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Libri di Michele Cometa

Cultura visuale

Cultura visuale

Michele Cometa

Libro: Libro in brossura

editore: Raffaello Cortina Editore

anno edizione: 2020

pagine: 360

Questo libro offre una ricognizione delle principali genealogie novecentesche della cultura visuale, scegliendo solo tre figure paradigmatiche: Aby Warburg, Sigmund Freud e Walter Benjamin. Dopo Warburg la nozione di immagine è definitivamente cambiata. Dopo Freud lo sguardo è indissolubilmente legato al tema della sessualità e del bios. Dopo Benjamin la nozione di dispositivo e quelle di apparato, assemblage e ambiente mediale sono definitivamente cambiate. Questi autori non stanno solo alle origini della cultura visuale ma ne prefigurano gli sviluppi futuri. Da Warburg abbiamo imparato che il fare-immagine fa parte della biologia e dei comportamenti essenziali dell’Homo sapiens, un aspetto che le neuroscienze cognitive, l’antropologia, l’archeologia e la paleontologia stanno sviluppando in questi anni. Grazie a Freud sappiamo che lo sguardo è essenziale per comprendere pratiche epistemiche, questioni di genere e politiche sociali. Benjamin ci ha insegnato che i dispositivi sono elementi essenziali della nostra nicchia ecologica.
28,00

Mantrana. Un gioco

Mantrana. Un gioco

Ernst Jünger, Klaus U. Leistikow

Libro: Libro in brossura

editore: Mimesis

anno edizione: 2020

pagine: 76

"Mantrana" è una collezione di aforismi che costituisce una "magica enciclopedia" del sapere. Ciascun Mantra – in sé autonomo – è ordinato tematicamente insieme ad altri a formare diverse raccolte. "Mantrana", però, è anche una sorta di domino in cui ogni giocatore può disporre i Mantra a proprio piacimento. Può dare agli uni la precedenza nei tempi rispetto agli altri, trovare nuove relazioni tra i Mantra e allinearli diversamente. È come cercare conchiglie sulla spiaggia, disporle secondo motivi e scompigliarle di nuovo: il gioco vive proprio di questo.
6,00

Il «Trionfo della morte» di Palermo. Un'allegoria della modernità

Michele Cometa

Libro: Libro in brossura

editore: Quodlibet

anno edizione: 2017

pagine: 170

Originariamente collocato nel cortile dell'Ospedale Grande e Nuovo in Palazzo Sclafani, il “Trionfo della morte” - ora custodito nella Galleria di Palazzo Abatellis, a Palermo - è una straordinaria enciclopedia iconografica medievale e moderna, di cui non conosciamo l'autore. Il libro di Michele Cometa è una guida all'interpretazione del tessuto narrativo di questo formidabile affresco. Le molteplici fonti pittoriche e letterarie che ne costituiscono la trama convergono nel tratteggiare - evocando la peste nera che imperversava in Europa da più di un secolo - una sorta di confutazione iconologica del retribuzionismo medievale. Le pene mondane, infatti, non sono qui più riconducibili al peccato, ma si stemperano in una melanconia tutta moderna. Una codificata allegoria medievale finisce per accogliere tonalità dell'animo del tutto impreviste, nuances che solo un'attenta posterità potrà compiutamente decifrare. Lo stupore, lo sdegno, la cura, la compassione, la speranza che affiorano nei gesti congelati dei personaggi del dipinto trovano qui per la prima volta un'espressione che costituirà l'ossatura delle categorie esistenziali moderne, facendo del “Trionfo” un'opera filosoficamente profetica.
16,00 15,20

