Libri di Michele Mari
Cento poesie d'amore a Ladyhawke
Michele Mari
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2007
pagine: 111
Colto e citazionistico, ma immediato alla lettura, autobiografico e "vero" nei contenuti. Romantico e sentimentale nella tonalità di fondo, ma attraversato da un'ironia che si incastona negli snodi strutturali del libro, oltre che nelle sue pieghe più visibili. Testimonianza di un'ossessione privata, ma anche lucida analisi dei mostri che possono dominare la mente dell'uomo.
La fattoria degli animali
George Orwell
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori
anno edizione: 2019
pagine: 144
Tutti gli animali sono uguali, ma alcuni animali sono più uguali degli altri. Stanchi dei soprusi, gli animali di una fattoria decidono di ribellarsi agli umani e, cacciato il proprietario, danno vita a un nuovo ordine fondato sull'uguaglianza. Ben presto, però, emerge tra loro una nuova classe di burocrati, i maiali, che con astuzia, cupidigia e prepotenza si impongono sugli altri animali. L'acuta satira orwelliana contro il totalitarismo è unita in questo apologo a una felicità inventiva e a un'energia stilistica che pongono "La fattoria degli animali" tra le opere più celebri della narrativa del Novecento.
Tu, sanguinosa infanzia
Michele Mari
Libro: Copertina morbida
editore: Einaudi
anno edizione: 2009
pagine: 133
Il passato raccontato da Michele Mari è quello mitico e irrecuperabile dell'infanzia, eroso negli anni da una diaspora di oggetti e sentimenti il cui ricordo continua a sanguinare. Ma in questi racconti non c'è mai il rimpianto di una perduta età dell'oro, perché la violenza immaginifica dell'autore opera un recupero altissimo di emozioni infantili legate a un universo in cui le sole figure amiche sono quelle dei propri personali mostri e di pochi, semplici ma "fatidici" giocattoli. Ogni pagina spalanca abissi di malinconia dove fanno irruzione visioni fantastiche e terrificanti, in cui riecheggiano nitide le voci degli autori più amati, Stevenson, London, Poe, Melville. Così i giardinetti che accolgono gli svaghi pomeridiani dei bambini diventano lande inospitali, dove s'aggirano tremende creature mitologiche come le Antiche Madri; così un puzzle segna l'iniziazione a un'ascesi quasi monastica, così le copertine di Urania o le canzoni degli alpini diventano la palestra di ossessive elucubrazioni mentali, e tutto è tanto più feticisticamente inventariato quanto più la vita sembra cosa riservata ad altri. Una narrazione di trasalimenti e precoci nevrosi, condotta con commozione ma anche con feroce umorismo dalla voce inconfondibile di Michele Mari. Il ritorno di un libro uscito da Mondadori nel 1997, e già considerato da molti un piccolo, imprescindibile classico.
Uomini e topi
John Steinbeck
Libro: Libro rilegato
editore: Bompiani
anno edizione: 2020
pagine: 420
Uomini e topi non ha bisogno di presentazioni. La storia dell’alleanza tra George e Lennie, il bracciante protettivo e il gigante con la mente di bambino, del loro vagare di ranch in ranch con un sogno da realizzare, quello di una fattoria tutta per loro, e della spirale di involontaria violenza che prende Lennie e sbriciola il sogno, è un capolavoro di dolorosa semplicità. Anche Rébecca Dautremer non ha bisogno di presentazioni: per lei parlano le sue opere, da Principesse, grande album giocato sui toni del rosa e del rosso, galleria ineffabile di bambine e ragazze stravaganti, alla sua rivisitazione di Alice nel Paese delle meraviglie agli intagli delicati del Piccolo Teatro di Rebecca all’inquietudine del suo Pollicino. Dal mondo dei bambini a quello degli adulti: Seta di Alessandro Baricco, Elvis, una biografia illustrata di Presley, e Una Bibbia. Amatissima in Italia, dove è stata ospite di festival ed eventi, Dautremer visita e interpreta il mondo di George e Lennie con una dovizia di illustrazioni che reggono una narrazione parallela e autonoma, fatta per immagini. La traduzione di Steinbeck è di Michele Mari.
