Libri di Norman Lewis
Una tomba a Siviglia
Norman Lewis
Libro: Copertina morbida
editore: EDT
anno edizione: 2017
pagine: 181
Per Norman Lewis, maestro incomparabile di scrittura e di viaggio, la Spagna rappresentò per tutta la vita un luogo di centrale importanza. Una tomba a Siviglia è l'ultimo libro che scrisse all'età di 95 anni, ma racconta il suo primo viaggio in Spagna, anzi il suo primo viaggio in assoluto, quello che impresse in lui indelebilmente la duplice vocazione al vagabondaggio e alla letteratura. Il pretesto per la partenza era stato la ricerca delle remote origini andaluse del suocero siciliano: il palazzo e la tomba di famiglia di cui così spesso favoleggiava. Ma la Spagna è quella del 1934, alla vigilia della Guerra civile. Lo stato di emergenza, le rivolte che ovunque stanno scoppiando nel paese, l'imprevedibilità dei trasporti trasformano il viaggio di Lewis e Eugene, il cognato-amico che accompagna, in una grande avventura. Per un destino che tante volte si ripeterà in futuro, Lewis si trova così nel posto giusto al momento giusto per testimoniare il grande disordine e la grande meraviglia del mondo. La Spagna per lui, come per molti europei degli anni Venti e Trenta, era l'antitesi dell'Europa: un paese contraddittorio e sanguigno, arcaico e romantico; ma ormai è anche il laboratorio della storia a venire: un mondo ancora largamente rurale che vede coesistere popolazioni che vivono nelle grotte e città industriali, la rivoluzione nelle strade di Madrid e le Rolls Royce di Saragozza, il paseo, lo struscio di San Sebastiàn e le rivolte minerarie delle Asturie. E, su tutto, l'ombra terribile del fascismo incombente. È così che queste pagine, distillate nello stile pacato e inimitabile degli ultimi anni di Lewis, si trasformano in un doppio viaggio: quello che a piedi o con mezzi di fortuna porta i due amici prima nella Madrid della sanguinosa rivolta dell'ottobre 1934, poi fino a Siviglia attraversando il Portogallo, e quello più segreto nella memoria, alla ricerca di quel sogno vitale, di quell'incanto primigenio per il cammino sulle strade e nelle storie del mondo.
Un'idea del mondo. I grandi reportage
Norman Lewis
Libro: Copertina morbida
editore: EDT
anno edizione: 2016
pagine: 352
Venti tra i migliori racconti di viaggio e reportage di Norman Lewis, scelti dall'autore stesso fra le centinaia di pagine scritte per i grandi giornali inglesi e americani fino al 1986. Maestro di eleganza e di varietà, Lewis ci porta dove mai avremmo pensato di arrivare: seduti a fianco di un vecchio Ernest Hemingway dallo sguardo sospettoso e affranto; faccia a faccia con il boia di Fidel Castro all'Avana per ascoltare le sue confessioni e le sue utopie; nel ventre di una nave militare che porta verso l'Unione Sovietica un battaglione di Cosacchi condannati alla fucilazione; alla corrida nella Spagna postfranchista; in quel vortice vitale napoletano di cui Lewis aveva già scritto con passione; sulle montagne della Barbagia o fra i pescatori di una arcaica, affascinante e oggi irriconoscibile Ibiza. Al centro di questo florilegio avventuroso, il famoso reportage del 1969 sul genocidio degli indios brasiliani e sulla distruzione della foresta amazzonica: lo scandalo che l'inchiesta di Lewis destò nell'opinione pubblica fu tale da dare luogo a un vasto movimento internazionale di protesta e da gettare le basi per la creazione di Survival International, l'associazione con sedi in oltre 70 paesi che da anni si batte per veder riconosciuti i diritti delle popolazioni tribali. Chi conosce lo spirito di Norman Lewis non si stupirà forse del fatto che egli ritenesse questo, più di ogni meravigliosa pagina pubblicata, il più grande successo della sua vita professionale.
Un dragone apparente. Viaggi in Cambogia, Laos e Vietnam
Norman Lewis
Libro: Copertina morbida
editore: EDT
anno edizione: 2015
pagine: 368
Norman Lewis aveva il dono di intuire dove le cose importanti della storia stavano per accadere, e di farsi trovare li per testimoniarle. Nel 1949 questo luogo era l'Indocina, e in "Un dragone apparente", Lewis racconta una civiltà sull'orlo del baratro, stretta fra l'imminente crollo del colonialismo e le tensioni che porteranno alla devastante guerra del Vietnam. Con uno stile inimitabile, leggermente ironico ma per nulla distaccato, Lewis restituisce al lettore una Saigon in cui la Francia coloniale si intrecciava con l'antichissima cultura orientale, in un equilibrio precario quanto affascinante. Si addentra poi nella foresta pluviale per documentare le popolazioni indigene sopravvissute all'abbraccio ambiguo dell'Occidente: i moï, i meo, i rhadé, i thai neri e i loro sconosciuti villaggi, le longhouse di vita in comune. E ancora: Cholon, Vientiane, Luang Prabang, Phnom Penh e le rovine di Angkor Vat. Incontra imperatori e schiavi, brutali proprietari di piantagioni e sensibili ufficiali francesi, persino il papa del caodaismo, il culto che annovera fra i santi Victor Hugo. Su tutto incombe l'ombra lunga del Viet-Minh, invisibile e minaccioso come la tigre nella foresta, combattente per l'indipendenza mentre l'oeuvre civilisatrice della Francia prende a sfumare nella tragedia di un mondo al tramonto.
