Libri di Mimmo Gangemi
La 'ndrangheta come alibi. Dal 1945 ad oggi
Ilario Ammendolia
Libro: Libro in brossura
editore: Città del Sole Edizioni
anno edizione: 2019
pagine: 160
"Questo "lavoro", appena sei mesi fa, non esisteva - se non in maniera confusa - neanche nella mia testa. Ha preso forma nel momento in cui sono stati resi pubblici alcuni documenti relativi alla "Repubblica di Caulonia" e mentre prendeva corpo l'inchiesta su Riace che ha fatto scattare gli arresti del sindaco Mimmo Lucano. "Repubblica rossa di Caulonia" e "Riace" sono i punti estremi di partenza e di arrivo di un viaggio lungo 73 anni. Tra i due punti non c'è il vuoto ma la storia della Calabria che è storia d'un popolo sconfitto piuttosto che una vicenda criminale come alcuni vorrebbero far credere. Una Regione "vittima" di un unico disegno repressivo che ha utilizzato la "legalità" come arma verso i più deboli e la 'ndrangheta come alibi per la progressiva colonizzazione e criminalizzazione del popolo calabrese. Tutto ciò è avvenuto con il consenso di larga parte della classe "dirigente" regionale, sostanzialmente inetta, collusa e subalterna al sistema di potere dominante. Non troverete comunque nel presente lavoro alcuna nostalgia neo-borbonica e nessuna indulgenza verso forme di anacronistico secessionismo. Ritengo che la "questione meridionale" debba essere parte della questione nazionale da risolvere nel contesto di una Europa Federale. Aspiro quindi a un'Italia migliore e a un "Sud" libero dalla morsa delle mafie e della falsa antimafia; il ripristino dello Stato di diritto e il rispetto sostanziale della Costituzione". Dalla nota introduttiva dell'autore.
Il prezzo della carne
Mimmo Gangemi
Libro: Libro in brossura
editore: Rubbettino
anno edizione: 2018
pagine: 266
Calabria inizio anni ‘90, una banda scalcinata di giovani delinquenti decide di mettersi in proprio con estorsioni e minacce sfidando, di fatto, il potere delle 'ndrine: “azioni che non stanno nel credo, senza dare conto, senza badare alla convenienza di ciascuno e di tutti”. I primi a farne le spese sono un onesto professionista, un possidente dal dubbio passato e un piccolo imprenditore la cui azienda è il frutto delle sue trascorse fatiche da emigrante. Accade però che in terra di 'ndrangheta, chi subisce un torto, non si rivolga ai carabinieri – buoni solo a fare le multe –, ma agli “uomini di rispetto”, nella convinzione che solo questi possano garantire sicurezza, vendicare ingiustizie e lavare le offese. Esplode qui il dramma, segnato dal ritorno sulla scena di un vecchio capobastone e dalla ferocia inesorabile di chi non doveva essere disturbato. Con un incedere carico di tensione e fosche coloriture da tragedia greca, il racconto affonda nel cuore dell'Aspromonte al cospetto di un'umanità in bilico tra mondo arcaico e modernità, dove l'ordine naturale delle cose è governato da regole ancestrali e dove ogni vita ha un prezzo: sempre più alto per sopravvivere e sempre più basso per morire.
La verità del giudice meschino
Mimmo Gangemi
Libro: Libro rilegato
editore: Garzanti
anno edizione: 2015
pagine: 204
La pioggia battente scende rumorosa, mentre il cadavere di un uomo giace con la testa all'ingiù in una fossa sul litorale calabrese. È Marco Morello, figlio di un noto capobastone della zona. Tutti sono convinti che sia un delitto di mafia, una resa di conti. Tutti tranne Alberto Lenzi. Il "giudice meschino" preferirebbe continuare a tormentare il nuovo tirocinante e a flirtare con le colleghe, ma il caso gli è stato affidato e la pista mafiosa non lo convince. Lui sa chi può dirgli come stanno le cose, anche se questo significa uscire dalle indagini ufficiali: don Mico Rota, capobastone a mezzo tra onorata società e 'ndrangheta e suo miglior nemico. L'uomo si mostra ugualmente scettico. Quando un altro cadavere viene trovato, le indagini subiscono una brusca accelerazione. Si tratta di un poliziotto che tutti credevano corrotto e colluso con la 'ndrangheta. I giochi sembrano fatti, tanto più che gli omicidi paiono legati a un rituale simbolico delle cosche malavitose. Eppure a Lenzi qualcosa non quadra ancora. Brancolare nel buio per seguire una propria intuizione non è mai una bella sensazione per un magistrato, ma il fato a volte arriva ad aiutare i più audaci. Una telefonata anonima getta una luce nuova sul caso. Una svolta inquietante, sordida, losca. Una svolta che pare quasi impossibile. Ora quello che manca è solo il movente, il "sangue" che don Mico dice a Lenzi di cercare...
