Calabuig
La casa deserta
Lidija Cukovskaja
Libro: Libro in brossura
editore: Calabuig
anno edizione: 2019
pagine: 156
Scritto nel terribile inverno del 1939-1940, "La casa deserta" vide la luce prima all'estero che in patria, dove fu a lungo vietato. L'autrice, figlia di un celebre scrittore per l'infanzia, viveva in quegli anni sulla propria pelle il dramma delle «purghe» che il libro ci restituisce appieno attraverso il dramma profondo di una semplice famiglia sovietica maciullata dal tritacarne del terrore staliniano. «Non dubito che la letteratura tornerà più di una volta alla descrizione di quegli anni — scrive Cukovskaja — ma essi verranno pur sempre scritti in altra epoca. Il mio racconto invece è stato scritto sulla traccia ancora fresca degli eventi appena accaduti. Possa il mio racconto risuonare oggi come la narrazione di un testimone oculare che ha cercato di fissare ciò che si svolgeva sotto i suoi occhi».
Nella casa dell'interprete
Thiong'o Ngugi Wa
Libro: Libro in brossura
editore: Calabuig
anno edizione: 2019
pagine: 228
«Come ha potuto un intero villaggio, la sua gente, la sua storia, tutto, svanire in questo modo?» Se lo chiede il giovane Ngugi wa Thiong'o, di ritorno nell'aprile 1955 dal college britannico vicino Nairobi che frequenta, quando scopre che il suo paese natale è sparito, e la sua casa di famiglia rasa al suolo. Lo scrittore rievoca con commozione le esperienze che lo trasformarono in un autore, più volte candidato al premio Nobel per la letteratura, e, in quanto dissidente politico, in un esempio morale per tutti. "Nella casa dell'interprete" è il feroce racconto della storia di un uomo e di una nazione.
Maitreyi. Incontro bengalese
Mircea Eliade
Libro: Libro in brossura
editore: Calabuig
anno edizione: 2017
pagine: 202
Allan è un impiegato della compagnia dell'ingegnere Narendra Sen. Ospite in casa sua dopo una lunga degenza per aver contratto la malaria, il giovane si innamora della figlia di Sen, Maitreyi. Tra i due nasce un amore appassionato e illecito. Il trasporto di Allan è tale che accetta di convertirsi all'induismo pur di sposarla, ma la sorella di Maitreyi, Chabu, riferisce ai genitori degli incontri notturni dei due, e Allan viene allontanato. Per dimenticare Maitreyi, Allan si ritira allora sui monti dell'Himalaya. Nel novembre del 1928 un ragazzo romeno poco più che ventenne parte per l'India con una borsa di studio. Vi resterà quattro anni. Mircea Eliade dirà di quel suo soggiorno: «L'India mi ha formato».
Un chicco di grano
Thiong'o Ngugi Wa
Libro: Libro in brossura
editore: Calabuig
anno edizione: 2017
pagine: 307
Pubblicato in inglese nel 1967 e per la prima volta in italiano da Jaca Book nel 1978, il romanzo di Ngugi Wa Thiong'o, più volte candidato al Nobel per la letteratura, rappresenta una cruda analisi degli smarrimenti e delle divisioni affrontati dai kenioti dopo la celebrazione dell'Uhuru, il giorno dell'Indipendenza (12 dicembre 1963). Il romanzo ruota attorno ai festeggiamenti di questa giornata memorabile avvitando, in un incastro sapiente di passato, presente e futuro, le storie dei vari personaggi, tutti nativi dello stesso villaggio. Un intreccio che suscita emozioni quasi da romanzo «giallo», fino all'imprevedibile conclusione che il lettore giunge a scoprire spogliata di ogni trionfalismo.
Gli interpreti
Wole Soyinka
Libro: Libro in brossura
editore: Calabuig
anno edizione: 2017
pagine: 362
All'indomani dell'Indipendenza della Nigeria e prima della guerra civile, cinque giovani intellettuali fanno ritorno in patria con grandi speranze di rinnovamento. Sono gli interpreti del titolo: Egbo, impiegato al Ministero degli Esteri; Bandele, professore universitario; Sagoe, giornalista; Sekoni, ingegnere e scultore, e Kola, artista. Essi rileggono il quadro umano e sociale dello sterminato paese africano degli anni '60 alla luce delle esperienze culturali vissute in Occidente, ma devono ben presto fare i conti con la disillusione e con una profonda crisi morale.