Perché le storie ci aiutano a vivere. La letteratura necessaria

Perché le storie ci aiutano a vivere. La letteratura necessaria

Michele Cometa

Libro: Libro in brossura

editore: Raffaello Cortina Editore

anno edizione: 2017

pagine: 432

Non sappiamo perché e come l'Homo sapiens abbia sviluppato la capacità di costruire storie. Possiamo però ipotizzare come presumibilmente siano andate le cose. Cioè come un ominide abbia sviluppato la facoltà di narrare storie e come queste lo abbiano avvantaggiato tra tutte le specie. Si tratta dunque di studiare la narrazione, la fiction e la letteratura nel contesto della teoria dell'evoluzione e delle scienze cognitive, prendendo le mosse dalle recenti acquisizioni dell'archeologia cognitiva che mettono in relazione la produzione di utensili e lo sviluppo di capacità narrative. Si comprende così che la narrazione ha un ruolo decisivo nella costituzione del Sé e delle sue protesi esterne, come da tempo sostengono i teorici della mente estesa e della cognizione incarnata. Questo studio si inserisce nel quadro più ampio di una teoria biopoetica della narrazione e di un'antropologia filosofica che non trascura il bios rispetto allo spirito. Per questo, categorie fondamentali come la compensazione e l'esonero possono essere rilette in chiave evoluzionistica e fornire alcune spiegazioni del comportamento narrativo dell'Homo sapiens: il riequilibrio dei suoi deficit funzionali ed esistenziali e il contenimento dell'ansia.
34,00

Il romanzo dell'infinito

Michele Cometa

Libro

editore: Aesthetica

anno edizione: 2002

pagine: 214

23,00 21,85

Pensieri sulla pittura

Anton Raphael Mengs

Libro: Libro in brossura

editore: Aesthetica

anno edizione: 2002

pagine: 98

Anton Raphael Mengs (1728-1779), grande pittore e scrittore d'arte, tedesco di nascita ma romano di adozione, è uno dei massimi rappresentanti della cultura artistica del Settecento. E i suoi Pensieri sulla Bellezza e sul Gusto nella Pittura, scritti nel 1762 a Roma in stretto contatto col magistero dell'amico Winckelmann, sono uno dei testi capitali del Neoclassicismo. Questo piccolo libretto infatti ebbe subito un enorme successo in tutta Europa e procurò all'autore la singolare fama di «pittore filosofo». In realtà Mengs era alieno da ambizioni filosofiche, ma il suo saggio colmava un vuoto che dopo Winckelmann sembrava intollerabile: quello di una attuale e militante teoria della pittura. Riproponendo l'annoso confronto fra antico e moderno alla luce dell'ideale neoclassico di bellezza, Mengs tratteggiò un'estetica "moderna" della pittura elaborata a partire dalla rivisitazione delle opere dei grandi pittori – segnatamente Raffaello, Correggio e Tiziano – in una sorta di lezione accademica per il pittore dell'avvenire. Estetica, sistematica storica e taglio didattico fecero dei Pensieri di Mengs un testo esemplare, e che ancor oggi costituisce (insieme ai Pensieri sull'Imitazione di Winckelmann, il Saggio sopra la Bellezza di Spalletti, e La Bellezza Ideale di Arteaga, pubblicati nella presente collana) una chiave essenziale di comprensione dell'epoca neoclassica. La presente edizione ripropone la traduzione italiana pubblicata nel 1780 dal cavalier José Nicolas de Azara, amico ed esecutore testamentario di Mengs, una traduzione che s'impose nella comunità scientifica ed esercitò un'influenza di gran lunga più significativa del raro originale tedesco. Correda il volume un ampio apparato esegetico, critico e bibliografico curato da Michele Cometa.
16,00 15,20

Guida alla germanistica. Manuale d'uso

Michele Cometa

Libro

editore: Laterza

anno edizione: 1999

pagine: 290

14,46 13,74

L'età di Goethe

L'età di Goethe

Michele Cometa

Libro: Libro in brossura

editore: Carocci

anno edizione: 2006

pagine: 206

Il volume è incentrato sulla cosiddetta "Weimarer Klassik", il classicismo di Weimar. Quattro straordinarie personalità, Goethe, Schiller, Herder e Wieland fecero della piccola cittadina sassone il luogo in cui si radunarono alcune delle figure più importanti della cultura tedesca tra Settecento e Ottocento, rendendola, nel giro di un decennio, il centro di irradiazione per un'esperienza che è stata sbrigativamente catalogata come uno dei tanti "neoclassicismi" europei (per quanto cronologicamente sfalsato rispetto a quello francese, inglese e italiano), o come "età canonica" della letteratura tedesca, ma che a ben guardare si presenta come una dislocazione di saperi molto complessa e variegata.
15,70