Un acre odore di aglio
Mimmo Gangemi
Libro: Libro in brossura
editore: Bompiani
anno edizione: 2015
pagine: 210
Oltre Eboli c'è un più profondo Sud, sconosciuto e laborioso, qui descritto attraverso le vicende di tre generazioni di una famiglia dell'Aspromonte. È la saga degli umili, vi si racconta il Sud degli ultimi, in cento anni di un cammino verso l'Italia, dall'impresa dei Mille alla devastante alluvione del 1951. Cento anni che attraversano un piccolo angolo di mondo: un paese osserva e interpreta l'eco di vicende lontane dentro cui spesso non si riconosce ma che muteranno il corso della sua vita. Una grande forza morale, la disperazione e il rifiuto dell'emarginazione stanno all'origine del tentativo di percorrere il proprio tempo. Sullo sfondo di un Aspromonte misterioso e impenetrabile, che cova, avvolge e segna i caratteri degli uomini, la storia di una famiglia si dispiega dentro la storia d'Italia, ma senza farne parte davvero appieno, e tinge di unicità quei frustoli di vita quotidiana di cui il tempo non serba il ricordo. Una variopinta folla paesana accompagna, come un coro greco, nella sorprendente esplorazione di un mondo che poteva essere piccolo e che invece giganteggia sotto sapienti pennellate capaci di commuovere nel profondo. Romanzo di grande forza narrativa, diventa metafora, anzi tante metafore che si intrecciano e si alternano senza mai sostituirsi luna all'altra.
Il popolo di mezzo
Mimmo Gangemi
Libro: Libro rilegato
editore: Piemme
anno edizione: 2021
pagine: 425
In un'America prodiga e crudele, una grande saga su ciò che siamo stati. E abbiamo dimenticato. «Negri», così sprezzavano quanti agli inizi del Novecento giungevano in America dall'Italia. Anche perché «tanto bianchi non apparivano», erano il popolo di mezzo, sradicato dalle origini per cercare lì un futuro migliore. Masi e la sua famiglia, partiti dalla Sicilia, impattano sullo sfruttamento e sull'esclusione, sul pregiudizio e sul razzismo, che culminano in un barbaro linciaggio. Per i figli, Tony e Luigi, con indole e talenti differenti, si aprono strade difficili, tra le ondate della prima emigrazione e le due guerre mondiali. In un'America che cambia, ora sogno solo a osservarla da lontano, ora prodiga delle opportunità che sa concedere la terra promessa. Insofferente, il primo tenta di conquistarsi uno spazio, finché arriva a odiare l'inganno del nuovo mondo, e lo scianca con le sue vendette. Dotato di talento musicale, il secondo percorre la novità delle orchestrine jazz, imboccando la via per il successo. Dai campi di cotone ai cantieri per le ferrovie, dalla Little Palermo di New Orleans alla Little Italy nella dimensione metropolitana di New York, dalla Mano Nera agli albori di Cosa Nostra, dai bordelli di Storyville ai grandi ritrovi del jazz, dai diseredati seppelliti ad Hart Island alla strage di Wall Street, da un amore travagliato al campo di internamento per italiani resistenti. In questa narrazione epica e struggente, Mimmo Gangemi ci fa rivivere il senso d'estraneità e una nostalgia divorante, la speranza di piegare il destino e il sogno del ritorno, in una nazione che va rapidamente mutando pelle.
La signora di Ellis Island
Mimmo Gangemi
Libro
editore: Piemme
anno edizione: 2019
pagine: 620
È il 1902 e molti italiani cercano fortuna negli Stati Uniti. Anche Giuseppe, ventun anni, figlio maggiore di una famiglia contadina dell'Aspromonte, lascia tutto quello che ha e attraversa l'oceano. Sbarcato a Ellis Island, non supera le visite di controllo e viene isolato per essere rispedito indietro. Ma una signora vestita di azzurro e con un bimbo in braccio gli appare all'improvviso, aprendogli le porte dell'America. Dopo anni di duro lavoro nell'aria irrespirabile delle miniere e delle fonderie, Giuseppe torna in Calabria, convinto che l'incontro miracoloso con la signora di Ellis Island, che ha segnato il suo destino, cambierà le sorti di tutta la famiglia.
