Aesthetica
Il bello musicale
Eduard Hanslick
Libro
editore: Aesthetica
anno edizione: 2021
pagine: 148
Pubblicato nel 1854, ampliato e continuamente aggiornato nell’arco di sedici edizioni, "Il bello musicale" è il testo rivoluzionario che determina lo spartiacque tra vecchia e nuova musicologia e che ha dato inizio all’estetica musicale moderna. Tradizionalmente considerato un “formalista”, una lettura più attenta mostra che Hanslick in realtà è un complesso bacino di confluenza alimentato dal Kant della Critica della facoltà di giudizio e dallo Hegel dell’Estetica, come da Hoffmann e da Vischer. Hanslick, in quest’opera, mette in questione lo statuto dell’opera d’arte musicale nella sua autonomia e nel suo valore, formulando un nuovo orizzonte concettuale che ha aperto la cultura musicale novecentesca e appare ancora oggi vitale, e conduce una martellante critica dell’antica idea che la musica “debba esibire sentimenti” che influiscono sull’animo dell’ascoltatore, agisca insomma come una sorta di “oppio sonoro”. Egli rivendica invece la necessità di una considerazione “estetica” e non psicologica della musica, che colga e valorizzi la specifica “bellezza musicale”, che consiste nell’universo dei suoni e nella loro dinamica articolazione artistica come “forme sonore in movimento”.
Il senso della bellezza
George Santayana
Libro: Copertina morbida
editore: Aesthetica
anno edizione: 2021
pagine: 222
George Santayana è autore di una vastissima produzione in lingua inglese poco conosciuta nel nostro Paese. Eppure, accanto a quella di John Dewey, la sua riflessione rappresenta una delle elaborazioni più significative della filosofia americana. La sua opera fondamentale, Il senso della bellezza, è divenuta un classico dell'estetica contemporanea. L'obiettivo di fondo del pensiero di Santayana è integrare la bellezza e l'arte, così come ogni altra attività umana, con la vita, restituendo a esse la forte vitalità da cui sorgono. La concezione estetica di Santayana, proprio in quanto privilegia la centralità della bellezza come esperienza vitale e si volge a indagare il modo in cui noi la percepiamo e il significato che a essa attribuiamo, costituisce una proposta di grande originalità e in stimolante sintonia con la ricerca odierna. Così Il senso della bellezza mantiene immutato il fascino di un classico, ed è difficile rimanere insensibili alla singolare lucidità della teoria del bello di Santayana e all'accattivante raffinatezza delle sue argomentazioni.
Lezioni di estetica
Alexander Gottlieb Baumgarten
Libro
editore: Aesthetica
anno edizione: 2020
pagine: 190
Singolare destino, quello di Alexander Gottlieb Baumgarten. Universalmente considerato uno dei più significativi pensatori del suo tempo, è passato alla storia soprattutto come "padre" dell'estetica, della quale coniò anche la parola: "æsthetica" da "aisthesis", cioè "sensibilità". Eppure i suoi maggiori eredi disciplinari hanno finito per emarginare sensibilmente la sua figura, fin quasi alla rimozione. Salvo che, per un curioso gioco del destino, Baumgarten è prepotentemente ritornato in primo piano con una particolare carica d'attrazione. Per la semplice ragione che egli intese l'estetica in modo molto più articolato di quello che poi s'impose nell'Ottocento, ossia una mera "filosofia dell'arte"; laddove per Baumgarten l'estetica riguarda un orizzonte ben più generale, ossia l'intera esperienza sensibile nei suoi vari ambiti: dal mondo delle arti alla ricerca scientifica, dalla pratica religiosa alla stessa vita quotidiana.
Estetica
Alexander Gottlieb Baumgarten
Libro
editore: Aesthetica
anno edizione: 2020
pagine: 412
L'opera di Alexander Gottlieb Baumgarten, rimasta a lungo ai margini degli sviluppi della riflessione filosofica, è ormai al centro del rinnovato interesse degli studiosi perché in colui che tenne a battesimo l'estetica - della quale coniò la parola - si vanno ritrovando indicazioni preziose per il dibattito teorico della contemporaneità. Rinnovata attualità motivata già dalla semplice ragione che Baumgarten intese l'estetica in modo molto più articolato di una mera "filosofia dell'arte", intitolandola a un orizzonte più generale, cioè l'intera esperienza sensibile nei suoi ambiti più diversi: dalla ricerca scientifica alla pratica religiosa, alla stessa vita quotidiana. E tuttavia, proprio l'Estetica, la sua summa teorica, ha continuato a rimanere di difficile accesso, anche per il suo ispido latino. Questa nuova edizione mira dunque a rendere trasparente il pensiero estetico di Baumgarten in tutta la sua ricchezza, dando modo al lettore di confrontarsi proficuamente non solo con il "battista" della nuova scienza, ma con il primo grande piano tematico dell'estetica moderna, tuttora ricco di nessi scarsamente esplorati e di ragioni che conservano la loro smagliante intensità teorica.
