Libri di Otto Cima
Milano che scompare
Otto Cima
Libro: Libro in brossura
editore: Il Polifilo
anno edizione: 2010
pagine: 160
"C'era una vecchia Milano che non è più. Le linee secolari della sua struttura, reliquie di storia e testimonianze di vita, sono state dapprima lentamente corrose, poi rapidamente soverchiate e disfatte, dall'espandersi della nuova città, che, avida di spazio, imperiosa, insofferente di limiti tradizionali, già distende l'arido asfalto delle sue vie, propaga il tumultuoso fervore delle sue industrie, innalza l'orgoglio monumentale della sua opulenza là dove cinquant'anni addietro si potevano cercare soltanto ombrose solitudini e rustiche osterie. Alte moli allineate senza intermezzi di sosta e riposo, grigio squallore di cemento che simula la pietra, portentosa frequenza di uffici e di negozi, inestricabile labirinto di condotti sotterranei e di fili aerei, interminabile fragore di ruote correnti, questa città avrà anch'essa un giorno, nobilitata dal tempo, una particolare bellezza, che i nostri nepoti si terranno in cuore con nostalgica fedeltà".
Fra il verde dei giardini milanesi. 1925
Otto Cima
Libro
editore: Il Polifilo
anno edizione: 2006
pagine: 124
Mezzo secolo di caricatura milanese 1860-1910 [1928]
Otto Cima
Libro
editore: Lampi di Stampa
anno edizione: 2001
pagine: 86
Il volumetto ripercorre cinquant'anni di caricatura milanese, a cavallo del XIX e XX secolo, proponendo 136 disegni e 5 tavole fuori testo. Riproduzione a richiesta dell'edizione: Arti Grafiche Bertarelli, 1928
La Colonna del Verziere. Antiche arie milanesi
Otto Cima
Libro
editore: Meravigli
anno edizione: 2013
pagine: 208
Otto Cima, che è noto soprattutto per i suoi gustosi articoli ambrosiani che furono pubblicati negli anni venti del secolo scorso sul Corriere della Sera, ci regala qui una serie di prose scritte in uno stile piacevole e con scrupoloso amore di ricerca, umanità, coerenza e armonia di argomenti - la vecchia Milano e la sua trasformazione nella "nuova" Milano - e tutte scaturite dalla passione per la sua città, tutte pervase da una malinconia qua e là punteggiata di bonaria arguzia.