Leggenda privata
Michele Mari
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2021
pagine: 166
L'Accademia dei Ciechi ha deliberato: Michele Mari deve scrivere la sua autobiografia. O, come gli ha intimato Quello che Gorgoglia, «isshgioman'zo con cui ti chonshgedi». Se hai avuto un padre il cui carattere si colloca all'intersezione di Mose con John Huston, e una madre costretta a darti il bacino della buonanotte di nascosto, allora l'infanzia che hai vissuto non poteva definirsi altro che «sanguinosa». Poi arriva l'adolescenza, e fra un viscido bollito e un Mottarello, in trattoria, avviene l'incontro fatale: una cameriera volgarotta e senza nome che accende le fantasie erotiche del futuro autore delle "Cento poesie d'amore a Ladyhawke"... Ma è davvero una ragazza o un golem manovrato da qualche Entità? Assieme a lei, in una «leggenda privata» documentata da straordinarie fotografie, la famiglia dell'autore e il suo originalissimo lessico. E poi la scuola, la cultura a Milano negli anni Sessanta e Settanta, e alcune illustri comparse come Dino Buzzati, Walter Bonatti, Eugenio Montale, Enzo Jannacci e Giorgio Gaber. Chiamando a raccolta tutti i suoi fantasmi e tutte le sue ossessioni (fra cui un numero non indifferente di ultracorpi), Michele Mari passa al microscopio i tasselli di un'intera esistenza: la sua. Un romanzo di formazione giocoso e serissimo che è anche un atto di coerenza verso le ragioni più esose della letteratura.
Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde
Robert Louis Stevenson
Libro: Libro in brossura
editore: Rizzoli
anno edizione: 2020
pagine: 116
Un uomo rispettabile, il dottor Henry Jekyll. E un individuo mostruoso, Edward Hyde. Così diversi eppure così vicini. Quasi fossero la stessa persona. Età di lettura: da 11 anni.
Tutto il ferro della torre Eiffel
Michele Mari
Libro
editore: Einaudi
anno edizione: 2020
pagine: 304
Walter Benjamin, Céline, ma anche lo storico Marc Bloch, il filologo Erich Auerbach, l'editore Donoël, gli industriali Citroën e Renault, gli scacchisti Alekhin e Cabablanca, Saint-Exupéry, Marlene Dietrich, l'omino della Michelin e tanti altri: sono questi alcuni dei personaggi che popolano le pagine del romanzo fantastico di Michele Mari ambientato nella Parigi degli anni Trenta.
L'isola del tesoro
Robert Louis Stevenson
Libro: Libro in brossura
editore: Rizzoli
anno edizione: 2012
pagine: 319
Una mappa nascosta in un baule. Un ragazzino senza paura. Un marinaio con una gamba di legno. La Più straordinaria storia di pirati di tutti i tempi. Età di lettura: da 10 anni.
Filologia dell'anfibio. Diario militare
Michele Mari
Libro
editore: Einaudi
anno edizione: 2019
pagine: 296
Come affrontare quell'esperienza, infima più che infernale, che è stato il C.A.R. (Centro Addestramento Reclute)? Come raccontare il microcosmo dell'esercito, in cui si riproducevano gli stessi difetti, gli stessi vizi della nazione italiana nel suo complesso? Mari lo ha fatto con le armi dello scrittore fantastico che si avvicina a una realtà aliena, e con quelle del filologo, che usa analisi e spirito critico per evidenziare tutte le assurdità di un apparato tanto obsoleto e cristallizzato quanto, proprio per questo, paradossalmente affascinante. E, descrivendo in modo classificatorio e maniacale ogni momento di quei mesi, trasforma la dilapidazione e la noia in spettacolo letterario. Il volume, apparso in prima edizione nel 1995, è corredato dalle illustrazioni dell'autore.
