Libri di Mauro Ciampa
Il castello dei Vicari di Lari. Racconto di un restauro
Libro: Libro in brossura
editore: Pacini Editore
anno edizione: 2024
pagine: 168
«Il restauro del Castello di Lari deve essere inquadrato all’interno dei programmi di valorizzazione del patrimonio storico monumentale promossi dalla Fondazione Pisa, nell’ambito del territorio di appartenenza. Già dagli anni Duemila lo Statuto della Fondazione Pisa promuoveva il finanziamento degli studi archeologici e architettonico-urbanistici per la conoscenza e l’esecuzione delle opere di restauro degli edifici monumentali, con particolare riferimento alle fortezze che hanno segnato il territorio dal Monte Pisano alla pianura. Esaminando i documenti delle attività svolte, che la fondazione ha raccolto nelle proprie pubblicazioni biennali, ritroviamo importanti riferimenti agli studi, ai progetti e al restauro delle fortificazioni: la Rocca di Ripafratta, il Borgo di Vicopisano con la sua struttura difensiva Pisana e Brunelleschiana, le Torri di difesa e le importanti fortificazioni della città di Pisa, il sistema delle mura di Lari e il suo Castello. In particolare per il Castello di Lari, l’Amministrazione comunale nei primi anni Duemila ha dato l’avvio ai rilevamenti della cinta muraria e delle strutture interne al Castello, con l’intento di programmare un progetto organico che, per entità di finanziamento, veniva articolato in più fasi. La prima fase, che riguardava la cinta muraria, è stata oggetto di un finanziamento diretto dell’Amministrazione comunale a cui si associava la richiesta di un primo contributo da parte della Fondazione Pisa. Successivamente seguirono altri progetti che, sebbene svolti in tempi differenziati, hanno consentito di ricondurre gli interventi all’interno del programma generale di valorizzazione. Il progetto predisposto dall’Amministrazione Comunale affrontava e coinvolgeva opportunamente l’intero organismo urbano. Infatti il Castello, le sue mura e il Borgo, che si è progressivamente strutturato, costituiscono un insieme omogeneo e unitario che identifica Lari: una vera emergenza nell’ambito del territorio delle Colline Pisane…» (Mauro Ciampa)
Il restauro di San Paolo a Ripa d’Arno e il recupero di Sant’Agata. Un patrimonio di fede e arte restituito alla città di Pisa
Libro: Libro rilegato
editore: Pacini Editore
anno edizione: 2023
pagine: 192
San Paolo a Ripa d'Arno, chiesa del monastero vallombrosano maschile in età medievale, rappresenta uno dei più significativi monumenti del cosiddetto romanico pisano. Gravi problemi strutturali manifestatisi a partire dall'autunno del 2010 hanno dato il via ad un complesso programma d'interventi intesi a risolvere in via definitiva una complessa situazione di dissesti risalente addirittura ai bombardamenti dell'agosto 1943. La chiesa è stata riaperta al culto domenica 3 marzo 2019. Per una fortunata coincidenza, all'inizio del 2022 l'ottagono cappella di Sant'Agata ha visto la fine dei lavori di restauro: si è così ricostituito in qualche modo il legame tra la chiesa abbaziale e l'oratorio, un tempo posto al centro del chiostro monastico.
Arte vetraria nel Battistero di Pisa. Restauri e nuove opere
Libro: Libro in brossura
editore: Pacini Editore
anno edizione: 2021
pagine: 181
Un felice intervento concluso nel 2018 ha finalmente risarcito, nel Battistero pisano di San Giovanni, le ferite provocate da un bombardamento aereo nel febbraio 1944, che avevano inferto danni ,gravissimi alle vetrate istoriate ottocentesche. Dell'intero corpus di manufatti originali dieci erano restauratili, mentre quattro risultavano irrimediabilmente perduti e si è deciso di sostituirli con altrettante nuove vetrate dedicate a figure di santi particolarmente legati nella storia recente alla Chiesa e alla città di Pisa. Il volume propone una lettura 'a tutto tondo' dell'importante iniziativa, fortemente voluta dall'arcivescovo di Pisa Giovanni Paolo Benotto e dall'Opera della Primaziale Pisana, proponendo la ricostruzione storica dell'invetriatura ottocentesca del Battistero, cui fa seguito una sezione più squisitamente tecnica dedicata alle complesse operazioni per il loro restauro. Ampio spazio è riservato alla realizzazione delle nuove vetrate, dalla scelta delle figure da rappresentare alla selezione dell'artista cui affidarle tramite un bando di concorso internazionale, dalla testimonianza del momento creativo ad opera dell'autore fino alla lavorazione nella bottega del maestro vetraio, dando conto infine anche del programma di monitoraggio e di protezione messo a punto per conservare nel migliore dei modi i preziosi manufatti.
Port Authority di Pisa. Il Canale dei Navicelli tra nautica infrastrutture natura sport
Giuseppe Meucci, Mauro Ciampa
Libro: Libro rilegato
editore: Pacini Editore
anno edizione: 2023
pagine: 200
Il Canale dei Navicelli ha una storia che parte da lontano, quando nel 1547, Cosimo I convertì l’Opera di Riparazione del Contado nell’Ufficio dei Fossi, allo scopo di riorganizzare la rete delle acque nella piana di Pisa; furono i suoi ingegneri a disegnare il tracciato dei Navicelli – che deve il suo nome alle tipiche imbarcazioni che lo solcavano. Fu però nel 1700 che il Canale visse il suo momento di splendore, quando i Lorena, nuovi Signori della Toscana, costruirono a Porta a Mare un sostegno di nuovissima concezione, un vero e proprio esempio d'ingegneria idraulica – realizzata tra il 1788 e il 1789 – che garantì il transito delle imbarcazioni sia in uscita che in entrata. Divenne così la via più importante della costa toscana, assicurando la maggior parte dei collegamenti tra Firenze e il mare anche per il trasporto delle merci pregiate. Nel 1848, con la costruzione della linea ferroviaria Pisa-Livorno, si ebbe un grande ridimensionamento del Canale, riducendo molto il volume dei traffici e soprattutto quello del trasporto dei passeggeri, interrottosi poi nel 1943, quando un terribile bombardamento alleato lo distrusse. Negli anni Ottanta, la Navicelli Spa – oggi Port Authority di Pisa – ha convertito il Canale dei Navicelli in una delle aree di sviluppo più importanti della città di Pisa.