Libri di Mervyn Peake
Via da Gormenghast
Mervyn Peake
Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 2010
pagine: 329
Quando, alla fine del secondo pannello della trilogia, il giovane Tito, signore di Gormenghast, trova la forza di strapparsi al suo reame, la cui bellezza si è ormai corrotta in cupa fatiscenza, le parole della madre - "Non esiste un altrove. Tutto conduce a Gormenghast" - sembrano richiudersi sulla sua fuga come una pietra tombale. Scoprirà che un altrove esiste, ma che è divorato non meno di Gormenghast dal Male: la città a cui approda è solcata dalle disumane meraviglie del controllo poliziesco - figure con l'elmetto che paiono scivolare sul terreno, sciami di velivoli senza pilota simili a equazioni di metallo, globi dalle viscere colorate quasi umane -, sottomessa a una scienza dispensatrice di morte. E nei cunicoli del Sottofiume vive una immane popolazione di reietti, fuggiaschi, falliti, mendicanti e cospiratori che non vedranno mai più la luce del sole. Scoprirà che al di là della sua nessun'altra realtà è per lui decifrabile, così come la sua è per gli altri inconcepibile: lontano da Gormenghast non c'è che l'ossessione del ricordo, e la follia. Dovrà, sorretto dall'aiuto di pochi - il gigantesco Musotorto, l'amorosa Giuna, i transfughi del Sottofiume Cancrello, Frombolo e Sbrago -, combattere, sfuggire a insidie, sottrarsi a ogni vincolo d'amore, amicizia e riconoscenza per conquistare l'unica verità che conti: "Era come una scheggia di pietra, ma dov'era la montagna dalla quale si era staccata?".
Gormenghast
Mervyn Peake
Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 2005
pagine: 594
Il reame di Gormenghast ha il suo centro in un agglomerato tirannico con le sembianze di un castello. Qui ogni antica bellezza si è corrotta in cupa fatiscenza: le mura sono sinistre "come banchine di moli", e le costruzioni si tengono tra loro "come carcasse di navi sfasciate". E qui, intorno al piccolo Tito, settantasettesimo conte, si muovono la gigantesca contessa Gertrude, la madre, dalle spalle affollate di uccelli e dallo spumoso strascico di gatti bianchi; l'amata sorella Fucsia dai capelli corvini, che col suo abito cremisi infiamma i corridoi grigi; il fanatico custode delle leggi, Barbacane, nano storpio che raggela il sangue con lo schiocco della sua gruccia... Secondo episodio della trilogia iniziata con "Tito di Gormenghast" (Adelphi, 1981).
Gormenghast
Mervyn Peake
Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 2017
pagine: 594
Il reame di Gormenghast ha il suo centro in un agglomerato tirannico con le sembianze di un castello. Qui ogni antica bellezza si è corrotta in cupa fatiscenza: le mura sono sinistre «come banchine di moli», e le costruzioni si tengono tra loro «come carcasse di navi sfasciate». E qui, intorno al piccolo Tito, settantasettesimo conte, si muovono la gigantesca contessa Gertrude, la madre, dalle spalle affollate di uccelli e dallo spumoso strascico di gatti bianchi; l'amata sorella Fucsia dai capelli corvini, che col suo abito cremisi infiamma i corridoi grigi; il fanatico custode delle leggi, Barbacane, nano storpio che raggela il sangue con lo schiocco della sua gruccia... Secondo episodio della trilogia iniziata con «Tito di Gormenghast» (Adelphi, 1981).
Tito di Gormenghast
Mervyn Peake
Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 2014
pagine: 552
Apriamo questo libro e ci troviamo in un mondo parallelo al nostro. È Gormenghast, un immane castello, che nessuno dei suoi abitatori ha percorso in tutti i suoi anfratti. Un tempo, doveva essere pieno di tinte squillanti: ora è un intreccio di crepe, e le tinte sfumano fra grigio, verde lichene, rosa antico e argento. Vi incontriamo esseri disparati: un nobile melanconico e saturnino, settantaseiesimo conte di Gormenghast, che è il reggitore del luogo; sua moglie, avvolta in una nube di gatti bianchi; la figlia, selvatica e sognante fra giocattoli vecchi, libri e pezze di stoffa; dignitari di cartapecora, dalle gambe di ragno, custodi di un ordine ormai inaridito; orripilanti figuri che sovraintendono alle cucine; giovani acrimoniosi, che covano la rivolta. Ma c'è qualcosa che unisce questi personaggi: il loro corpo e la loro psiche sono una concrezione del castello - così come il castello è una concrezione del loro essere. Nessuna vita è per loro concepibile al di fuori di quei corridoi di pietra, di quei saloni, di quelle torri, di quei solai. La natura non esiste, se non come riflesso del castello, dove la polvere è polline: perché Gormenghast è tutto. La nascita di un erede maschio, Tito di Gormenghast, porterà una minaccia di cambiamento, per il solo fatto di essere qualcosa di nuovo. E qui ha inizio la saga narrata da Peake, un'impresa grandiosa della letteratura fantastica - e insieme un vasto disegno allegorico che traspare dietro l'esuberanza delle immagini.
