Libri di Nicola Montemurro

Questa silloge per la “collana poiètica - quaderno in sedicesimo”, ispirata alla poesia di Jacopo da Lentini non vuol essere saggio né autoesaltazione. Quattro voci su lago di Como discutono sulla poesia della “Scuola Siciliana” per un nuovo indirizzo alla comunicazione estetica del mondo digitale e dell’intelligenza artificiale. Ecco la dedica alla "POESIA", flessuosa e carezzevole, viva e musicale, che danza con noi, siede a convito insieme a noi.

In questa quarta silloge, dal titolo significativo "Terra... mia", Nicola Montemurro sembra continuare sulla linea delle folgorazioni improvvise, decidendo per una scrittura scattante. Egli raccoglie gli echi di un mondo carico di suggestioni e schizza i suoi versi su una tela immaginaria per poi riprenderli e ricondurli in una architettura verbale definita.

L'arte poetica è sempre più viva e ariosa in questa terza silloge di Nicola Montemurro, "Così sia". È poesia visionaria che solo pochi vedono istantaneamente, ma molti possono godere rileggendo e riflettendo. È poesia allucinante che apre gli occhi su ciò che non si vede e sul mistero oscuro della vita. È poesia del dubbio metodico su ogni cosa. Nicola Montemurro ci porta proprio nel mondo effettuale delle denotazioni e ideale delle infinite connotazioni sorprendenti. Una, dieci, cento poesie da leggere e rileggere.

Presentazione di Vittorio Nazareno.

Il progresso scientifico e tecnologico ha permesso una forte evoluzione delle tecniche di allevamento, grazie alle quali è possibile ottenere alte produzioni di qualità. Un miglioramento che impone la necessità di assicurare agli animali le migliori condizioni di salute e di benessere. È su questi due concetti di base, salute e benessere, che si articola lo studio dell'igiene zootecnica, attenta non solo a ridurre le possibilità per un animale di contrarre una malattia, ma orientata anche allo studio e all'esame dell'ambiente di allevamento. Condizioni ideali e rispondenti alle esigenze fisiologiche degli animali assicurano una situazione di benessere che è il primo baluardo contro l'insorgenza delle patologie.

Ogni poesia presenta una sua anima, diventando un singolo tassello della mappa interiore dell'autore, che non sarà mai completata, perché il mosaico, come la vita del poeta delle selvagge gravine, è un continuo divenire, infatti, altre poesie si aggiungeranno e altri florilegi potranno rivelare al meglio l’immagine virtuale del suo intimo “essere”, senza però giungere alla conclusione, ribadendo che la sua è “un’anima sospesa in eterno”.