Marzo per gli agnelli
Mimmo Gangemi
Libro: Libro rilegato
editore: Piemme
anno edizione: 2019
pagine: 285
Ognuno ha con il destino un appuntamento che non è in grado di dirottare. Quello di Giorgio Marro, brillante avvocato penalista, si è compiuto nel momento in cui un dramma ha colpito la sua famiglia in diversi modi, tutti disastrosi: il figlio piccolo ora in un'immagine sorridente da una lapide, il maggiore in sospensione tra un inganno di vita e la morte che se la prende comoda, sbeffeggia anche, la moglie in un delirio doloroso che l'ha indotta a scendere dal mondo, lui impaziente che si consumi la caduta interminabile e giunga il tonfo. Mentre annaspa tra limacciosi pensieri di distruzione, Giorgio intravede i bagliori di una battaglia che è disposto a combattere solo chi non ha più niente da perdere, solo chi, dopo aver vissuto con le spalle voltate a non vedere, può smettere di avere paura: c'è la 'ndrangheta dietro la pressante richiesta di acquistare un suo terreno a picco sul mare dello Stretto, brullo e arso dal sole, e che non vale nulla; c'è la 'ndrangheta dietro la scomparsa di due malavitosi, padre e figlio, che lui è stato l'ultimo a vedere vivi, lassù nella proprietà contesa, e che immagina incappati nella lupara bianca; c'è la 'ndrangheta dietro le prepotenze per convincerlo a vendere. E da quelle parti la 'ndrangheta è zi' Masi, un capobastone che non sa rinunciare all'antico, la 'ndrangheta sono i Survara, che hanno abbracciato la modernità delittuosa e le nefandezze a essa appiccicate. Marro indaga. Si spinge lontano, fino a disturbare l'avidità feroce, fino a restare ingabbiato nei contrasti tra le due 'ndrine, fino a impattare nella brutalità della violenza criminale, fino a stagliarsi ombra solitaria, lunga di un sole già basso.
A me la gloria
Mimmo Gangemi
Libro: Libro in brossura
editore: Solferino
anno edizione: 2025
pagine: 352
È il 27 gennaio del 1930 quando lui la vede: una ragazza non ancora ventenne, che fuma e conversa disinvolta a una festa sontuosa, noncurante delle occhiatacce delle dame; lui, conte di bell’aspetto con fama di libertino, rientrato in Italia dopo alcuni anni, la ricorda bambina e ne è inspiegabilmente attratto. Non è bella come le altre donne che ha frequentato ma è scintillante, tagliente e autoritaria, e soprattutto è indipendente. Si innamorano nel giro di due settimane. È il 24 aprile quando celebrano il loro matrimonio, benedetto dallo sguardo fiero e approvante del Duce: Benito Mussolini, il padre della sposa. Nel corso degli anni, quel colpo di fulmine iniziale maturerà in un amore solido e tenace, nonostante le ingerenze della politica, le isterie di lei e l’irrequietezza di lui, i continui e reciproci tradimenti. Un amore continuamente messo alla prova da una Storia che ha in serbo molti colpi di scena, per Edda Mussolini e Galeazzo Ciano come per il resto del mondo. Questo romanzo attraversa un tempo di acciaio e di sangue: il patto tra Mussolini e Hitler, l’entrata in guerra, i rovesci del conflitto, la parabola del fascismo dall’apice del consenso alla sua tragica fine. Mimmo Gangemi chiama i suoi personaggi fuori dai libri di storia, intrecciando amore e politica in una vicenda squisitamente umana che ci porta nell’intimità delle stanze dove è nato, e si è drammaticamente concluso, il regime fascista.
Il popolo di mezzo
Mimmo Gangemi
Libro: Libro in brossura
editore: Piemme
anno edizione: 2025
pagine: 432
«Negri», così sprezzavano gli italiani che arrivavano in America agli inizi del Novecento. Non abbastanza bianchi per essere accettati, erano considerati un popolo di mezzo. Masi e la sua famiglia, emigrati dalla Sicilia in cerca di un futuro migliore, si scontrano con sfruttamento, esclusione e razzismo, fino al linciaggio. I figli, Tony e Luigi, affrontano destini opposti: il primo, insofferente, tenta di conquistarsi uno spazio, ma finisce per odiare l'inganno del nuovo mondo e lo scianca con le sue vendette; il secondo, grazie al talento musicale, trova la via del successo tra le orchestrine jazz. Sullo sfondo, un affresco dell'America degli emigrati: dai campi di cotone alle ferrovie, dalla Little Palermo di New Orleans alla Little Italy di New York, dalla Mano Nera agli albori di Cosa Nostra, dai bordelli di Storyville ai grandi ritrovi del jazz; da un amore travagliato al campo di internamento per italiani resistenti.
