Libri di Michael Löwy
La rivoluzione è il freno di emergenza. Saggi su Walter Benjamin
Michael Löwy
Libro: Libro in brossura
editore: Ombre Corte
anno edizione: 2020
pagine: 136
Per Michael Löwy, la scoperta dell’opera di Benjamin è stata un’emozione che ha scosso molte delle sue convinzioni e la cui onda d’urto si è percepita per più di quarant’anni in tutte le sue ricerche sulle forme eterodosse del marxismo in Europa o in America Latina. Alla visione di una rivoluzione come “locomotiva della storia” che viaggia inesorabilmente nella direzione del progresso, descritta da Marx in La lotta di classe in Francia, Benjamin propone una versione della rivoluzione come “freno di emergenza”, annunciando precocemente una critica del progresso e della crescita, che più tardi si svilupperà nel pensiero critico e nell’ecologia radicale. I saggi qui raccolti si concentrano sulla dimensione rivoluzionaria del lavoro di Benjamin, in cui si intrecciano e si confondono un approccio ispirato a un materialismo storico, evidentemente non ortodosso, e un messianesmo ebraico, ripensato alla luce della sua “amicizia stellare” con il suo complice Gershom Scholem. Diversamente da molti lavori su Benjamin, Löwy insiste sulla dimensione sovversiva, rivoluzionaria e persino insurrezionale del suo pensiero. Ed è questa dimensione che fa del filosofo tedesco un personaggio singolare, se non unico, nel firmamento culturale del XX secolo.
È troppo tardi per essere pessimisti. Come fermare la catastrofe ecologica imminente
Daniel Tanuro
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Alegre
anno edizione: 2020
pagine: 240
Lo sviluppo della conoscenza umana permette grandi possibilità di previsione, ma le élite politiche ed economiche restano sorde e cieche di fronte alle evidenze sulle minacce ecologiche. È successo ai virologi che preconizzavano la comparsa di altri virus dopo la Sars, succede da anni a chi denuncia che il cambiamento climatico rischia di produrre la più grande minaccia alla vita nella storia dell'umanità, di cui il Covid-19 è solo un avvertimento. Il motivo è la subordinazione della politica alla legge del profitto, assunta come naturale e ineludibile anche da alcune analisi scientifiche che finiscono per dare indicazioni insufficienti seppur ugualmente disattese. Daniel Tanuro, in modo semplice e ampiamente documentato, mostra perché restano pochi anni per adottare le misure necessarie per fermare la catastrofe ecologica. E lo fa passando al setaccio i fallimenti delle conferenze internazionali sul clima, smontando le tesi dei neomalthusiani ossessionati dalla demografia, di coloro che prefigurano l'inevitabilità del «collasso» e degli apprendisti stregoni che pensano di risolvere il problema con la geoingegneria. Si scaglia infine contro i sostenitori del «capitalismo verde» che credono che la transizione ecologica, se guidata dalla «mano invisibile del mercato», possa diventare un grande business. La tesi dell'autore è che il capitalismo sia incompatibile con l'ecologia e che serva un cambiamento di sistema, smettendo di «produrre per produrre» e di «consumare per consumare», guardando ai bisogni sociali degli esseri umani. Per questo non bastano tasse, incentivi, «sforamenti temporanei» delle emissioni e «compensazioni» dell'inquinamento prodotto. Serve una pianificazione ecologica per produrre di meno, trasportare di meno, lavorare di meno e condividere di più. Un progetto ecosocialista che miri a un cambiamento di paradigma, rompendo con la logica ecocida e perversa dell'accumulazione capitalistica e con i retaggi produttivisti della stessa storia della sinistra.
Segnalatore d’incendio. Una lettura delle tesi Sul concetto di storia di Walter Benjamin
Michael Löwy
Libro: Libro in brossura
editore: Ombre Corte
anno edizione: 2022
pagine: 180
“Le tesi Sul concetto di storia di Walter Benjamin costituiscono uno dei testi filosofici e politici più importanti del xx secolo. Nel pensiero rivoluzionario è forse il documento più significativo dopo le Tesi su Feuerbach di Marx. Testo enigmatico, allusivo, perfino sibillino, il suo ermetismo è costellato di immagini, di allegorie, di illuminazioni, cosparso di strani paradossi, attraversato da intuizioni folgoranti. Per riuscire a interpretare questo testo, mi pare indispensabile situarlo nel complesso dell’opera benjaminiana. Cerchiamo di ritrovare, nel movimento del suo pensiero, i momenti che preparano o annunciano il testo del 1940. La filosofia della storia di Benjamin attinge a tre fonti molto diverse: il romanticismo tedesco, il messianismo ebraico, il marxismo. Non si tratta di una combinatoria o di una “sintesi” eclettica di queste tre prospettive (apparentemente) incompatibili, ma dell’invenzione, a partire da esse, di una concezione nuova, profondamente originale. Non si può spiegare il suo modo di procedere con una qualche ‘influenza’: le differenti correnti di pensiero, i diversi autori da lui citati, gli scritti dei suoi amici sono materiali con i quali egli costruisce un edificio proprio, elementi grazie ai quali realizza un’opera di fusione alchemica, per fabbricare con essi l’oro dei filosofi”.
