Libri di Nicola De Blasi
Geografia e storia dell'italiano regionale
Nicola De Blasi
Libro: Libro in brossura
editore: Il Mulino
anno edizione: 2014
pagine: 247
Il libro offre un profilo storico e geografico dell'italiano regionale, la varietà intermedia tra il dialetto e l'italiano che si caratterizza per la presenza più o meno consistente di elementi linguistici locali. Dopo aver definito il campo della disciplina, l'autore traccia una mappa ragionata delle principali caratteristiche tipiche delle diverse regioni, per poi ricostruire la vicenda linguistica dell'italiano regionale dalla questione della lingua del Cinquecento alla storia recente.
Eduardo
Nicola De Blasi
Libro: Libro in brossura
editore: Salerno Editrice
anno edizione: 2016
pagine: 351
Autore di primo piano del teatro europeo del Novecento, Eduardo De Filippo (1900-1984) ha trovato una sua cifra inconfondibile nel dosato equilibrio tra elementi comici e drammatici, combinando la tradizione teatrale napoletana con una continua ricerca sperimentale. Sin da Natale in casa Cupiello, che scivola appunto dalla farsa verso la tragedia, l'autore porta allo scoperto il dramma della complessa comunicazione nel microcosmo familiare. Nelle opere di Eduardo si riconosce l'evoluzione della società italiana del Novecento, dagli anni difficili successivi alla Prima guerra mondiale al fervore innovativo degli anni Trenta, fino alla tragica frattura storica della Seconda guerra mondiale e al boom economico; dagli anni Cinquanta nuove inquietudini esistenziali e nuovi conflitti generazionali si intravedono in drammi come “La paura numero uno”, “Mia famiglia” o “Sabato, domenica e lunedì”, collocati in ambienti borghesi, dopo che nell'interno popolare di Napoli milionaria!, capolavoro assoluto del Neorealismo italiano, era stata ambientata la tragedia collettiva della guerra. Con la continua ricerca di nuovi congegni teatrali modellati sulle storie da raccontare, Eduardo si è sottratto alla gabbia degli stereotipi e dei luoghi comuni, affrontando le diffidenze di chi vedeva in lui "soltanto" un grandissimo attore, ed è riuscito ancora a sperimentare, con la registrazione della traduzione della Tempesta di Shakespeare in un napoletano dalle tinte secentesche, la straordinaria realizzazione di un teatro privo di scena e per voce sola. Una connotazione sperimentale assume anche la sua intensa attività poetica, che nell'arco dei decenni si è affiancata in vario modo alla produzione teatrale.
Una lingua gentile. Storia e grafia del napoletano
Nicola De Blasi, Francesco Montuori
Libro: Copertina morbida
editore: Cronopio
anno edizione: 2020
pagine: 204
Poeti, scrittori, pubblicitari, parolieri, attori, commediografi avvertono l'esigenza di scrivere in napoletano. Una vigorosa tradizione letteraria fa sentire ancora oggi il suo prestigio, mentre si moltiplicano le situazioni comunicative che spingono verso la vivacità e l'informalità della lingua parlata. A questo punto sorge però il problema della scrittura: con un chiarimento sulla nozione di dialetto e con una prima informazione sulla nascita della letteratura in napoletano, questo libro offre un prontuario ortografico, presentando un dispositivo di regole, ben definite ma anche elastiche, utili come strumento di riferimento facilmente adattabile ad altri dialetti della Campania. Da questo punto di vista, alcune iniziative istituzionali avviate per la salvaguardia delle varietà locali possono sollecitare non tanto una improponibile imposizione dell'uso del dialetto "in nome della legge", quanto una forma di conoscenza non angusta, che favorisca anche una più ampia riflessione storica e linguistica.
Eduardo de Filippo e il teatro del mondo
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2016
pagine: 318
Nel progettare i lavori del convegno internazionale "Eduardo De Filippo e il teatro del mondo", l'Ateneo federiciano si è posto l'obiettivo di ridisegnare la geografia e la storia delle traduzioni di Eduardo nel mondo, dall'Europa all'America, dall'Africa all'Oriente, e, seguendo Umberto Eco, ha affrontato il nodo della traduzione come negoziazione tra le lingue e del traduttore come colui che nel negoziare deve arrendersi "a dire quasi la stessa cosa", dal momento che una lingua con la sua cultura non può essere restituita nella sua complessità da altre lingue e da altre culture. Inoltre ha aperto in modo pionieristico due capitoli, quello delle riscritture dei testi eduardiani per le comunità di emigrati oltreoceano, con la commistione di dialetto napoletano e parlate meridionali, e quello del dialogo tra la drammaturgia italiana e le drammaturgie del pianeta. Infine ha scelto di verificare in quale misura Eduardo sia un classico della contemporaneità e di focalizzare l'impegno civile di Eduardo per il recupero e la rieducazione dei ragazzi a rischio.
