Libri di Osvaldo Scardelletti
Noi figli, noi padri. Due atti in dialetto monterotondese
Osvaldo Scardelletti
Libro: Libro rilegato
editore: Fuorilinea
anno edizione: 2019
pagine: 80
Noi figli, noi padri di Osvaldo Scardelletti è tratto dal magistrale romanzo che egli stesso aveva dedicato ai tremendi eventi che accaddero a Monterotondo il 9 settembre del 1943, il giorno dopo l'annuncio dell'armistizio che avrebbe dovuto porre fine alla guerra. La notizia genera entusiastica commozione ma è cosa breve perchè ben presto si ripiomba nella cupa realtà di una nazione, di un paese sacrificati alle ambizioni belliche di un regime che ha saputo generare-anzichè benessere- paura, disoccupazione, fame, persecuzioni. In questo scenario di disperazione, un padre e un figlio sembrano trovarsi insieme per la prima volta, scoprendo finalmente aspetti sino a quel momento taciuti l'uno all'altro. Ma la tragedia, improvvisa, repentina, si abbatterà sulla scena. Noi figli, noi padri, nelle intenzioni di Scardelletti era un omaggio, un messaggio d'amore capace di svelare attraverso il rapporto reciproco tra i personaggi presi a modello, i sentimenti che animano gli uomini degni di tal nome.
La pelle degli altri
Osvaldo Scardelletti
Libro: Libro rilegato
editore: Fuorilinea
anno edizione: 2016
pagine: 152
Alle 7:45 del 9 settembre 1943 – dopo il proclama di armistizio del maresciallo Badoglio – aerei tedeschi JU 52 lanciano 900 paracadutisti su Monterotondo, città strategicamente ubicata alle porte di Roma. I tedeschi avviano le operazioni a terra con il compito di occupare il Castello Orsini, sede dello Stato Maggiore dell’Esercito Italiano, già trasferito altrove. Una Compagnia di Carabinieri, contrasta energicamente l’attacco nemico con l’aiuto dei civili. I tedeschi vengono circondati e si salvano solo mediante accordi col feldmaresciallo Göring. La battaglia di Monterotondo del 9 e 10 settembre 1943, nonostante lo sbandamento dei vari corpi presenti sul territorio dovuto alla fuga dei vertici militari e di Governo, causa la morte di 300 militari tedeschi, 157 militari italiani e 101 civili. I tedeschi, sconfitti, devono abbandonare Monterotondo. Questo romanzo è il racconto corale di quelle giornate. Una narrazione di sentimenti, paure, violenze e speranze che narrano la tragedia di questa e di mille altre guerre attraverso lo sguardo attento e partecipe di Osvaldo Scardelletti, un ragazzo, poi uomo, che allora ne fu testimone.