La luce nelle sue manifestazioni artistiche
Hans Sedlmayr
Libro
editore: Aesthetica
anno edizione: 2020
pagine: 112
Come si scrive la storia dell'arte? La scuola di Vienna ha dato contributi fondamentali alla domanda, operando una rivoluzione metodologica. Nel solco di questa tradizione, Sedlmayr promuove una storia dell'arte che riesca a rendere conto dell'opera nella sua totalità di senso, dalla sua concreta materialità fino alle sue più rarefatte implicazioni spirituali. Se è stata tentata, con Riegl, una storia dell'arte come storia del senso dello spazio, è invece ancora tutta da scrivere, secondo Sedlmayr, una storia delle arti visive sub specie lucis. La luce nelle sue manifestazioni artistiche ne tratteggia appunto il programma, affrontando i "problemi fondamentali" e individuando quelle "epoche fototropiche" che sono riuscite a scoprire nuove materie luminose e a impiegarle nelle loro espressioni artistiche. Completano il volume altri quattro saggi intimamente connessi al programma di ricerca di Sedlmayr, che precisano importanti risvolti implicati dalla filosofia della storia della luce, dalle dottrine dell'analogia e del simbolo in arte, dalla fenomenologia e dall'ontologia del colore nel suo rapporto con la luce e l'oscurità.
La Pinacoteca
Filostrato Maggiore
Libro
editore: Aesthetica
anno edizione: 2020
pagine: 130
Napoli, una città ricca di cultura e d'arte, un famoso retore di passaggio e un ragazzino che, con la sua voglia di imparare, fa breccia nella scontrosità del maturo professore e lo convince a fare - a lui e ad altri giovani interessati - una visita guidata della ricca Pinacoteca: tale è lo scenario di questa celeberrima opera di Filostrato Maggiore. Più di sessanta sono i quadri che l'autore vi descrive. Reali o immaginari? La questione sull'esistenza della Pinacoteca oggi ha smesso di appassionarci. Il museo di Filostrato è a tutti gli effetti un museo "immaginario", perché fatto di immagini che l'abilità del retore ci pone sotto gli occhi, in un virtuosistico tour de force teso a creare l'illusione di una sinestesia tale da coinvolgere la vista come l'udito e l'olfatto. In questo testo, la parola sollecita non solo a ricreare con la vista della mente l'oggetto artistico assente ma anche a provare le emozioni che proveremmo esperendolo dal vero.
Le belle arti ricondotte a unico principio
Charles Batteux
Libro: Copertina morbida
editore: Aesthetica
anno edizione: 2020
pagine: 250
Pubblicato nel 1746, "Le Belle Arti ricondotte a un principio" influenzò considerevolmente il pensiero estetico della seconda metà del '700. In esso, richiamandosi alla filosofia cartesiana, Batteux cerca di ricondurre l'insieme eterogeneo delle regole che presiedono alla creazione artistica a un unico principio: l'imitazione del bello di natura. Ogni opera d'arte non deve però limitarsi a rispecchiare la natura, ma deve sceglierne le parti più belle "per comporre un insieme perfetto".
La destituzione filosofica dell'arte
Arthur C. Danto
Libro: Libro in brossura
editore: Aesthetica
anno edizione: 2020
pagine: 224
Pubblicato nel 1986, "La destituzione filosofica dell'arte" costituisce uno dei maggiori contributi della cultura angloamericana all'estetica del secondo Novecento. In quest'opera, Danto elabora una della storia dell'arte di matrice hegeliana, il cui motore di sviluppo viene identificato nell'aspirazione dell'arte stessa a trovare la propria essenza. Tappa decisiva dell'itinerario criticofilosofico dell'autore, questo libro affronta, intorno al nucleo teorico della "fine dell'arte", anche altri problemi cruciali dell'estetica contemporanea, quali l'apprezzamento e l'interpretazione delle opere d'arte, il rapporto della filosofia con la letteratura e dell'arte con il testo, fino a intrecciare l'arte e la sua storia con la teoria darwiniana dell'evoluzione.