Dalla cripta
Michele Mari
Libro: Copertina morbida
editore: Einaudi
anno edizione: 2019
pagine: 141
Nel libro ci sono sonetti amorosi, omaggi alla tradizione poetica italiana (Dante, Foscolo, Leopardi), poesie oscene secondo il modello comico-realistico, scherzi, versi d'occasione e perfino un poema incentrato su un giocatore del Milan degli anni Ottanta (Mark Hateley). Un libro manieristico, dunque: sapendo però che il cimento con la lingua e le forme della tradizione attraversa gran parte dell'opera di Mari anche in prosa (si pensi a «Io venía pien d'angoscia a rimirarti»). Ed è proprio nel lavoro sulla lingua letteraria che Mari riesce a esprimere con maggior forza le vertigini dolorose o gioiose della propria interiorità. Dunque, «dalla cripta» dove giace la tradizione poetica italiana che oggi appare più desueta, Mari trae materiali che gli permettono di scendere nella cripta di se stesso e trarne deliziosi scheletri.
I demoni e la pasta sfoglia
Michele Mari
Libro: Copertina morbida
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2017
pagine: 754
La letteratura è ossessione. È un demone polimorfo che può assumere le bianche fattezze di Moby Dick o l'aspetto mostruoso dei crostacei di Wells, che può abitare tra le nevi di London, sulle aspre montagne della follia di Lovecraft o nel condominio suburbano di Ballard. È nella luna precipitata in un camino di Landolfi, nell'occhio cieco del gatto di Poe, nei topi di Steinbeck. Si insedia tra le ecolalie di Gombrowicz come nello sdegno con cui l'ingegner Gadda oppone titanicamente un principio d'ordine al grottesco, alla vigliaccheria, all'ingiustizia del reale. L'ossessione è destino e forma, nevrosi e scrittura, e scrivere significa «consegnarsi inermi agli artigli dei demoni». "I demoni e la pasta sfoglia" è il libro in cui Michele Mari affida alla forma-saggio quel rapporto inquieto e vitale con la tradizione che altrove ha esplorato attraverso il racconto, il romanzo, la poesia. Testi che compongono un'indispensabile cartografia letteraria, seguendo punti di fuga inediti e rintracciando parentele inaspettate: il sadismo di Stephen King e quello di Collodi, la misantropia di Celine e la bibliolatria di Kien in "Auto da fé", il riemergere del lupo in Buck nel "Richiamo della foresta" e la voluttà con cui Gregor Samsa si abbandona alla nuova identità di insetto. E poi gli innumerevoli mostri e le infinite stilizzazioni con cui ogni grande scrittore non fa altro che parlare di se stesso, dei propri desideri e delle proprie ferite. Accettando sfide spesso eluse della critica, Mari finisce per modellare le sembianze di un nuovo canone, che attinge tanto alla letteratura gotico-fantastica quanto a forme di scrittura come manierismi e pastiche che, grazie alla loro «natura esibi-toria», rivelano la propria paradossale autenticità, il proprio osceno realismo. Ma "I demoni e la pasta sfoglia" è soprattutto una dichiarazione di poetica in controluce, in cui lo scrittore di "Fantasmagonia" e "Tu, sanguinosa infanzia" mostra il suo rapporto vampiresco con una tradizione eletta a dimora, in una dialettica serrata tra mostruosità e stile, morte e scrittura, persistenza dell'infanzia e attrazione per l'abisso.
Io venía pien d'angoscia a rimirarti
Michele Mari
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2016
pagine: 150
Recanati, 1813. In un austero palazzo nobiliare, il giovane Orazio Carlo tiene un diario nel quale riporta le parole e le azioni del fratello maggiore, Tardegardo Giacomo. Ad attirare l'attenzione del ragazzo è il comportamento misterioso di Tardegardo, che si diletta di poesia e ha tranquille abitudini da erudito, ma è anche roso da una sconvolgente irrequietezza. Nel frattempo, in paese, alcuni episodi cruenti turbano la serenità degli abitanti. Si alternano così la rivisitazione della vita e delle opere di un giovane poeta e gli elementi di un romanzo nero, come delitti efferati, coincidenze lunari e antiche vicende di sangue. Riprendendo i modi della prosa italiana dell'Ottocento, il romanzo è l'esecuzione musicale di un apocrifo leopardiano, ed è al contempo un'originale variazione sul tema del doppio.

