Libri di Nicola Valentino
L'arte ir-ritata si racconta
Nicola Valentino
Libro: Libro in brossura
editore: Sensibili alle Foglie
anno edizione: 2020
pagine: 128
Questo libro nasce in occasione del trentennale (1990 – 2020) dell’attività di Sensibili alle foglie e del suo peculiare modo di guardare le risorse espressive che si manifestano nelle condizioni di reclusione e difficoltà a vivere. È sulla spinta di questo segno di radicamento nel tempo che l’autore, direttore artistico dell’Archivio di scritture scrizioni e arte ir-ritata, decide di chiedere ad alcune persone, che nel corso degli anni hanno collaborato con l’Archivio, di offrire un loro contributo, in modo che l’arte ir-ritata si potesse raccontare attraverso punti di vista variegati e ambiti sociali e professionali diversificati. Prendendo forza dalle esperienze fatte questo lavoro si proietta nella possibilità che l’arte ir-ritata continui a costituire una modalità sociale e culturale per rendere visibili, valorizzandone i linguaggi, le persone costrette all’invisibilità.
Le tre libertà. Fotogrammi di un'evasione e altri modi di uscita dalla prigione
Beppe Battaglia
Libro: Libro in brossura
editore: Sensibili alle Foglie
anno edizione: 2019
pagine: 96
“La nozione liberatoria è una concezione, un modo di guardare la galera. Guardarla individuando i punti deboli dell’organizzazione carceraria e i punti forti dell’ingegno collettivo dei reclusi. Guardarla in funzione dell’evasione. La libertà che si conquista mettendo insieme un saper fare collettivo. Tante mani che lavorano insieme”. Partendo da qui si sviluppa il racconto di un’evasione dal carcere di Favignana, nel lontano 1975. Un’evasione il cui piano viene sventato, ma vissuta come l’esperienza più bella e liberatrice della sua vita nella percezione di uno dei suoi protagonisti. “Un infame però lo venne a sapere e pensò bene di venderci”. La libertà comprata, al prezzo di quella conquistata, si misura nel racconto con quella concessa dai poteri che detengono la vita dei reclusi. “Camminavo dietro la guardia con i piedi che non toccavano terra. All'improvviso, a pochi metri dalla garitta, gli occhi chiusi dal sole, mi assale prepotente un fottuto pensiero: «Ora si inventano qualcosa e non mi fanno uscire!». Questo pensiero diventò talmente intenso e totalizzante che mi paralizzò. Rimasi temporaneamente bloccato, immobile, cieco e senza coscienza...”. Prefazione di Nicola Valentino. Postfazione di Salvatore Esposito.
La porta del mare. Socioanalisi narrativa dei dispositivi di gestione neocoloniale dei migranti
Libro: Libro in brossura
editore: Sensibili alle Foglie
anno edizione: 2018
pagine: 96
I risultati di un cantiere di socioanalisi narrativa sulle esperienze lavorative all’interno di alcune delle istituzioni per richiedenti asilo e protezione umanitaria, svoltosi nel 2017 a Milano, a cui hanno partecipato operatori e operatrici che lavorano all’interno di queste strutture di “accoglienza” e che aderiscono al collettivo autogestito Laboratorio Torri di Babele. Dalla ricerca emerge che il circuito istituzionale, che inizia con la porta del mare, è caratterizzato dalla presenza di istituzioni totali a impronta coloniale che lavorano all’assoggettamento delle persone “ospitate”. Un’orma che è anche retaggio del passato coloniale europeo e italiano. Il cantiere narra diversi momenti conflittuali fra l’immaginario di accoglienza promosso da questo gruppo di operatori e operatrici, che si basa sul rispetto dell’autonomia e dell’autodeterminazione dei migranti, e le visioni istituzionali sintetizzabili nel motto: “Bisogna insegnar loro come si vive in Italia”. Auspichiamo che la ricerca fornisca strumenti utili per orientarsi e contrastare la situazione attuale, attraverso un immaginario che concepisca il muoversi e il sostare sulla Terra come un processo autodeterminato.