Riflessioni sulla poesia
Alexander Gottlieb Baumgarten
Libro
editore: Aesthetica
anno edizione: 2020
pagine: 152
Le "Riflessioni sula poesia", apparse nel 1735, riproducono il testo della dissertazione presentata da Baumgarten alla facoltà di Filosofia dell'Università di Halle per ottenere la libera docenza. Questo breve trattato, oltre ad introdurre nel lessico filosofico il termine stesso di "estetica", anticipa le tesi fondamentali dell'"Aesthetica" ed è stato il tramite più immediato per la conoscenza delle teorie di Baumgarten.
Adorno e la teoria estetica (1969-2019). Nuove prospettive critiche
Libro: Copertina morbida
editore: Aesthetica
anno edizione: 2020
pagine: 150
Per introdurre il presente fascicolo vengono indicate alcune coordinate generali relative alla lettura di Adorno. Viene così sottolineato come la teoria critica sia un pensiero più della potenzialità che non dell'attualità. Ciò le conferisca il connotato critico che, in Adorno, viene fatto valere anche in rapporto all'estetico, spingendo la teoria estetica ad andare al di là del solo dominio dell'arte. È questo aspetto a rendere la riflessione estetica di Adorno utile anche in rapporto al contesto oggi vigente.
Estetica del brutto
Karl Rosenkranz
Libro
editore: Aesthetica
anno edizione: 2019
pagine: 310
"Un'estetica del brutto? E perché no?". Con queste parole ha inizio l'opera fondamentale del filosofo tedesco Karl Rosenkranz. Se il bello, nella prospettiva del "maestro" Hegel, appare come una manifestazione sensibile dell'idea e della sua libertà, il brutto si presenta come ciò che nega o limita tale libertà attraverso l'asimmetria, l'assenza di forma, la deformità e lo sfiguramento. Il brutto come dimensione intermedia tra bello e comico trova il suo compimento nella figura del satanico. Rosenkranz opera così una straordinaria fenomenologia del diabolico, dove alla riprovazione etica si sovrappone un gusto descrittivo per tutto ciò che, pur esteticamente ripugnante, è tuttavia meritevole di attenzione estetica. L'intuizione di questo saggio non risiede solamente nell'indagare gli aspetti "brutti" dell'arte che caratterizzano gran parte della nostra contemporaneità, ma anche nella messa in discussione del destino stesso dell'estetica: dopo di esso, estetico e bello non possono più coincidere con la medesima armonia, e l'estetica stessa, oltre a non presentarsi come teoria del bello o delle belle arti, apre un inquietante sguardo verso ambigui e multiformi aspetti del reale.
Le lettere e gli spiriti. Itinerari eccentrici nella letteratura italiana
Paolo L. Bernardini
Libro: Libro in brossura
editore: Aesthetica
anno edizione: 2025
pagine: 234
Questo libro intende proporre se non un nuovo canone vero e proprio della letteratura italiana, l’idea stessa, estremamente feconda, che il canone della letteratura italiana – come di qualsiasi altra letteratura – possa e debba essere ripensato ed eventualmente riscritto, al di fuori dell’asfissiante e inattuale (nel senso di Nietzsche, che “va contro i tempi”) divisione tra “minori”, “maggiori” e “minimi”. Ognuno deve essere libero di tracciare e osservare il proprio “canone”, al di fuori delle costrizioni delle scuole di ogni ordine e grado, e dell’ombra lunga che i poteri, politico e mediatico soprattutto, esercitano sulla letteratura. In questo risiede la quota irrinunciabile di libertà della lettura e della critica: nella capacità di accostare liberamente ogni testo, e trasformare “minori” in “maggiori”, a partire dal proprio gusto, dalla propria sensibilità, dalla propria cultura. In 31 brevi saggi vengono presentati autori, autrici, opere insolite, che indicano percorsi eccentrici, liberatori, e dicono anche come la letteratura sia in grado di essere arma e alba di pensiero, e sogno e segno della Storia.