La ballata del vecchio marinaio. Testo inglese a fronte
Samuel Taylor Coleridge
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori
anno edizione: 2025
pagine: 184
Imbarcato su una nave spinta dall'uragano tra i ghiacci antartici, un marinaio ha ucciso un albatros che la ciurma aveva preso a benvolere. Un gesto di gratuita crudeltà che ha segnato per lui e l'intero equipaggio l'inizio di un viaggio davvero infernale, quello che ora ha urgenza di narrare a un giovane sconosciuto. Capolavoro della poesia romantica inglese, "La ballata del vecchio marinaio" viene qui proposta nella versione definitiva del 1817 con le superbe illustrazioni di Mervyn Peake, insieme al frammento Kubla Khan e a una scelta di poesie brevi di grande intensità lirica. Dopo oltre due secoli, la forza magnetica del vecchio marinaio, che col suo sguardo ardente e il suo racconto sembra stregare l'interlocutore, e lo sfondo onirico delle «caverne di ghiaccio» nella dimora di sole di Kubla Khan mantengono inalterato il loro incanto, splendidi esempi di quello spirito "gotico" di Coleridge pienamente espresso nella versione poetica di Franco Buffoni.
Gormenghast. La trilogia
Mervyn Peake
Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 2022
pagine: 1170
Invidiabile la sorte del lettore che affronta per la prima volta questo monolito letterario, unico per concezione e architettura. Castello-caverna che la natura ha divorato, o che ha divorato la natura, Gormenghast è in primo luogo un modo di vivere, di essere: è tutto. E dunque esclude per definizione il resto, tanto che chi lo abita non riesce neppure a immaginare una realtà esterna. A descriverlo non poteva essere che uno scrittore e illustratore di genio come Mervyn Peake, visionario estremo. L’avventura si snoda in tre atti. Nel primo assistiamo alla nascita di Tito, che minaccia mutamenti, quindi scandalo e rovina, in un reame che si nutre di una millenaria ragnatela di rituali. Peake imprime al racconto un moto magmatico che si riversa sui protagonisti e ne fa insetti mostruosi conservati nell’ambra, prima che ne affiorino turgidi rilievi. Dove trovare un cast di eccentrici più ricco, più dickensiano già dall’inventario dei nomi? Sepulcrio, Fucsia, Barbacane, Ferraguzzo, Floristrazio, Musotorto e molti altri. Il secondo atto introduce all’educazione di Tito, che ora ha sette anni: il che significa per lui affondare nelle pieghe di insidiose trame per il potere, in una battaglia epica senza esclusione di colpi. E il ritmo narrativo si adegua, con esiti sempre più cinematografici, per poi subire nel terzo scomparto un’ulteriore accelerazione: sfuggito a Gormenghast, il giovane muoverà i primi passi in un altrove che esiste davvero – ma non è in nulla migliore di quanto si è appena lasciato alle spalle.
I libri della domenica (The Sunday Books)
Mervyn Peake, Michael Moorcock
Libro: Libro rilegato
editore: Elliot
anno edizione: 2012
pagine: 144
Nel 1946 lo scrittore Mervyn Peake, romanziere, poeta e illustratore de "L'isola del tesoro", "Lo strano caso del Dr Jekyll e Mr Hyde", le Fiabe dei fratelli Grimm, si trasferì da Londra con la sua famiglia nella piccola isola di Sark. Contro la noia, che a volte assaliva i suoi figli, Peake prese l'abitudine di disegnare storie fantasiose che avevano come protagonisti pirati, creature mostruose, naufraghi, indiani e cowboy, animali della giungla, nati dalla sua sconfinata creatività. Sessant'anni dopo, Michael Moorcock, illustre autore di romanzi fantasy e amico di Peake, ha deciso di rendere onore a quei bizzarri, divertenti e teneri momenti di intrattenimento familiare immaginando filastrocche e versi da accompagnare alle illustrazioni, in sostituzione dei testi originali andati perduti. Di tutte le opere dell'autore della trilogia di "Gormenghast" (edita in Italia da Adelphi), "I libri della domenica" finora non erano mai stati resi noti al pubblico.
La ballata della bomba volante
Mervyn Peake
Libro: Copertina morbida
editore: Interlinea
anno edizione: 2001
pagine: 80
Il capolavoro visionario di un poeta che ambienta nella Londra straziata dai bombardamenti il naufragio di un marinaio e il suo incontro con un bambino appena nato. Tradotto per la prima volta in italiano, un invito a scoprire un maestro segreto del Novecento anche alla luce della tragica attualità.