Aline
Charles Ferdinand Ramuz
Libro: Libro in brossura
editore: Calabuig
anno edizione: 2019
pagine: 106
"Aline" è uno dei primi romanzi del maggior rappresentante della narrativa svizzera del Novecento, capace di esprimere, con il gusto della semplicità, il bisogno dell'uomo di partecipare alla vita cosmica dell'universo. "Aline" è l'opera che testimonia del periodo parigino di Ramuz, occasione per l'autore di esprimere la dolorosa solitudine di chi giunge in una grande metropoli dalla periferia, sperimentando un isolamento e una difficoltà d'essere che nel romanzo diventano premonitori e portatori di tragedia. La storia di Aline, piena di giovinezza e del trasporto amoroso della stessa, si sviluppa in un seguirsi di vicende che ben restituiscono quello smarrimento che fa sprofondare in un senso di delusione ed estraneità che può condurre sino ad un impenetrabile e violento rifiuto per la vita.
Il discorso vuoto
Mario Levrero
Libro: Libro in brossura
editore: Calabuig
anno edizione: 2018
pagine: 138
Dietro consiglio di un amico, l'autore decide di sottoporsi a una «grafoterapia»: inizia a scrivere quotidianamente su un quaderno nella speranza che, insieme alla grafia — se è vero che rispecchia il carattere — anche il suo equilibrio psicofisico ne tragga giovamento. Dovrà ben presto arrendersi all'incapacità di concentrarsi sul mero esercizio calligrafico, finendo per affidare alla pagina sogni, aneddoti e riflessioni sulla vita, la famiglia, l'atto dello scrivere, il (non)senso dell'esistenza. Un diario paradossale, umoristico, melanconico e non-poi-così-intimo che denuncia l'impossibilità di produrre un discorso vuoto. Perché «è possibile lasciarsi portare dalla vita per poi ritrovarsi al momento giusto nel posto giusto, e questo "lasciarsi portare" è il modo di essere protagonisti delle proprie azioni — quando si è arrivati a una certa età».
La strada
Wole Soyinka
Libro: Libro in brossura
editore: Calabuig
anno edizione: 2018
pagine: 121
"Se in Samuel Beckett vediamo un mondo immobile, paralizzato, infossato in un drammatico e terminale atto di dolore, suprema metafora della crisi dell'Occidente, nel teatro di Soyinka parlano le forze del mito, confliggono morte e rigenerazione, come nei tragici greci e negli elisabettiani. E come quello elisabettiano e greco, il suo teatro affronta la condizione umana nella sua totalità. 'La strada', uno dei suoi capolavori, storia di camionisti, è un dramma sulla ricerca del destino e della rinascita. Storia di camionisti significa storia di uomini che percorrono la strada: il camion è l'erede moderno dei vascelli e dei velieri, da cui nasce la letteratura di mare, che e letteratura metafisica, inchiesta sul destino. Qui la ricerca della parola, della vita oltre la morte, si scontra con la necessità di accettare il percorso segnato dalla vita, di non prescindere in modo prometeico da ciò che la strada insegna. Questa storia dei camionisti è la straordinaria metafora di una ricerca metafisica in un orizzonte culturale africano, ma capace di immediata estensione universale." (Roberto Mussapi)
La Terra Promessa di Clara Farber
Constance Weil Rauch
Libro: Libro in brossura
editore: Calabuig
anno edizione: 2021
pagine: 472
La scrittrice americana Constance Weil Rauch, di padre ebreo tedesco, torna in Italia con “La terra promessa di Clara Farber” (traduzione letterale dell’originale inedito “Clara Farber’s Promised Land”), dopo più di quarant’anni dal suo bestseller del 1975, “The Landlady”, un romanzo giallo tradotto nel 1976 (“L’inquietante signora del piano di sopra”). “La Terra promessa di Clara Farber” è tutt’altra scrittura: una sorta di memoriale autobiografico narrato con un tocco lieve, accattivante e al contempo profondamente intenso e vitale. È davvero bello leggere un romanzo come questo dove la Shoah è un’eco lontana, presente senza essere invadente perché qui i protagonisti, per loro fortuna, non furono vittime di sterminio. Il romanzo accompagna il lettore in una storia che lo cattura fin dalla prima pagina. Esistono tanti libri sulle difficoltà dell’immigrazione e sul dramma degli ebrei durante il nazismo ma a rendere originale “La Terra Promessa di Clara Farber” è il fatto che il punto di vista dominante sia quello di una bambina ebrea che si trasferisce negli Stati Uniti nel periodo bellico. I suoi drammi personali sono piccoli ma il contesto documenta in modo inedito e toccante una realtà storica spaventosa. Proprio la mescolanza di grande e minuto, di storia e cronaca, di interiorità ed esteriorità crea il fascino del romanzo. Con una testimonianza di Maria Pia Abbracchio e Angelo Reggiani.
