Libri di Natalia Faraoni
Storia illustrata del lavoro femminile in Toscana
Alessandra Pescarolo, Anna Badino, Natalia Faraoni, Giuseppe Meucci
Libro: Libro in brossura
editore: Pacini Editore
anno edizione: 2021
pagine: 160
Il volume intende tracciare una storia del lavoro femminile in Toscana, accompagnata da immagini, storiche e contemporanee, che insieme ai testi tratteggiano un affresco dell’ampio ventaglio di attività produttive svolte dalle donne nelle diverse fasi dello sviluppo del Paese e nei diversi contesti, storici e sociali. Il primo saggio ricostruisce l’importanza del ruolo delle donne nella storia economica della regione; nelle campagne prima e poi anche nelle città, le donne hanno svolto una molteplicità di lavori tra loro diversi: da quelli nei campi a quelli dell’industria rurale e manifatturiera, cui si aggiungeva la cura della casa, dei figli, degli anziani. Il secondo contributo fotografa invece la condizione lavorativa delle donne in Toscana ad oggi, dandoci segno del fatto che permane una posizione di debolezza che ha effetti rilevanti sull’autonomia economica delle donne. L’ultima parte del volume è dedicata a “ritratti” di donne toscane che hanno lasciato un segno nei vari settori in cui hanno operato: scienza, politica, spettacolo, moda, cinema, giornalismo, impresa, sport, letteratura. Storie che confermano la determinazione delle donne nel raggiungere gli obiettivi preposti, facendo conoscere con questo loro impegno la Toscana nel mondo. Un libro che vuole dunque dare il segno delle tante conquiste ottenute nel corso degli anni, attraverso lotte spesso dolorose, e al contempo indicarci che sono ancora molti i passi da compiere.
Anche questo è Sud. Politica e sviluppo locale nel Mezzogiorno contemporaneo
Natalia Faraoni
Libro: Copertina morbida
editore: Rubbettino
anno edizione: 2010
pagine: 201
Il dibattito sulla questione meridionale oscilla tra la cupa immagine di un Sud corrotto e irredimibile e quella, più ingenua, di una regione ricca di storia, bellezze e cultura, le cui risorse restano sottoutilizzate. Quasi sempre il Mezzogiorno rimane uno e indivisibile e la sua arretratezza un mistero italiano. Il libro cerca di sfuggire a questa visione monolitica, proponendo una lettura, in chiave sociologica, delle differenze territoriali, dalla fine della "Prima repubblica" fino al periodo più recente della crisi economica. Ponendo attenzione ai fattori sociali, culturali e politici, si descrivono i due volti dell'economia del Sud, quello dipendente e clientelare e quello invece più dinamico, dove però la carenza di servizi e beni collettivi frena la spinta al cambiamento. Emerge, così, l'urgenza di riprendere l'analisi in un'ottica di sviluppo locale per evidenziare le risorse esistenti e responsabilizzare gli attori in gioco.