Bollettino linguistico campano. Volume Vol. 1
Nicola De Blasi, Rosanna Sornicola
Libro
editore: Liguori
anno edizione: 2002
pagine: 312
Campania. Per le Scuole superiori
Nicola De Blasi
Libro
editore: Laterza Edizioni Scolastiche
anno edizione: 2003
pagine: 142
Totò. Parole di attore e poeta
Patricia Bianchi, Nicola De Blasi
Libro: Copertina morbida
editore: Dante & Descartes
anno edizione: 2007
pagine: 420
Piccola storia della lingua italiana
Nicola De Blasi
Libro: Libro in brossura
editore: Liguori
anno edizione: 2008
pagine: 148
Storia linguistica di Napoli
Nicola De Blasi
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2012
pagine: 179
La storia linguistica di Napoli è qui inserita nello spazio cittadino e nella storia urbana. La città, per secoli capitale di un vasto regno, non è mai stata un piccolo centro abitato solo da napoletani, ma luogo di incontro tra persone e lingue diverse, che nel tempo ha spesso rinnovato il suo aspetto, riunendo elementi di novità e di conservazione, sia sul piano urbano che su quello linguistico. Nel ricostruire in sintesi le vicende di una metropoli cosmopolita, sempre caratterizzata da una realtà linguistica complessa e non uniforme, si segue, dal Medioevo in poi, il costituirsi dell'italiano come lingua di cultura alternativa al latino, ma si dà anche conto della storia del napoletano dalle prime testimonianze fino alla sua fortuna nei centocinquant'anni di vita unitaria.
Eduardo. Dizionario dei personaggi
Patricia Bianchi, Nicola De Blasi
Libro
editore: Osanna Edizioni
anno edizione: 2014
pagine: 304
Questo Dizionario dei personaggi (e delle opere teatrali edite) di Eduardo De Filippo (1900-1984) offre ai lettori l'opportunità di accostarsi o ritornare in modo nuovo alla lettura dei testi di un autore notissimo, non solo; ma anche va incontro alle curiosità dei lettori di opere teatrali, degli addetti alla comunicazione, di potenziali spettatori, studenti e comuni lettori. Repertorio informativo di agile consultazione, con la sintesi delle trame delle 39 commedie e i profili dei 587 personaggi che vi compaiono, rappresenta un unicum nella pur sterminata bibliografia eduardiana.
Parole nella storia quotidiana. Studi e note lessicali
Nicola De Blasi
Libro: Libro in brossura
editore: Liguori
anno edizione: 2016
pagine: 144
Voci dal DESN «Dizionario etimologico e storico del napoletano»
Libro: Libro in brossura
editore: Cesati
anno edizione: 2023
pagine: 686
La storia del napoletano è lunga e ampia: le opere disponibili vanno dalla fine del XIII secolo fino a oggi e coprono diverse tipologie testuali, dai poemi alle canzoni, dalle fiabe ai proverbi. Dopo aver radunato quasi duemila fonti e oltre cento vocabolari del napoletano e dei dialetti campani, un gruppo di studiosi ha iniziato a compilare il Dizionario Etimologico e Storico del Napoletano (DESN) per cogliere e rappresentare, attraverso la storia del lessico dialettale, gli intrecci di lingua e di cultura che hanno caratterizzato la vita della città nel corso del tempo. Il volume contiene le prime 152 voci del DESN (da taballo ‘strumento a percussione’ a taluorno ‘lamento prolungato’) e raccoglie preliminarmente alcuni saggi nati durante il lavoro redazionale: essi danno l’idea dell’opera di scavo e di sistemazione che è necessario fare ogni volta per un serio studio lessicografico, per mettere insieme la documentazione, definire la datazione, vagliare le ipotesi etimologiche e individuare la più plausibile. In questi frammenti della storia del lessico del napoletano, ricostruiti con cura, attenzione e studio, il lettore troverà la memoria delle parole della città e dei suoi abitanti, raccontata nel quadro delle lingue dell’Europa romanza e del Mediterraneo.