I banditi di Orgosolo
Norman Lewis
Libro: Copertina morbida
editore: EDT
anno edizione: 2015
pagine: 90
Nell'ottobre del 1962 su molti giornali italiani e stranieri apparve la notizia di un duplice omicidio avvenuto in una piccola località della Barbagia, Orgosolo. Una coppia di cittadini inglesi, Edmund e Vera Townley, era stata assassinata in pieno giorno, su un prato poco fuori dal centro abitato, in circostanze misteriose. In una Sardegna in cui il turismo stava muovendo i primi passi, l'omicidio di due stranieri era un fatto del tutto straordinario; ad accrescere la curiosità della stampa era stata la scoperta del contesto sociale in cui i fatti erano avvenuti: una cittadina di 4500 anime nella quale una cieca faida fra due famiglie, i Mesina e i Muscau, aveva negli ultimi vent'anni provocato circa 500 omicidi, puntualmente annunciati in anticipo sui muri del cimitero. Una cultura arcaica e chiusa, dominata da una legge ancestrale e spietata, segnata da rituali di cui da pochissimi anni gli etnografi avevano cominciato a interessarsi seriamente. Norman Lewis, scrittore già celebre per i suoi libri di viaggio, decide di interessarsi alla vicenda e come in una detective story ricostruisce le circostanze del delitto e lentamente, allargando il fuoco dell'attenzione, delinea con grande efficacia l'ambiente storico e sociale in cui esso è avvenuto. Ad attirarlo in Sardegna è la sopravvivenza nel cuore dell'Europa di una figura antica e per molti versi leggendaria, quella del bandito...
Un viaggio in sambuco
Norman Lewis
Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 2014
pagine: 195
"La scoperta dell'America ad opera degli spagnoli diede inizio a una delle più funeste sequele di eventi e alla più lunga trage-dia umana che il mondo abbia conosciuto. Nello spazio di una generazione, delle grandiose civiltà del Centro e Sudamerica non restarono che rovine e una misera turba di schiavi di piantagione, mentre nel Nord l'impeto della conquista e dello ster-minio fu solo dilazionato. Tutti i nuovi arrivati europei furono distruttori. I francesi fecero scempio delle nazioni del Mississippi e del Golfo del Messico. In Canada gli inglesi inventarono la guerra batteriologica, distribuendo alle tribù le coperte di un ospedale di vaiolosi (metodo tuttora in auge nel Brasile), mentre gli emancipati coloni americani si spinsero all'Ovest dietro uno scudo di tradimenti e massacri. Il fatto spaventoso è che la maggior parte degli abitatori aborigeni sono stati eliminati da un terzo della superficie del globo, ed è forse ancora più deprimente che i pochi sopravvissuti siano stati ridotti, nell'insieme, alla miseria e alla nullità culturale".
Niente da dichiarare
Norman Lewis
Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 2000
pagine: 276
A coloro ai quali l'ultima pagina di "Napoli '44" aveva lasciato qualche curiosità sulle ulteriori avventure del sergente Lewis non resta che aprire questo volume autobiografico. Dove si scopre che i prigionieri russi erano, in realtà, un reggimento di tagichi, straordinari combattenti perché non facevano distinzione fra la vita e la morte. Lewis è testimone di eventi insieme atroci e bizzarri, entrando e uscendo di soppiatto dagli ambienti e dalle situazioni più disparate: la Cuba di Batista, il Guatemala rivoluzionario, l'Indocina francese, la Londra letteraria.
Napoli '44
Norman Lewis
Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 1993
pagine: 244
Lewis entrò a Napoli nel 1943 come ufficiale della Quinta Armata americana e gli furono subito assegnate funzioni di polizia, che svolse per tredici mesi. I taccuini che Lewis tenne in quel periodo finirono poi per costituire questo libro. Lewis si aggira in una Napoli trasformata dalla guerra in un immenso, miserabile mercato nero. Questo libro fu pubblicato per la prima volta in Inghilterra nel 1978 e appare solo ora in Italia.