Le istituzioni dell'agonia. Ergastolo e pena di morte
Nicola Valentino
Libro: Libro in brossura
editore: Sensibili alle Foglie
anno edizione: 2017
pagine: 88
Nel mondo, una parte dell’umanità vive una condizione di agonia, non a causa di una malattia terminale, ma perché viene ridotta in agonia attraverso due istituti dei sistemi penali che sono la pena di morte e l’ergastolo. Di queste pene capitali è qui delineata la sostanziale similitudine, attraversando le esperienze delle persone nei bracci della morte e di quelle condannate “fino alla morte del reo”. Le 1677 persone attualmente all’ergastolo in Italia costituiscono una presenza luttuosa per quelle porzioni di società che non vogliono che una persona possa essere condannata fino alla morte. Vestire il lutto per l’esistenza di una morte sociale da pena capitale può costituire un modo per rendere palese ciò che viene celato istituzionalmente e culturalmente giustificato attraverso la mostrificazione dei condannati. È sollecitato anche uno spostamento lessicale rispetto all’uso di parole che celano la crudezza della condizione. Solo l’abolizione dell’ergastolo e l’attestarsi del sistema penale sulle pene temporali che già esistono può rimettere in gioco parole abusate come il termine speranza. La sua simbologia può avere senso solo se è scritta in sentenza una data di fine pena.
L'arte ir-ritata
Nicola Valentino
Libro
editore: Sensibili alle Foglie
anno edizione: 2017
pagine: 128
Viene qui portata l’attenzione sulla creatività come risorsa vitale attraverso la quale gli esseri umani, sin dagli albori della civiltà, possono re-immaginarsi e re-inventare se stessi portando suggestioni e cambiamenti nel mondo che li circonda. Un insieme di scritture, iscrizioni, disegni e dipinti prodotti nelle situazioni estreme – dentro la cella di un carcere, in una istituzione psichiatrica, nel braccio della morte, in una casa di cura o sotto un portico – dialoga con lo scarabocchio tracciato mentre si risponde a una telefonata e la firma graffita su un muro o sulla porta di una scuola. La ricchezza di segni e suggestioni che ne deriva propone un nuovo sguardo su quelle produzioni che la psichiatria e la criminologia hanno incasellato in definizioni mortificanti e il mondo dell’arte in letture spesso riduttive. Le storie delle persone o meglio delle identità creatrici che hanno tracciato queste opere di arte ir-ritata accompagnano i lettori in un viaggio che attraversa istituzioni, contesti ed epoche diverse. Un grande inno alla creatività per le sue capacità di cura, che consentono a ogni persona e alla società di reinventarsi nelle situazioni difficili.
Liberi dall'ergastolo. Porta un fiore per l'abolizione dell'ergastolo
Nicola Valentino
Libro
editore: Sensibili alle Foglie
anno edizione: 2016
pagine: 144
Questo libro racconta l'esperienza che un gruppo, sempre rinnovato, di viaggiatori e viaggiatrici compie ogni anno dal 2011, recandosi al cimitero degli ergastolani del carcere di Santo Stefano (Ventotene) dismesso dal 1965. Un luogo simbolico che consente di vedere ciò che l'ergastolo, ancora oggi, sentenzia: la condanna di una persona a morire in carcere. Il progetto si intitola "porta un fiore per l'abolizione dell'ergastolo" e il viaggio si svolge in modo ricorrente nel mese di giugno in relazione con la giornata mondiale dell'ONU contro la tortura nel mondo. Liberi dall'ergastolo costituisce una iniziativa che il gruppo ha promosso sollecitando, attraverso l'adozione di un logo, singole persone, gruppi, associazioni, enti a dichiararsi liberi dall'ergastolo e indisponibili a condividere la permanenza nel mondo di questa pena. Il libro si conclude con alcune considerazioni del curatore sui dispositivi dell'ergastolo contemporaneo come pena capitale al pari della pena di morte: se con la pena di morte lo Stato toglie la vita ad una persona, con l'ergastolo se la prende.
