Libri di Max Weber
Il leader
Max Weber
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2020
pagine: 107
Chi è il leader? Quali sono le prerogative e i compiti del capo politico? Quali sono le qualità che deve avere e quali i limiti da evitare? La democrazia ha bisogno di leader? In questo libro, attraverso uno dei suoi più importanti scritti sul tema, Max Weber riflette sulla questione della leadership. Un'occasione per ripensare un argomento divenuto centrale nel dibattito pubblico alla luce del pensiero di un grande teorico della politica. Rileggere Weber consente di ritornare alle fonti del problema della legittimazione e all'origine della figura concettuale del leader carismatico, categoria che oggi conosce una grande fortuna, spesso assumendo però un significato distorto rispetto a come la concepiva lo studioso tedesco. Da Weber può giungere a noi uno spunto alla riflessione anche sulla politica odierna, sulle sue possibilità e sulle sue patologie. Introduzione di Francesco Marchianò.
La borsa
Max Weber
Libro: Libro in brossura
editore: Marietti 1820
anno edizione: 2020
pagine: 160
Scritto nel 1896, questo saggio - ormai introvabile in italiano - mette sotto osservazione il tempio della finanza nell’epoca in cui la borsa valori diventa il simbolo stesso del capitalismo e, secondo l'opinione popolare, un'impresa fraudolenta progettata per abusare dei lavoratori onesti. Weber dimostra che gli scambi commerciali, nella loro ambivalenza, possono contribuire a creare o a distruggere i valori culturali, così come avevano demolito le fondamenta del patriarcato, creando tuttavia nuove opportunità per i salariati agricoli. In modo analogo, la stessa borsa ha facilitato l'espansione del mercato e ha consentito, al tempo stesso, nuove forme di criminalità e abusi.
La scienza come professione. La politica come professione
Max Weber
Libro: Copertina morbida
editore: Einaudi
anno edizione: 2004
pagine: 121
Il volume comprende il testo delle due conferenze "La scienza come professione" e "La politica come professione" che Max Weber tenne a Monaco rispettivamente nel novembre 1917 e nel gennaio 1919, nell'ambito di un ciclo di conferenze sul "lavoro intellettuale come professione" organizzate dall"'associazione dei liberi studenti", e pubblicate nello stesso 1919. Pronunciate nell'epoca che vide la crisi della potenza tedesca, le due conferenze sono il frutto più maturo della riflessione weberiana sul senso della scienza e della politica, ma soprattutto sul loro rapporto: un rapporto complesso, di rimando reciproco ma soprattutto di distinzione.
L'etica protestante e lo spirito del capitalismo
Max Weber
Libro
editore: Rizzoli
anno edizione: 1991
pagine: 416
Il lavoro intellettuale come professione
Max Weber
Libro: Copertina morbida
editore: Mondadori
anno edizione: 2018
pagine: 130
"Il lavoro intellettuale come professione" è il titolo scelto da Max Weber per raccogliere i testi di due celebri conferenze, "La scienza come professione" e "La politica come professione", da lui tenute all'Università di Monaco tra il 1917 e il 1919. La riflessione del grande filosofo è incentrata da un lato sulla situazione della Germania uscita disastrosamente dalla Grande Guerra e dall'altro sulla figura e il ruolo dell'intellettuale, scienziato e politico, sui limiti intrinseci delle due discipline e sull'inevitabile conflitto tra la scienza, la cui autorità riposa sul suo essere del tutto avalutativa, e la politica, che nella definizione e nella scelta di gerarchie di valori ai quali la realtà deve adeguarsi trova la propria ragion d'essere. I due testi costituiscono un'opera unica, la cui «grandezza problematica» è ben sottolineata dall'ormai classico saggio di Massimo Cacciari, qui presentato in una versione aggiornata.
Il metodo delle scienze storico-sociali
Max Weber
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2003
pagine: XLII-315
Pubblicati dal 1904 al 1917, i saggi metodologici di Max Weber rappresentano il culmine della vasta discussione che impegnò il mondo culturale tedesco nella definizione dei compiti delle scienze storiche e sociali. Nelle formulazioni di Weber ha finito per confluire il risultato più cospicuo dello sviluppo della scienza economica e della sociologia tedesca. Da allora queste pagine costituiscono un punto di riferimento obbligato per chi vuole studiare il progredire della metodologia delle scienze storico-sociali nel nostro secolo.
