Libri di N. Capone
I beni comuni. L'inaspettata rinascita degli usi collettivi
Stefano Rodotà
Libro: Copertina morbida
editore: La Scuola di Pitagora
anno edizione: 2018
pagine: 144
Il presente volume «I beni comuni. L'inaspettata riscoperta degli usi collettivi» riporta una delle ultime lezioni pubbliche tenute da Stefano Rodotà nella sede dell'Istituto Italiano per gli Studi filosofici di Napoli alla presenza partecipata di ricercatori, amministratori e centinaia di cittadini. Il testo, corredato dai cinque contributi che animarono la tavola rotonda prevista per quell'occasione, mette al centro la tematica dei beni comuni in connessione con la più recente ripresa degli usi civici e collettivi in area urbana. In un dialogo vivo e ricco di spunti di riflessione Rodotà rilancia la sfida dei beni comuni nel vasto orizzonte del costituzionalismo dei diritti e dei bisogni, mettendo in evidenza la loro virtù trasformativa, la loro capacità di mettere in discussione categorie, come la sovranità e la proprietà, che appaiono consolidate e inesorabilmente orientate dall'ordoliberismo e dalla finanziarizzazione della società.
La contestazione ecologica. Storia, cronache e narrazioni
Giorgio Nebbia
Libro: Libro in brossura
editore: La Scuola di Pitagora
anno edizione: 2015
pagine: 228
"Mentre il movimento di Liberazione e il movimento operaio hanno avuto cura di conservare i propri archivi non esiste niente di simile per il movimento 'ecologico', soprattutto per la parte relativa alla 'contestazione ecologica'. Si ha l'impressione che il potere non voglia affatto che si crei un archivio storico che rappresenti un serbatoio di informazioni sulle proprie contraddizioni, una fonte da cui appaiano gli errori di previsione e di pianificazione dei fenomeni relativi al territorio, all'ambiente, all'energia, alle menzogne". Gli scritti di Giorgio Nebbia raccolti in questo volume rappresentano il primo tentativo sistematico compiuto in Italia di delineare una "storia" della "contestazione ecologica". A rileggerli oggi sorprendono per la loro attualità e per la loro capacità di delineare con chiarezza e rigore una panoramica storica e teorica sulle tante lotte combattute in difesa del paesaggio, dell'ambiente e della natura.
L'antico e noi. Otto lezioni in difesa degli studi classici
Tadeusz Zielinski
Libro: Libro in brossura
editore: La Scuola di Pitagora
anno edizione: 2013
pagine: 184
Nella società moderna prese salda radice l'opinione che l'Antico, come elemento della cultura moderna, non abbia parte alcuna, essendo stato già sorpassato dalle conquiste del pensiero moderno; ma chi se ne intende Vi dirà che la nostra cultura intellettuale e morale non fu mai così vicina all'Antico né mai ne abbiamo avuto tanto bisogno; che mai come adesso siamo stati così preparati ad intenderla e ad accoglierla in noi. Finalmente la gran maggioranza della società inclina a credere che l'Antico, come elemento di educazione, sia uno strano superstite, che per motivi ignoti e in maniera che non si spiega, s'è conservato, ma deve scomparire definitivamente al più presto; chi se ne intende Vi dirà che l'Antico in tutta la sua essenza e in virtù di condizioni storiche e psicologiche è un elemento organico di educazione della società europea e scomparirà soltanto insieme a tutta quanta la cultura dell'Europa.
La filosofia moderna nel pensiero di Hegel
Gaetano Calabrò
Libro: Libro in brossura
editore: La Scuola di Pitagora
anno edizione: 2011
pagine: 120
Parlare oggi di Hegel e della sua riflessione sulla filosofia moderna significa presentarsi non come fautori o sostenitori di un dato sistema di pensiero, ma come indagatori desiderosi di comprendere meglio gli aspetti fondanti del pensiero moderno così come li ha colti un pensatore che è stato il primo a presentare la modernità come categoria filosofica. Tocca a noi mettere in pratica il detto di Nietzsche: "Occorre dubitare più a fondo", proprio oggi che sembra diventato di moda parlare di post-modernità, di definitivo superamento del moderno, senza, forse, esserci fino in fondo misurati con esso.
La storia di Riccio di Mare
Francesco Callea
Libro: Copertina morbida
editore: Iride
anno edizione: 2015
pagine: 76
Quali motivazioni portano in un ospedale sulle rive del lago Vittoria, all'Equatore, i tre personaggi del racconto? La "volontà testamentaria" di un figlio al padre Sam, ortopedico ed ex marine, "servire il Signore, crescere e trasformarsi nella gioia" per Ranocchietto, suora laica di una congregazione missionaria americana, un'inaudita inedita ragione "il sole anche di notte" per Riccio di Mare, medico-ginecologo che si divide tra l'Europa e l'Africa in progetti assistenziali ed educativi. Al primo incontro, tra Ranocchietto e Riccio di Mare, è subito colpo di fulmine. Lei resiste al corteggiamento fino all'impossibile, poi si lascia andare e nasce una storia d'amore dove lei entra con l'ardore e la consapevolezza di donna matura e con la tranquillità (sicurezza) che le viene dall'essere in menopausa. Il rapporto si sviluppa di sorpresa in sorpresa. Ranocchietto rimane incinta, il piccolo che cresce in mezzo a bambini neri in un villaggio nel sud della Tanzania, gradualmente cambia colore della pelle da bianco a nero ebano. Da questi fatti l'autore, in una narrazione logica coerente e congruente, fa discendere come ineludibile necessità storica, una cascata di eventi alta portata dell'uomo: il superamento delle utopie e il risveglio delle coscienze, la fratellanza e la solidarietà, e, a sorpresa di meraviglia, la (possibile) fine - chi l'avrebbe mai detto? - delle diseguaglianze e del razzismo.
Messaggi per la pace
Libro: Copertina morbida
editore: La Scuola di Pitagora
anno edizione: 2008
pagine: 10
Le Assise della Città di Napoli e del Mezzogiorno d'Italia, con i messaggi per la pace raccolti in questo libro, vogliono ricordare le voci di alcune grandi personalità che si sono levate al di sopra dei conflitti e della barbarie sempre risorgenti, nella speranza che altre voci vengano riscoperte e rilette per tessere l'unico discorso che può permettere all'uomo di evitare la minaccia di una guerra totale, vera e propria malattia mortale. Le guerre, infatti, sono la chiara manifestazione della "patologia della mente" da cui è affetta l'umanità, sono il segno evidente dell'infelicità umana, che stenta sulla via della comprensione di sé e delle contraddizioni del proprio tempo storico.