Libri di Michele Polverari
La città in cantiere. Ancona 1944-1960
Michele Polverari
Libro: Libro in brossura
editore: Il Lavoro Editoriale
anno edizione: 2024
Il viaggio dell'Infanta
Michele Polverari
Libro: Libro in brossura
editore: Pequod
anno edizione: 2020
pagine: 155
Sposatasi per procura con Ferdinando III, Re d'Ungheria e futuro Imperatore, l'infanta Maria Anna, sorella del Re di Spagna Filippo IV, lascia con grande corteggio Madrid il 26 dicembre 1629 e raggiunge Vienna il 26 gennaio 1631. Accompagnata dapprima dal Re suo fratello, poi dal Duca d'Alba Antonio Àlvarez de Toledo, infine dall'Arciduca Leopoldo V d'Asburgo, Donna Maria attraversa la Spagna, l'Italia e l'Austria con prolungate soste a Saragozza, a Barcellona, a Genova, a Napoli, ad Ancona, seguendo un itinerario inimmaginabile se non in tempi di allarme sanitario (la peste del 1630, quella dei Promessi sposi, sconsigliava senz'altro l'attraversamento della Lombardia) e dilatando di molti mesi gli abituali tempi di percorrenza. Lunghe sono le permanenze nelle città maggiori non tanto per la piacevolezza dei soggiorni (trascorsi in genere tra feste e devozioni), quanto perché c'è sempre qualcuno o qualcosa in ritardo, o perché, dovendosi modificare il tragitto e i mezzi di trasporto, bisogna mettersi d'accordo con Venezia e col Papa, o perché s'attraversa l'Appennino d'inverno. Attorno a un'Infanta di "pochissima cortesia" è un seguito di altezzosi personaggi, cardinali gelosi, viceré che si detestano, ambasciatori insofferenti, cui si aggiungono prìncipi vanesi attorniati da nobili sfaccendati: uno sciame di dorate cavallette che percorrono città e paesi tra saluti tonanti, ricevimenti fastosi, mirabili spettacoli, sontuose dimore, lautezza di vivande. Un mondo esclusivo e barocco di personaggi di gran titolo e di dubbio rilievo, celebrati da zelanti cronisti, anch'essi comunque chiamati ad intraprendere "una guerra illustre contro il Tempo".
La spoliazione. Capolavori delle Marche a Milano sotto Napoleone
Michele Polverari
Libro: Copertina morbida
editore: Italic
anno edizione: 2016
pagine: 52
Tra la fine di marzo e la fine di agosto del 1811, due professori delle Accademie di belle arti di Modena e di Ferrara, Giuseppe Santi e Antonio Boccolari, percorrono in lungo e in largo le Marche per prendere visione dei dipinti delle chiese che il Regno d'Italia napoleonico ha incamerato nel "patrimonio demaniale", e scegliere quelli che devono essere spediti a Milano per arricchire la nuova pinacoteca nazionale di Brera. Complessivamente a Milano giungono 157 opere; tra queste, il Polittico di Valle Romita di Gentile da Fabriano, la Pala Montefeltro di Piero della Francesca, L'Annunciazione di Ascoli di Carlo Crivelli, il Polittico di San Domenico e tutte le altre opere di Crivelli che si trovavano a Camerino, il Polittico di Cagli di Niccolò di Liberatore, tavole del Signorelli conservate a Fabriano e ad Arcevia, il San Sebastiano di Liberale da Verona, prelevato ad Ancona, la Pala di Pesaro di Giovanni Girolamo Savoldo, la Pala di Amandola di Pietro da Cortona. Metti che a distanza di due secoli Gentile, Piero e Crivelli rivolgano un appello per il ritorno nelle Marche delle opere sottratte; metti che lo Stato Italiano e la città di Milano non vogliano sentirne parlare. Allora intervengono gli angeli.