Economia e società. Dominio
Max Weber
Libro: Copertina morbida
editore: Donzelli
anno edizione: 2018
pagine: 609
«In fin dei conti il concetto di "dominio" non è univoco. È incredibilmente dilatabile. Ogni relazione umana, anche del tutto individuale, contiene elementi di dominio, forse reciproco (questa è addirittura la regola, ad esempio, nel matrimonio)». Così scriveva Max Weber a Robert Michels, alla fine del 1910. Questo monumentale volume, i cui scritti risalgono agli anni precedenti la Grande guerra, è la risposta alla sfida di una classificazione per tipi e per forme strutturali di quel concetto incredibilmente «dilatabile». Nelle sue illuminanti esposizioni, quest'opera contiene la più antica stesura della «sociologia del dominio» inclusa nel lascito weberiano, in una disposizione dei testi che una volta per tutte emenda le numerose scelte arbitrarie apportate dai primi curatori. La versione più ampia di questo classico della sociologia politica e giuridica viene presentata dopo un'accurata revisione filologica, con un commento storico dettagliato, che la inserisce nel dibattito in atto all'epoca della redazione del testo, segnalando fonti e interlocutori di Weber, espliciti e impliciti. Troviamo qui enunciate le tipologie fondamentali del dominio: dalle civiltà antiche agli Stati moderni, dalle culture tribali alle comunità monastiche, dal feudalesimo ai principati patrimoniali, il fenomeno del dominio, centrale in ogni aggregazione sociale e comunitaria, è indagato da Weber con la sua padronanza dei diversi ambiti della storia universale e con la sua maestria nel connettere regioni tematiche e situazioni storiche allo stesso «tipo ideale». Un'ampia analisi è dedicata al «dominio carismatico»: con un'intuizione destinata a durare, il concetto di carisma viene mutuato dalla storia della Chiesa e utilizzato per l'analisi dei rapporti tra capi e seguaci in politica. A queste decisive ricerche si aggiunge un lungo testo dal titolo «Stato e ierocrazia», che affronta i rapporti tra il potere politico e quello religioso, cui è affiancata l'edizione critica di una parte del manoscritto originale. Il volume contiene infine il breve scritto su «I tre tipi puri di dominio legittimo», ritrovato nel lascito: una fulminante sintesi della dottrina weberiana.
Economia e società. La città
Max Weber
Libro: Copertina morbida
editore: Donzelli
anno edizione: 2016
pagine: 234
"La città" è uno dei nuclei più compatti e originali sviluppati da Max Weber in vista della costruzione complessiva di "Economia e società". In questo testo l'attenzione ai dettagli storici, politici ed economici si staglia sullo sfondo di un imponente piano di lavoro teorico, in cui il percorso multidisciplinare sotteso al filo dell'esposizione weberiana si propone come una ricostruzione, al tempo stesso storica e ideale, delle tappe attraverso cui si è venuto formando quell'unicum della storia del mondo rappresentato dalla civiltà occidentale moderna. L'analisi degli sviluppi della storia umana, e il tentativo di individuare la linea specifica che ha dato origine alle vicende dell'Occidente moderno raggiungono nella riflessione sul modello urbano uno dei punti più alti, e costituiscono un esempio perfetto dell'ampiezza e dello spessore dello sguardo comparativo di Weber, capace di padroneggiare le diverse epoche storiche, dalla Grecia a Roma, dal medioevo alle civiltà orientali, fino alla nascita del capitalismo moderno. Trattato incompiuto, il testo del grande pensatore tedesco non rinuncia a quella profondità ermeneutica espressa nelle decisive intuizioni che hanno influenzato la successiva ricerca specialistica: il rapporto tra mercato e fortezza signorile, la tensione militare della polis democratica greca, la costituzione di una consapevolezza politica nella borghesia del medioevo italiano.