Kafka sognatore ribelle
Michael Löwy
Libro: Copertina morbida
editore: Elèuthera
anno edizione: 2022
pagine: 200
Nelle opere di Kafka bisogna muoversi con prudenza e circospezione, ci ammonisce Walter Benjamin. Ecco perché Löwy ci fornisce un filo rosso in grado di guidarci nel labirinto kafkiano. E questo filo rosso è la sua passione antiautoritaria, la sua coerente insubordinazione verso qualunque autorità, a partire da quella paterna. Non si tratta però di una coerenza teorica - anche se questa attenta biografia evidenzia i suoi contatti con l'anarchismo praghese - bensì di una sensibilità, di un atteggiamento esistenziale, presente in tutta l'opera narrativa, che ci consente di cogliere la sua dimensione poeticamente sovversiva. Così Löwy, senza mai cadere in facili ideologismi, si butta a capofitto nell'intreccio delle testimonianze, degli epistolari e degli appunti di Kafka, mostrandoci il nucleo profondo della sua scrittura: una sete infinita di libertà.
Ecosocialismo. Una alternativa radicale alla catastrofe capitalista
Michael Löwy
Libro: Libro in brossura
editore: Ombre Corte
anno edizione: 2021
pagine: 160
L'ecosocialismo è una corrente di pensiero e di azione ecologica che fa proprie le conquiste fondamentali del marxismo mentre le libera dalle sue scorie produttiviste. La logica capitalista del mercato e del profitto, così come quella dell'autoritarismo burocratico del defunto "socialismo reale", è incompatibile con le esigenze di salvaguardia dell'ambiente. Gli ecosocialisti criticano gli attuali vicoli ciechi dell'ecologia politica, che non mette in discussione il potere del capitale. L'ecosocialismo è quindi una proposta radicale che mira non solo a una trasformazione dei rapporti di produzione, dell'apparato produttivo e dei modelli di consumo dominanti, ma anche a creare un nuovo paradigma di civiltà, rompendo con i fondamenti della civiltà capitalista/industriale.
Comunismo e questione nazionale. Madrepatria o madre terra?
Michael Löwy
Libro
editore: Meltemi
anno edizione: 2021
pagine: 136
Quello della questione nazionale costituisce da oltre vent’anni uno dei principali snodi di pensiero del famoso sociologo marxista Michael Löwy. In Comunismo e questione nazionale l’intellettuale eterodosso rintraccia il potenziale insito negli scritti frammentari di Marx ed Engels sulla nazionalità. Passando in rassegna le riflessioni di numerosi pensatori marxisti, Löwy sostiene che l’attuale presenza di movimenti nazionalisti in tutto il mondo non possa essere pienamente compresa senza riprendere l’analisi di Lenin sulle nazioni oppresse, né adeguatamente affrontata se si tralasciano gli studi di Bauer sull’autonomia nazionale e culturale. È proprio riconoscendo l’importanza delle identità e delle specificità nazionali, e collegandosi alle nuove forme di internazionalismo, dalla lotta ambientalista a quella femminista, che Löwy tratteggia un nuovo internazionalismo socialista per il ventunesimo secolo.
