o è stato trafugato nei secoli dagli archivi della città, per completare questo quadro storico e culturale di Piombino, una città che vale la pena di essere visitata per amarla per sempre...
10,00 9,50

Piombino città murata

Mauro Carrara

Libro: Copertina morbida

editore: La Bancarella (Piombino)

anno edizione: 2014

pagine: 196

Dopo aver delineato la vicenda della cerchia muraria presa nel suo insieme, Carrara procede ad una minuziosa analisi diacronica dei singoli nuclei di fortificazione eretti in corrispondenza dei vertici del quadrilatero romboidale che racchiudeva la città: il Rivellino, il Castello, la Rocchetta e Cittadella. L'autore ci accompagna lungo l'intero percorso del recinto difensivo medievale, soffermandosi sia su ciò che di esso è rimasto ancora integro, sia su ciò che nel tempo è mutato, sia su quelle parti che gli interventi di demolizione del passato hanno sottratto alla nostra percezione visiva. Oltre che per il rigore scientifico, il dettaglio analitico e il respiro di lungo periodo, "Piombino città murata" si fa poi apprezzare per il suo approccio, per così dire, di storia globale, nel senso che la vicenda delle mura piombinesi non si esaurisce nella loro dimensione di oggetto costruito, di segno architettonico, ma viene ricondotta alla storia più generale della città, facendone cioè emergere la fitta trama di relazioni con la dimensione politica e istituzionale, con quella dinastica e militare, con quella economica e sociale.
18,00 17,10

Piombino. Il sacrario dei caduti in guerra

Mauro Carrara

Libro: Libro in brossura

editore: Il Foglio Letterario Edizioni

anno edizione: 2013

pagine: 150

16,00 15,20

Il promontorio di Piombino. Natura-storia

Mauro Carrara, Mariangela Maggiore

Libro: Copertina morbida

editore: La Bancarella (Piombino)

anno edizione: 2012

pagine: 162

Per godere di un territorio nel suo pieno occorre anche conoscerne la storia, le curiosità e i suoi segreti, e Mauro partendo dal Golfo di Baratti, dov'era l'etrusca Populonia, ci narra la fondazione di Piombino; in seguito il Principato di Piombino, durato fino al 1815. Dopo di ché ci inizia al viaggio vero e proprio. Partenza da, Calamoresca-Diaccioni; fino a Campo alla Sughera. Un salto alla "Tomba del Lupi" dove da lì ci fa affacciare sul Fosso della Cagliana che si getta nella Cornia Vecchia presso Fiorentina. Ci fa tornare al Monte Gigante, Monte Massoncello il punto più alto del promontorio facendoci riprendere ciò che resta della vecchia via dei Cavalleggeri, Spiaggia Lunga, Fonte del Soldato, Rio Fanale, Cala San Quirico, dove vi è il Rio omonimo e, in cima, il famoso monastero. Un percorso culturale e naturalistico che descrive a somme righe la flora e la fauna del promontorio ma che si sofferma maggiormente sul monastero di San Quirico, e del suo "Cartulario" documentandoci con sue foto e d'epoca, com'era, come è oggi dopo il recupero e dopo la ricostruzione virtuale, a cura di Mariangela Maggiore, che l'ha messa a disposizione in questo volume.
18,00 17,10

Piombino stemmi ed epigrafi XIII-XX secoli

Mauro Carrara

Libro: Libro in brossura

editore: La Bancarella (Piombino)

anno edizione: 2023

pagine: 120

Stemmi ed epigrafi, così numerosi in Piombino capitale della Siignoria e poi Princiapto e nelle localià del suo Stata rappresentano soltanto una curiosità artistica o episodi isolati di un fatto e/o di un personaggio, ma anche avvenimenti indicati dagli specialisti della materia come storia scritta sui muri. Per una più facile consultazione ho scelto la forma delle schede, tralasciando la collocazione cronologica di più difficile lettura per chi volesse individuare quanto viene descritto. Per Piombino presento tutto il materiale rintracciato; per le località vicine mi sono limitato all'illustrazione dei soli reperti che si riferiscono ai Signori e Principi Appiani, Ludovisi, Boncompagni-Ludovisi, Bonaparte-Baciocchi, con la sola eccezione del frammento epigrafico dei Calafati, che si trova nella località di S. Lorenzo vicino a Suvereto. Ho riservato uno spazio limitato al contesto nel quale stemmi ed epigrafi sono collocati: soltanto brevi note cronologiche e di funzionalità, quasi a sottolineare l'aspetto di catalogo del presente lavoro, sebbene di un catalogo il più completo possibile, con la speranza che possa servire per una migliore conservazione di questi reperti da parte degli Enti preposti, per salvarli da vandalismi e furti. Non sono pochi quelli che ho recuperato, ma senza dubbio non sono pochi nemmeno quelli trafugati o distrutti, in qualche caso fin dall'antichità, se possiamo prestar fede ad una tradizione che risale alla Storia manoscritta della fine del XVII secolo attribuita a Pier Domenico Corsi, secondo la quale un buon numero di stemmi ed epigrafi degli Appiani sarebbero stati cancellati o danneggiati nel 1502 per ordine di Cesare Borgia, momentaneo Signore di Piombino dal 1501 al 1503. Molti reperti, che nel presente lavoro vengono indicati nella loro attuale positura, quanto prima saranno raccolti nel costituendo Museo Civico-Diocesano, dove troveranno collocazione definitiva. Alcuni sono già noti, ma la maggior parte deve essere scoperta da chi è interessato a questo particolare aspetto della storia locale, ed in generale da chi per semplice curiosità culturale intende arricchire la propria conoscenza del passato del nostro territorio: che, non dimentichiamolo, per molti secoli è stato indipendente ed autonomo (libero comune, Signoria, Principato), ed ambìto dalle maggiori potenze europee per la sua strategica posizione geografica, di fondamentale importanza per il controllo dell'alto Tirreno, non meno che per le sue ricchezze dovute alla presenza delle miniere di ferro dell'Elba.
13,00 12,35

Inserire il codice per il download.

Inserire il codice per attivare il servizio.