La morte e il cavaliere del re
Wole Soyinka
Libro: Libro in brossura
editore: Calabuig
anno edizione: 2020
pagine: 109
«Per ritrovare un'intensità paragonabile a quella del teatro di Wole Soyinka il lettore e lo spettatore occidentali devono fare un viaggio a ritroso nel tempo, dimenticare il teatro borghese, i suoi rovelli psicologici, la retorica del silenzio e la desolazione dei dialoghi interpersonali. Nel teatro di Soyinka non c'è dialogo interpersonale, psicologico, ma dialogo tra l'uomo e le forze che incarnano o adombrano il destino. Soyinka, da grande scrittore, traduce la realtà africana e yoruba della sua tradizione orale in una forma declinabile sul palcoscenico occidentale. Sempre che si guardi, come modelli supremi, all'Occidente della Tempesta e del Dottor Faustus e non a quello di Cechov o Pirandello. Prescindere da tale tradizione è impossibile, a patto che si consideri che se Soyinka scrive è per fondare una tradizione scritta, proprio come fecero gli elisabettiani con i miti germanici o le novelle popolari italiane.» (Roberto Mussapi)
Giuda
Giuseppe G. Lanza Del Vasto
Libro: Libro in brossura
editore: Calabuig
anno edizione: 2019
pagine: 174
«... Il racconto, il personaggio, non ebbi da inventarli, perché Giuda l'ho incontrato. La prima volta non si presentò. Stava chiacchierando con altri mentre sbirciava dalla mia parte. La seconda volta mi investì con saluti festosi come fossimo amici che si ritrovavano, e amici diventammo. Lo presentai ai miei. Intrigò con la moglie d'un mio fratello contro l'altro. C'imbrogliò tutti, ci rovinò per gioco. Il giorno che lo seppe scrissi le prime pagine del Giuda». In appendice lo scambio epistolare con Jacques Maritain.
Notti a Serampore
Mircea Eliade
Libro: Libro in brossura
editore: Calabuig
anno edizione: 2017
pagine: 104
Tre intellettuali diversi per origine, estrazione sociale e fede, s'incontrano a Serampore, nei pressi di Calcutta, a cavallo degli anni Trenta del Novecento. La loro amicizia, nutrita dai comuni interessi culturali e spirituali, viene sconvolta da un evento straordinario: durante una calda notte estiva, persi nella fitta foresta del Bengala, sono testimoni dell'assassinio di una giovane donna. Un crimine che però è avvenuto in quei luoghi centocinquant'anni prima! Sospeso tra realtà e sogno, tra passato e presente, tra orrore e liberazione, Notti a Serampore rievoca in parte fatti e persone reali dei primi anni del soggiorno in India di Mircea Eliade, sviluppando concezioni della fisiologia mistica che sono parte integrante della «religiosità cosmica» del pensatore romeno. Un romanzo breve dell'Eliade «esoterico», che, attingendo al tantrismo e al folklore yogico, sa combinare in modo peculiare occultismo e magia.