Il giovane Marx e la teoria della rivoluzione
Michael Löwy
Libro
editore: Massari Editore
anno edizione: 2001
pagine: 256
La stella del mattino. Surrealismo e marxismo
Michael Löwy
Libro
editore: Massari Editore
anno edizione: 2001
pagine: 128
Rivolta e malinconia. Il romanticismo contro la modernità
Michael Löwy, Robert Sayre
Libro: Libro in brossura
editore: Neri Pozza
anno edizione: 2017
pagine: 304
Rivoluzionario e controrivoluzionario, individualista e comunitario, cosmopolita e nazionalista, realista e fantastico, retrogrado e utopista, ribelle e malinconico, democratico e aristocratico: il romanticismo sembra davvero un enigma indecifrabile che sfugge a ogni possibile definizione. A tal punto che un noto critico americano non ha esitato a invitare i critici letterari a sbarazzarsi di un termine che dà adito a un così gran numero di irritanti contraddizioni. L'invito, però, è caduto nel vuoto. Anzi, a parere della maggior parte degli studiosi, il fatto che da secoli si parli di romanticismo deve corrispondere a una qualche realtà. Il problema sorge, tuttavia, quando si tratta di cogliere questa realtà, di indicare la fonte che alimenta il romanticismo e lo fa dilagare in ogni direzione. E «l'occasionalismo soggettivo» di cui parla Cari Schmitt, l'abbandono a un lirismo caratterizzato da un'assoluta «deficienza morale»? Oppure è la versione ottocentesca dell'eterna ribellione tedesca contro l'eredità occidentale», ribellione che poi ha condotto al nazismo? O, al contrario, è «la forma più pericolosa di anarchia, l'anarchia dell'immaginazione»? O, infine, è una mera corrente letteraria che riunisce «gli scrittori che all'inizio del xix secolo si affrancarono dallo stile e dalle regole di composizione del classicismo»? Ognuna di queste ipotesi svela, per gli autori di questo libro, un'importante lacuna: non essere un'analisi globale del fenomeno che consideri tutta la sua vera estensione e tutta la sua molteplicità. Le pagine che seguono si propongono perciò di colmare questa lacuna a partire da una definizione del romanticismo come Weltanschauung o visione del mondo, cioè come una struttura mentale collettiva. Struttura mentale che può esprimersi in svariati ambiti culturali: non solo in letteratura e nelle altre arti, ma in filosofia e in teologia, nel pensiero politico, economico, giuridico, in sociologia e in storia ecc. Struttura che fa del romanticismo una radicale critica della modernità in nome di valori e ideali del passato (premoderni) . In virtù di questa definizione il romanticismo appare, dalla sua origine in poi, illuminato da una duplice luce: quella della stella della rivolta e quella del «sole nero della malinconia» (Nerval).
Kafka sognatore ribelle
Michael Löwy
Libro: Copertina morbida
editore: Elèuthera
anno edizione: 2014
pagine: 159
Nelle opere di Kafka bisogna muoversi con prudenza e circospezione, ci ammonisce Walter Benjamin. Ecco perché Michael Löwy ci fornisce un filo rosso in grado di guidarci nel labirinto kafkiano. E questo filo rosso è la sua passione antiautoritaria, la sua coerente insubordinazione verso qualunque autorità, a partire da quella paterna. Non si tratta però di una coerenza teorica - anche se questa attenta biografia evidenzia i suoi contatti con l'anarchismo praghese - bensì di una sensibilità, di un atteggiamento esistenziale presente in tutta l'opera narrativa, che ci consente di cogliere la sua dimensione poeticamente sovversiva. Non è dunque un caso se Kafka, insieme a Camus, è considerato uno dei maggiori scrittori libertari del Novecento.
Kafka. Sognatore ribelle
Michael Löwy
Libro: Copertina morbida
editore: Elèuthera
anno edizione: 2006
pagine: 134
È possibile dire qualcosa di nuovo su Kafka? È la scommessa di questo libro, che guida il lettore nel labirinto kafkiano individuando un filo rosso che collega la rivolta contro il padre, la religione della libertà, d'ispirazione ebraica eterodossa, e la protesta, d'ispirazione libertaria, contro il potere micidiale degli apparati burocratici. Questo filo rosso è la passione antiautoritaria che attraversa tanto la vita quanto l'opera di Kafka e che conferisce a entrambe una coerenza straordinaria, nonostante la tragica incompiutezza dell'una e dell'altra. Non si tratta di una coerenza teorica benché un'attenta lettura della biografia di Kafka evidenzi i suoi contatti con l'anarchismo praghese - ma di una sensibilità, di un atteggiamento esistenziale che attraversa la sua opera narrativa in un movimento di crescente universalizzazione e astrazione del potere. Per parafrasare Walter Benjamin, le opere di Kafka passano in contropelo l'immagine troppo rassicurante del potere della legge e dello stato moderno. Ed è proprio questo desiderio di libertà, questa insubordinazione verso qualunque autorità, che ci fanno cogliere la dimensione sovversiva della sua opera, che pone Kafka tra i maggiori ispiratori dell'immaginario libertario del Novecento.
Segnalatore d'incendio
Michael Löwy
Libro
editore: Bollati Boringhieri
anno edizione: 2004
pagine: 136
"Segnalatore d'incendio" è il titolo di un testo di Walter Benjamin risalente agli anni Venti che anticipa la critica del progresso compiutamente sviluppata nelle tesi "Sul concetto di storia" del 1940. A quest'ultimo, uno dei testi filosofici e politici più importanti del XX secolo, è dedicato il libro di Michael Löwy che ne propone un'analisi "talmudica", parola per parola, frase per frase, fornendo nello stesso tempo una ricostruzione dell'intero percorso benjaminiano nel contesto dell'epoca.