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Libri di Molière

L'avaro

Molière

Libro: Copertina rigida

editore: Curcio

anno edizione: 2015

pagine: 32

Una commedia fatta di clamorosi intrecci e pungente ironia, dove infine trionfa l'amore. Età di lettura: da 7 anni.
10,90 10,36

L'avaro. Testo francese a fronte

Molière

Libro: Libro in brossura

editore: Garzanti

anno edizione: 2015

pagine: XXXVIII-256

In Arpagone, Il protagonista della commedia, l'avarizia ha soffocato ogni sentimento e offuscato ogni residuo barlume di coscienza. Sordido, autoritario, egoista, egli progetta di sistemare i suoi due figli, Elisa e Cleante, secondo il proprio tornaconto, senza alcun rispetto per la loro volontà e i loro affetti. Il denaro è il suo demone, il suo assoluto, la passione che io devasta. Dietro la figura tradizionale dell'avaro, che molto deve a Plauto, Molière lascia intravedere un personaggio del XVII secolo, un ricco borghese parigino con l'anima del finanziere e dell'affarista che sarà propria dei suoi epigoni balzachiani, da Grandet a Mercadet. Molière non è un censore dei vizi né un pedante apologeta della moderazione: si limita a ritrarre gli uomini come sono, a disegnare campioni di dissennatezza, monomaniaci in bilico tra commedia e tragedia che suscitano il riso ma anche amare riflessioni sulla natura umana.
9,00 8,55

Commedie

Molière

Libro: Libro rilegato

editore: Rizzoli

anno edizione: 2006

pagine: 854

Un innovatore e senza dubbi uno dei creatori di un teatro moderno, realista che ebbe sui contemporanei un effetto clamoroso, suscitando entusiasmi e polemiche. Inventore di personaggi immortali, ispirati all'osservazione del mondo reale, non gli eroi della tragedia ma nemmeno le maschere delle farse, figure che conservano nel tempo la loro modernità. Questo libro non si presenta come un "tutto Molière" da conservare in biblioteca, ma propone invece al lettore quello che è opportuno e divertente conoscere tra quanto Molière ha scritto e portato sulle scene.
14,00 13,30

Don Giovanni o Il convito di pietra. Testo francese a fronte

Molière

Libro: Libro in brossura

editore: Garzanti

anno edizione: 2005

pagine: 256

Don Giovanni è forse la commedia più controversa ed enigmatica di Molière: presentata nel 1665, fu subito ritirata dal cartellone con l'accusa di empietà. Il celebre personaggio, che all'epoca di Molière era già entrato nella leggenda attraverso il Burlador de Sevilla di Tirso de Molina, vi è ritratto non solo come «gentiluomo malvagio e falso devoto», ma anche come un modello d'ipocrisia. Don Giovanni è Tartufo che, smessi i panni del credente, rivive sotto le spoglie dell'ateo. Egli non sfida il cielo con gesti clamorosi, ma pensa solo a ciò che può procurargli piacere e a questo fine è disposto, come Tartufo, a qualunque compromesso. Non ha la vitalità prorompente del seduttore mozartiano, non incarna l'eros del mondo: è cupo, triste e senza Dio, sprofondato in una solitudine senza redenzione. Con Don Giovanni Molière mette tra parentesi la metafisica e scrive una pura opera di teatro, luogo di gioco e di illusioni in cui, come in una fiaba, il meraviglioso prende il posto del trascendente.
10,00 9,50

Il malato immaginario

Molière

Libro: Copertina morbida

editore: Edizioni Clandestine

anno edizione: 2018

pagine: 96

Un vecchio cocciuto, una matrigna perfida, una figlia segretamente innamorata, un affascinante amante e una serva tutto pepe e senza peli sulla lingua... Come al solito alle commedie di Molière non manca proprio nulla! Ci ritroviamo in casa di Argante, un incurabile ipocondriaco convinto di essere gravemente malato, che passa le sue giornate a letto circondato da dottori che spremono per bene il suo borsello. Volendosi assicurare un medico come genero, si intestardisce a voler dare la mano di sua figlia maggiore, Angelica, al nipote del signor Diarrei, un giovane sciocco e senza cervello, ma che ha da poco conseguito una laurea in medicina. Argante ignora, però, che la figlia è segretamente innamorata di Cleante, un affascinante aristocratico, e da lui è corrisposta. Nel frattempo Belina, seconda moglie di Argante, tutta lusinghe e moine, insiste perché le figlie vengano mandate in convento, in modo da accaparrarsi anche la loro eredità. Ma per fortuna c'è Tonina, la domestica, che tutto sa e tutto vede e che ordirà una bella trama, ingegnosa ed esilarante, per aiutare la sua amata padroncina.
7,50 7,13

L'avaro

Molière

Libro: Libro in brossura

editore: Einaudi

anno edizione: 2004

pagine: X-76

Come "Tartuffe" e "Femmes savantes" - sostiene Cesare Garboli nella sua prefazione - anche "L'Avaro" è uno spaccato familiare e sociale. Arpagone è un capofamiglia balordo, taccagno e tirannico come tanti altri, circondato da un amabile e canagliesco intrigo di servi e di innamorati. Poi Arpagone viene derubato e l'avarizia cessa di essere un tic, una deformità, uno spunto di situazioni farsesche. La diagnosi investe la psicologia di chi ha subíto un furto, di chi è stato defraudato di un oggetto di passione affettiva ed esclusiva, della sua unica ragione di vita. Proprio la fissazione affettiva di Arpagone su un oggetto miserabile sollecita un'equivoca, ma profonda partecipazione emotiva: l'avarizia redime l'avaro.
10,00 9,50