La scrittura delle immagini. Letteratura e cultura visuale

La scrittura delle immagini. Letteratura e cultura visuale

Michele Cometa

Libro: Libro in brossura

editore: Raffaello Cortina Editore

anno edizione: 2011

pagine: 374

La descrizione delle opere d'arte è questione centrale per la moderna teoria letteraria e per gli studi di cultura visuale. Nella prima parte del volume l'autore presenta una teoria della descrizione analizzandone le forme, i generi, le funzioni narrative e i legami con la nozione di "regime scopico" maturata nel contesto del dibattito contemporaneo sull'immagine. La seconda parte è dedicata alla "scrittura delle immagini" tra Settecento e Novecento. Le descrizioni del Laocoonte divengono così il paradigma dell'estetica e dell'antropologia dell'età di Goethe, le cattedrali di Karl Friedrich Schinkel suggeriscono un sincretismo tra le architetture del Nord e l'utopia di una rinnovata classicità, mentre fa Madonna Sistina di Raffaello e Las Meninas di Velàzquez, attraverso lo sguardo di Heidegger, Foucault e Bernhard, rappresentano il punto d'incontro fra la descrizione delle opere d'arte e il pensiero filosofico del Novecento.
29,00

Autopatografie. Cura e narrazioni di sé

Autopatografie. Cura e narrazioni di sé

Libro: Libro in brossura

editore: Palermo University Press

anno edizione: 2022

pagine: 156

15,00

Paleoestetica. Alle origini della cultura visuale

Michele Cometa

Libro: Libro in brossura

editore: Raffaello Cortina Editore

anno edizione: 2024

pagine: 328

Dalle pareti rupestri ai moderni touch screen, le superfici sono il medium che ha permesso di visualizzare le immagini mentali al di fuori della caverna della mente umana, di fissare su un supporto quelle immagini che altrimenti sarebbero solo le volatili invenzioni dei sogni e dell'immaginazione. Dalle figurine paleolitiche ai moderni ritratti e alle sculture miniaturizzate l'Homo sapiens viene ancora attratto dalle piccole cose che accompagnano tutta la sua storia evolutiva. A partire da questa convergenza di menti e media, da questo intreccio di corpo, cervello, tecnologie e ambienti è possibile tracciare una mappa delle capacità e delle abitudini cognitive che presiedono al fare-immagine dal Paleolitico a oggi.
26,00 24,70

Pensieri sull'imitazione

Johann Joachim Winckelmann

Libro: Libro in brossura

editore: Aesthetica

anno edizione: 2024

pagine: 248

Nel giugno del 1755 un oscuro bibliotecario di provincia, Johann Joachim Winckelmann, pubblica a Dresda a proprie spese, in una tiratura di appena 50 esemplari, un anonimo libretto dal titolo Pensieri sull’imitazione delle opere greche nella pittura e nella scultura. Questo breve testo incontrò subito un’enorme fortuna, tanto da circolare addirittura in copie manoscritte, e diede impulso alle più potenti speculazioni dell’epoca: Mendelssohn, Lessing, Herder e Goethe lo considereranno un classico, e persino gli acerrimi nemici del Classicismo di Weimar, come Heinse o Hirt, non poterono fare a meno di confrontarsi con esso. Né si sottrassero a un doveroso omaggio i grandi del Romanticismo e dell’Idealismo filosofico, da Moritz a Schelling, da Schlegel a Hegel. Ma cosa rese – e rende tuttora – tanto ammaliante l’“opera prima” di Winckelmann? Il fatto che i Pensieri sull’imitazione sono il frutto di una complessa strategia retorica attraverso cui il filosofo impostava il modello di un’utopia estetica cui faranno riferimento intere generazioni, l’esperto d’arte importava in Germania la trattatistica italiana, francese e inglese inventando un nuovo modo di fare storia, e, infine, l’antiquario fondava la moderna archeologia. La presente edizione raccoglie i Pensieri sull’imitazione ma anche l’Epistola sui Pensieri e il Commento ai Pensieri, oltre ad alcuni frammenti di fondamentale importanza per comprendere tutte le potenzialità di una costellazione discorsiva che ha posto le basi per l’estetica moderna.
22,00 20,90

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