Nel bosco di Bistorco
Renato Curcio, Nicola Valentino, Stefano Petrelli
Libro: Libro rilegato
editore: Sensibili alle Foglie
anno edizione: 2015
pagine: 304
Nel 1992 alcune centinaia di persone vengono prese e deportate nelle carceri del circuito di Alta Sicurezza - cinquantadue solo a Pianosa - e vengono sottoposte a trattamenti inimmaginabili. La parola chiave di quella esperienza, giustificata istituzionalmente come "lotta alla mafia" e regolata dall'applicazione dell'articolo 41 bis dell'Ordinamento penitenziario, può essere sintetizzata come pratica della tortura, reato che ancora oggi non è previsto nei codici italiani. Rosario Enzo Indelicato è una di quelle centinaia di persone a cui è toccato vivere l'inferno quotidiano, che va molto aldilà delle restrizioni formali a cui fanno riferimento gli articoli di legge e getta i detenuti in una condizione di non vita, nell'indifferenza delle istituzioni e di molti cittadini. Indifferenza e non ignoranza, come si evince dalla testimonianza dell'autore, che ha scontato, in attesa di giudizio, cinque anni in quella terra di nessuno dove i diritti più elementari vengono cancellati dalla prepotenza e dalla violenza della polizia penitenziaria, alla quale è affidata consapevolmente la gestione delle carceri.
La contessina. Socioanalisi narrativa nella comunità terapeutico riabilitativa di Bastia Umbra
Nicola Valentino
Libro: Copertina morbida
editore: Sensibili alle Foglie
anno edizione: 2012
pagine: 120
Questo libro presenta una sintesi dei materiali della ricerca socioanalitica svolta nella comunità terapeutico riabilitativa di Bastia Umbra. I cambiamenti che il cantiere, partecipato da operatori e da residenti, ha sollecitato in quella struttura avviano un percorso di autoriflessione e di trasformazione della residenzialità psichiatrica, che per svilupparsi appieno ha anche bisogno di uscire dalla situazione, di farsi pubblico e sociale, per entrare in relazione con altre esperienze che operano con spirito innovativo. Il lavoro collettivo, svolto per togliere dalla loro "naturalità" alcuni dispositivi della vita di comunità, ha fatto emergere delle tensioni conflittuali significative che sono anche fonte di insofferenza, delle quali tener conto e con le quali lavorare, per immaginare percorsi istituenti e dispositivi curativi liberi dal controllo.
I ghetti per i rom. Roma, via Di Salone 323. Socianalisi narrativa di un campo rom
Nicola Valentino
Libro: Copertina morbida
editore: Sensibili alle Foglie
anno edizione: 2011
pagine: 152
Questo libro non parla dei Rom. Si è creato, nel campo di via di Salone, uno spazio di parola collettivo, affinché i Rom che lo volevano potessero raccontare ciò che lo Stato italiano e le amministrazioni comunali stanno costruendo per loro: una nuova istituzione,definita eufemisticamente "Villaggio dell'accoglienza e della solidarietà". Questi moderni campi per i Rom presentano, seppure con le ovvie differenze, una stringente analogiacon il ghetto per gli Ebrei voluto nel 1500 dalla Repubblica di Venezia: ai Rom oggi,come agli Ebrei allora, è fatto obbligo di risiedere all'interno del ghetto. Oggi come allora, il ghetto è predisposto per un "gruppo etnico" la cui unica colpa sociale è quella di essere ritenuto, con varie motivazioni, indesiderato. Il ghetto, quindi, come istituzione,sembra essere, oggi come allora, il prodotto di un pregiudizio etnico.