Libri di Natale Luzzagni
Tanto vale vivere. Breve rassegna sui casi di suicidio nel mondo letterario
Libro: Libro in brossura
editore: Venilia Editrice
anno edizione: 2017
pagine: 364
Questo libro presenta settanta figure di autori ed autrici che si sono uccisi, in una galleria composta di citazioni, fotografie, aneddoti e brevi racconti: un progetto antologico inedito il cui intento è invitare ad avvicinarsi alle opere di narratori e poeti del Novecento che, nonostante abbiano scelto una fine prematura, la letteratura ci consegna come immortali. Storie ora note, ora meno, alcune potranno risultare una scoperta anche per il lettore esperto. Niente di macabro o morboso, nessuna fredda pretesa d’indagare o sancire motivi e intenzioni, ma soltanto il calore di un’umanità condivisa. Natale Luzzagni sembra dire, a ciascuno dei settanta protagonisti: potevo esserci io, al posto tuo, forse con meno talento ma altrettante domande, perché la vita di chiunque è un susseguirsi di interrogativi e chi si suicida, semplicemente, sa darsi meno risposte, o forse invece qualcuna di più. Poteva esserci lui, come ciascuno di noi, non perché l’idea della morte lo seduca, ma perché lo attira la fragile forza della loro vita, anzi della vita in se stessa: la loro fine è quasi (quasi) un pretesto, una buona scusa per esplorare, con rispetto e senza clamori, le loro esistenze.
Parola solenne. Dialoghi e visioni nel cinema di Elio Petri
Natale Luzzagni
Libro: Libro rilegato
editore: Venilia Editrice
anno edizione: 2021
pagine: 512
Il cinema di Elio Petri raccoglie le suggestioni di una irripetibile stagione storica e civile. Accanto a Giuseppe De Santis, che considerò suo maestro e con cui condivise l'interesse per le tematiche umane e sociali, divenne esperto nell'uso della camera a mano, rendendo monumentali le macroinquadrature dei primi piani e l'espressività soliloquiale dei personaggi. Ma è la scrittura a rivelare la cifra del suo azzardo narrativo: la maniacale cura dei testi preparatori, i confronti con i collaboratori, la natura assembleare dei dibattiti e l'ampia gamma delle fonti letterarie nutrono una filmografia straniante ed eversiva, beffardamente provocatoria, libera e lontanissima da propositi consolatori. Attraverso citazioni, dialoghi, sceneggiature, commenti, aneddoti, giudizi, appunti, testimonianze e centinaia di fotografie, il volume (preceduto da un ricordo di Paola Pegoraro Petri) analizza minuziosamente gli undici film diretti tra il 1961 e il 1979, collocandoli nel momento e contesto in cui furono concepiti e girati: quella di Petri è «una lingua aliena che viene dal futuro e descrive, con una lucidità conturbante, l'avvenire», scrive Enrico Magrelli nel suo commento introduttivo.