L'avaro

Molière

Libro: Copertina morbida

editore: Rusconi Libri

anno edizione: 2020

pagine: 128

"L'avaro" è una commedia in cinque atti, rappresentata per la prima volta il 9 settembre 1886 al Palais-Royal con Molière nel ruolo di Harpagon e Armande Béjart in quello di Mariane, che si ispira all'Aulularia di Plauto. All'inizio non ebbe molto successo, forse per l'insolito uso della prosa in una commedia lunga o per il trionfo pressoché insuperabile dell'opera di Moliére "Il Tartuffo". In tutta la commedia l'ilarità è quasi amara, perché l'avarizia vince su tutti i sentimenti: sull'amore filiale, sull'amore paterno e sull'amore romantico. Divertenti sono i dialoghi in cui l'essere avaro è presentato come il sintomo di una malattia. Nonostante l'evoluzione dell'intrigo della pièce, il vizio non viene mai corretto e l'avarizia trionfa fino all'ultima pagina.
10,00 9,50

Il malato immaginario. Testo francese a fronte

Molière

Libro: Libro in brossura

editore: Garzanti

anno edizione: 2002

pagine: XXXVI-304

Qual è l'oggetto della satira di questa commedia? I medici o il malato? L'uno e gli altri. La mania del malato coincide con quella dei medici, è esattamente la stessa; Argante e i suoi terapeuti sono soltanto il tramite di una dolorosa realtà che li trascende: l'illusione umana. Ultima opera di Molière, "II malato immaginario" mette in scena non più i "caratteri", ma tutto l'uomo nel suo momento più tragico, quando è vittima dei propri miti. È il testamento che Molière lascia morendo; lo lascia da par suo, con gli intrighi di sempre, naufragato e nascosto nella beffa e nel riso, nel gioco di prestigio tra finzione e realtà, o meglio tra finzione e finzione della finzione, che è l'amara filosofia di tutto il suo teatro.
8,50 8,08

Il malato immaginario. Testo francese a fronte

Molière

Libro

editore: Rizzoli

anno edizione: 1976

pagine: 240

Argan è un malato immaginario che trascorre il suo tempo a cercare malattie inesistenti. Cercano di approfittare di questa mania, la sua seconda moglie che vorrebbe essere nominata unica erede, i medici e il farmacista. La figlia Angélique ama Cléante, ma il padre vuole darla in moglie a Diafoirus, per avere un medico in casa. Toinette, la cameriera e Béraldo, fratello di Argan, lo convincono a fingersi morto: potrà così scoprire l'ipocrisia di chi lo circonda. Alla fine solo l'affetto sincero della figlia Angélique verrà premiato: potrà sposare il giovane che ama e Argan deciderà di diventare medico lui stesso.
9,50 9,03

L'avaro. Testo francese a fronte

Molière

Libro

editore: Rizzoli

anno edizione: 1981

pagine: 250

Harpagon è un vecchio avaro che non pare avere altri sentimenti. I figli Cléante e Elise lo odiano. Harpagon decide di sposare la bella Marianne, amata da Cléante e di dare in moglie Elise a un vecchio, Anselme, che la accetta senza dote. Il valletto di Cléante, La Fleche, ruba la cassetta del denaro e la consegna al suo padrone che pensa di darla al padre in cambio di Marianne. Harpagon accusa però del furto il suo intendente Valère che crede che il suo amore per Elise sia stato scoperto e che questa sia la vera causa dell'ira di Harpagon. Giunge infine Anselme che riconosce in Marianne e Valère i figli da lui creduti morti in un naufragio. Gli innamorati si sposano e Harpagon ritrova il suo denaro.
9,00 8,55

Don Giovanni. Testo francese a fronte

Don Giovanni. Testo francese a fronte

Molière

Libro

editore: Marsilio

anno edizione: 2001

pagine: 222

La commedia più misteriosa di Molière, quella che divide a secoli di distanza i giudizi dei critici. Secondo alcuni frettolosamente composta, opera barocca sperduta nel classicismo, mezzo capolavoro e mezzo fallimento. Secondo altri commedia della piena maturità, con soluzioni geniali, che affronta questioni cruciali dell'epoca moderna. Per avvicinarsi al mistero dell'opera, Delia Gambelli si propone di restituire alla pièce il suo vero significato teatrale, trascurato a favore di interpretazioni ideologiche, mitiche, metastoriche. Particolarmente impegnativo si è presentato il compito di restituire a ogni personaggio una lingua teatrale che non fosse prosa imbalsamata. La Gambelli ha collaborato, per ridare vivacità e tempi teatrali all'opera, con Dario Fo.
15,00

Il borghese gentiluomo. Testo francese a fronte

Il borghese gentiluomo. Testo francese a fronte

Molière

Libro: Copertina morbida

editore: Garzanti

anno edizione: 2008

pagine: 280

Quest'opera, commissionata da Luigi XIV per lo svago della corte, appartiene al genere della comédie-ballet. Si compone di cinque atti, inframmezzati da intermezzi musicali danzati che si devono alla penna del celebre operista Jean-Baptiste Lully. Commedia di carattere, leggera e fantasiosa, mette in scena un ricco borghese e la sua smania di inserirsi nel mondo aristocratico. A nulla valgono le lezioni di buone maniere: alla sua smodata ambizione fa da contraltare la sua natura grossolana e rozza, che lo espone a burle e sberleffi culminanti nell'aperta comicità della scena finale: la "cerimonia turca" delle nozze della figlia, vera pantomima grottesca ed esilarante.
9,00

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