Economia e società. Comunità
Max Weber
Libro: Copertina morbida
editore: Donzelli
anno edizione: 2016
pagine: 264
La trattazione sulle Comunità riunisce i testi che, con ogni probabilità, costituiscono il nucleo più antico dell'ambizioso progetto di Economia e società. In questi scritti Max Weber fornisce un'esaustiva rassegna delle molteplici forme di aggregazione e associazione, mettendone in luce di volta in volta il rapporto con lo sviluppo dell'economia e con le modalità più razionali dell'agire sociale. Attraverso una rigorosa analisi che spazia dalla comunità domestica ai ceti guerrieri, dalle comunità etniche - in cui si discute criticamente il concetto di "razza" -, alla nazione, legata alle tonalità emotive del "prestigio della potenza", Weber approda alla disamina della costituzione delle comunità politiche, dove emergono le prime, illuminanti definizioni del cruciale concetto di "potere" e del monopolio statale della violenza legittima. Caso limite dell'agire comunitario si rivela invece la "comunità di mercato", governata da dinamiche razionali rispetto allo scopo, che è il presupposto della successiva, ferma distinzione tra le classi, i ceti e i partiti. I testi weberiani sono accompagnati da un manoscritto inedito, dal titolo Associazione domestica, clan e vicinato, presentato qui in forma autonoma, che risale addirittura al 1906 e che costituisce il punto di partenza per un'ampia analisi della comunità domestica, in dialogo con i maggiori teorici delle origini delle società umane, da Lewis Henry Morgan a Friedrich Engels, fino a Johann Jakob Bachofen.
Il leader
Max Weber
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2016
pagine: 96
"Il carisma conosce soltanto determinazioni interne e limiti tratti da se stesso. Il portatore del carisma assume i compiti che gli convengono, esigendo di essere obbedito e seguito in virtù della sua missione". Chi è il leader? Quali sono le prerogative e i compiti del capo politico? Quali sono le qualità che deve avere e quali i limiti da evitare? La democrazia ha bisogno di leader? In questo libro, attraverso uno dei suoi più importanti scritti sul tema, Max Weber riflette sulla questione della leadership. Un'occasione per ripensare un argomento divenuto centrale nel dibattito pubblico alla luce del pensiero di un grande teorico della politica. Rileggere Weber consente di ritornare alle fonti del problema della legittimazione e all'origine della figura concettuale del leader carismatico, categoria che oggi conosce una grande fortuna, spesso assumendo però un significato distorto rispetto a come la concepiva lo studioso tedesco. Da Weber può giungere a noi uno spunto alla riflessione anche sulla politica odierna, sulle sue possibilità e sulle sue patologie. Introduzione di Francesco Marchianò.
Economia e società. Comunità religiose
Max Weber
Libro: Copertina morbida
editore: Donzelli
anno edizione: 2017
pagine: 436
La villa Savoye progettata da Le Corbusier è, quasi per antonomasia, l'icona della modernità architettonica. Non vi è forse altro manufatto che racchiuda la quintessenza di un canone estetico che ha contraddistinto il Novecento. Il fatto è, però, che una tale icona è destinata a mettersi continuamente in discussione e a contraddirsi. Ecco perché, nel corso di più di ottanta anni, la sua storia ha oscillato sistematicamente tra paradigma e rovina. Realizzata tra il 1928 e il 1931 alle porte di Parigi per i coniugi Savoye, questa vera e propria accademia invisibile della modernità negli anni successivi alla guerra cade velocemente in rovina. Utilizzando materiali d'archivio, disegni, epistolari, diari, schizzi, fotografie - in larga parte inediti e riprodotti negli apparati iconografici del volume - gli autori raccontano una vicenda appassionante in cui Le Corbusier prima, Jean Dubuisson e chi lavorerà sulla villa poi, faranno di questa architettura il terreno di un lento slittamento verso un restauro che ha nell'autenticità e nell'autorialità i suoi presupposti fondamentali. Grazie a questa esemplare «microstoria», il lettore viene così proiettato nell'autunno di una modernità che comincia a diventare valore universale. Mostre, saggi, libri, carteggi infuocati infatti ne consolideranno anche l'interpretazione, che rimarrà correlata al primo restauro della villa. Sulla scena, accanto al protagonista, che rivendica in tutti i modi i suoi diritti autoriali, una selva di architetti, critici, ministri, funzionari, che combattono la loro battaglia per la salvaguardia e il «restauro». È infatti proprio intorno alla villa che nascerà con vent'anni di anticipo la vera discussione sul restauro del moderno. Il libro offre un percorso che solo l'integrazione di due punti di vista troppo spesso distanti può garantire, quello di uno storico e di una restauratrice, come esempio di un lavoro di indagine innovativo anche nel metodo.