Libri di Mitja Juren
Plezzo/Bovec 1915. Javorscek e Vrsic. Le battaglie dei bersaglieri
Mitja Juren
Libro: Libro in brossura
editore: Gaspari
anno edizione: 2025
pagine: 256
Javorscek, l’alfiere silenzioso. Le migliori truppe celeri allora disponibili in Italia, i bersaglieri, si sono misurate senza successo contro i reggimenti austro-ungarici che lo difendevano oltre la forra dello Slatenik. Grazie alle pagine di questo lavoro si ritorna alle garitte di roccia più estreme di questo guardiano silente della conca di Plezzo, alle spalle di Caporetto, che custodisce nel suo cuore di tenebra le storie della grande guerra sul fronte dell’Alto Isonzo..
Carso 1915. L'ingresso nell'inferno. Le prime battaglie tra il San Michele-Debela Griza e le alture di Selz
Mitja Juren, Nicola Persegati, Paolo Pizzamus
Libro: Libro in brossura
editore: Gaspari
anno edizione: 2022
pagine: 352
Carso-fortezza e Isonzo-fossato, così si presentò il brullo campo di battaglia agli occhi dei soldati italiani davanti a un avversario invisibile. Il fronte dell’Isonzo è il luogo ove caddero circa 400.000 italiani e quasi altrettanti fanti della duplice monarchia. Le battaglie del 1915 furono terribili nella sproporzione tra i mezzi italiani e le formidabili difese austro-ungariche. Questo è il primo libro che racconta le imprese e gli eroismi di quei giovani e dei loro ufficiali, per lo più ex studenti o giovani laureati.
Legenda o priklenjenih mitraljezcih
Mitja Juren
Libro: Libro in brossura
editore: Mladika
anno edizione: 2019
pagine: 72
Flondar 1917. Il presagio di Caporetto
Mitja Juren, Nicola Persegati, Paolo Pizzamus
Libro: Libro in brossura
editore: Gaspari
anno edizione: 2017
pagine: 320
Flondar, la vertigine dell'annientamento. Il corridoio naturale racchiuso tra il Carso e il mare ha visto, tra maggio e settembre 1917, una spirale di distruzione, per numero di reparti e artiglierie impiegate, come poche altre sul fronte italiano. In tutti i fanti italiani e austro-ungarici sopravvissuti a quel teatro bellico rimase impresso a lettere di fuoco un nome, fino ad allora sconosciuto: Flondar.
La leggenda dei mitraglieri incatenati
Mitja Juren, Nicola Persegati
Libro: Libro in brossura
editore: Gaspari
anno edizione: 2017
pagine: 46
Per i recuperanti impegnati lungo il vecchio fronte dell'Isonzo dissotterrare una mitragliatrice Schwarzlose rappresentava una vincita al lotto, il compenso per mesi di fatica. Nei loro racconti quel lavoro pericoloso vedeva intrecciare la storia della Grande Guerra con le leggende maturate dopo il conflitto. A volte un colpo di piccone poteva svelare un osso imprigionato ad una catena, e allora la leggenda diventava realtà... o incubo?
Il quarto cavaliere. L'apocalisse dell'attacco dei gas sul San Michele il 29 giugno 1916
Nicola Persegati, Mitja Juren
Libro: Copertina morbida
editore: Gaspari
anno edizione: 2016
pagine: 96
L'attacco austro-ungarico con il cloro-fosgene del 29 giugno 1916 ha segnato profondamente la memoria collettiva italiana. In pochi minuti morirono 2.900 soldati e molti altri nei mesi seguenti. Questo è il libro che ricostruisce la genesi e lo svolgimento dei fatti, con i personaggi e le mappe a colori dei due schieramenti.
Le battaglie del Carso. Doline in fiamme, le «spallate» dell'agosto-novembre 1916
Mitja Juren, Nicola Persegati, Paolo Pizzamus
Libro: Libro rilegato
editore: Gaspari
anno edizione: 2014
pagine: 176
Guida al percorso storico del Brestovec
Mitja Juren
Libro: Copertina morbida
editore: Ideago
anno edizione: 2014
pagine: 112
Itinerari nel Carso dimenticato. Le spallate dell'autunno '16 sul Carso di Comeno. Volume Vol. 2
Mitja Juren, Nicola Persegati, Paolo Pizzamus
Libro: Libro rilegato
editore: Gaspari
anno edizione: 2010
pagine: 168
Il Carso dimenticato. Le spallate dell'autunno '16. Guida agli itinerari. Volume Vol. 1
Mitja Juren, Nicola Persegati, Paolo Pizzamus
Libro: Libro rilegato
editore: Gaspari
anno edizione: 2009
pagine: 240
Nel rovente agosto del 1916 le brigate italiane, dopo il ripiegamento austriaco seguito alla caduta della piazzaforte di Gorizia, affrontarono lo spalto orientale del Vallone, per riprendere il contatto con l'avversario. La sesta battaglia dell'Isonzo, la più grande offensiva lanciata dal Regio Esercito sul fronte dell'Isonzo dall'inizio del conflitto. I bombardamenti furono di un'intensità mai riscontrata prima. Al grande parco delle artiglierie della 3" Armata italiana furono affiancati per la prima volta i raggruppamenti di batterie di bombarde per il loro battesimo di fuoco in grande stile. La nuova arma dal tiro curvo, un micidiale mortaio da trincea, dilaniava i grovigli di filo spinato oltre a inquadrare con i suoi proiettili le trincee più anguste. Diverrà la grande protagonista nelle future offensive del 1916 e 1917 sul Carso di Comeno.