L'atomo inquieto
Mimmo Gangemi
Libro: Libro in brossura
editore: Solferino
anno edizione: 2022
pagine: 320
Uno straccione misterioso che abita in una baracca. Un incidente. Una notte tra la vita e la morte in cui riemerge il mistero di un passato inimmaginabile. Perché quell’uomo si è trovato, per decenni, al centro della storia. È stato un professore di fisica noto e reputato a Roma, ma scomparso in un giorno di primavera del 1938, presunto suicida. È stato uno scienziato al servizio di Hitler, in corsa contro il tempo per costruire l’arma definitiva, la bomba capace di vincere la guerra. È stato un paziente in un sanatorio altoatesino, precario rifugio per ex nazisti braccati. È stato un tecnico di laboratorio in Venezuela, dopo essere arrivato in Sud America in compagnia di Adolf Eichmann. E poi è tornato di nuovo in Italia, ha attraversato altri luoghi e altre identità, fino a non averne alcuna se non quella di un disperato che campa di poco e niente in terra ionica: come a voler espiare, facendosi fantasma in vita, i troppi errori di troppe reincarnazioni. Ettore Majorana, perché di lui si tratta, in quell’unica notte rende in prima persona la sua confessione: una vicenda di guerre e di intrighi, di amore e di pericolo, attraverso cui il filo rosso della scienza e del progresso corre tingendosi, a tratti, di sangue. Mimmo Gangemi riporta in vita una delle figure più interessanti ed enigmatiche del Novecento distillando dagli scarsi indizi e dalle molte congetture sulla sua scomparsa una sontuosa e avvincente narrazione. E ci restituisce un Majorana insieme fedele alla realtà storica e pienamente contemporaneo, nella tensione estrema tra scienza e morale che percorre la sua vita e nel dilemma tra dovere e libertà che segna anche il nostro tempo.
Il giudice meschino
Mimmo Gangemi
Libro: Copertina morbida
editore: Einaudi
anno edizione: 2009
pagine: 353
Un magistrato indolente costretto a diventare eroe suo malgrado. Un vecchio padrino che parla come un oracolo e dal carcere orienta le indagini. Perché quelli che sembrano omicidi di 'ndrangheta forse non lo sono. Forse hanno a che fare addirittura con le navi dei veleni e le scorie seppellite nella "spianata dell'infamia". L'anima feroce e abietta della 'ndrangheta per la prima volta racchiusa in un romanzo. Un giudice muore per mano di balordi. E i balordi muoiono per mano della 'ndrangheta, che non tollera si disturbi il prosperare dei suoi affari. Almeno, cosi sembra. Alberto Lenzi, magistrato scioperato e donnaiolo, colpito dalla morte del collega e amico, si tuffa a capofitto nelle indagini. Lo instradano in una diversa direzione le sibilline, gustose parabole di don Mico Rota, capobastone della 'ndrangheta, e il fortuito emergere di elementi legati a un traffico di rifiuti tossici. Una "commedia umana" dove si muovono personaggi verissimi, contraddittori, sfaccettati, che inseguendo il proprio meschino tornaconto arrivano tuttavia a svelare una realtà che va molto oltre la 'ndrangheta.
Attenti al Sud
Pino Aprile, Maurizio de Giovanni, Mimmo Gangemi, Raffaele Nigro
Libro: Libro rilegato
editore: Piemme
anno edizione: 2017
pagine: 113
Nel verbosissimo e infinito fiume di parole scritto e detto per raccontare il meridione d'Italia, luci e ombre non sono (quasi) mai nella stessa scena. Da una parte si mettono in evidenza criminalità, sprechi, lentezze, degrado, dall'altra si inalberano una difesa esaltata e a oltranza e un folclore al limite della caricatura. Una contrapposizione che non serve a fare chiarezza. Quello che occorre, invece, è guardare i chiari e gli scuri insieme nella stessa foto. Questo fanno le quattro autorevoli voci che compongono questo libro. Quattro intellettuali "terroni" raccontano il Sud senza sconti, senza piagnistei, senza sensi di inferiorità né di superiorità, tra la "fuganza" di chi proprio non ce la fa a restare e la "restanza" di chi invece ha deciso di tenere duro e rivitalizzare la propria terra. E le ragioni per entrambe le scelte non mancano. Il risultato è una riflessione illuminante, una messa in guardia sul valore del nostro Sud. State attenti, dicono gli autori, significa sia preoccupatevi per il Sud, sia badate a voi perché potrebbe stupirvi ed esplodervi in mano. In ogni caso, stare attenti al Sud vuol dire stare attenti all'Italia intera.