Il Polifilo
Hortus librorum liber hortorum. L'idea di giardino dal XV al XX secolo attraverso le fonti a stampa.. Volume Vol. 2
Giorgio Di Franco
Libro: Libro rilegato
editore: Il Polifilo
anno edizione: 2012
pagine: XXII-538
L'opera propone un percorso sull'idea di giardino attraverso le fonti a stampa dal 1500 a oggi. Vengono osservate le metamorfosi che le figure e le forme del giardino e i suoi significati, ora palesi ora nascosti e misteriosi, hanno subito nel tempo. Il secondo volume comprende e commenta testi e raccolte del diciottesimo secolo, riproponendo le forme emozionanti del parco paesaggistico del Settecento europeo.
Sull'Italia. Discorso apologetico
Lorenzo Da Ponte
Libro: Libro in brossura
editore: Il Polifilo
anno edizione: 2012
pagine: 154
Nel 1820 il re d'Inghilterra Giorgio IV aveva intentato una causa legale contro la moglie Carolina di Brunswick, la quale da tempo conduceva pubblicamente una vita immorale in Italia. Il celebre avvocato irlandese Charles Philips era intervenuto a favore di Carolina con una lettera indirizzata al re, nella quale screditava i testimoni italiani giudicandoli ipocriti, falsi e bugiardi per natura, indegni di un tribunale inglese. Tali denigrazioni non furono tollerate da Lorenzo da Ponte, massimo esponente della cultura italiana in America, il quale con forte intento polemico diede alle stampe "Sull'Italia. Discorso apologetico". Riproponiamo al lettore questo breve scritto non tanto per la sua eccellenza letteraria, quanto per l'onorata intenzione dell'autore di difendere il proprio paese in terra straniera.
Il lago di Como
Johann J. Wetzel
Libro: Libro rilegato
editore: Il Polifilo
anno edizione: 2011
pagine: 108
Dopo i laghi elvetici il Wetzel scoprì i laghi insubrici, il Lario, il Verbano e il Ceresio e finalmente il Garda. Le quindici vedute del "Voyage pittoresque au lac de Côme" uscirono nel 1822: quattro anni prima che le limpide acque del Lario fossero turbate dai primi battelli a vapore; ancora non conoscevano che le barche da pesca con i curvi arcioni per la tenda, i grevi comballi con la gran vela quadrata e le agili gondole da diporto, che il Giovio metteva accanto alle veneziane. Così che il nostro artista poteva godersi il pulitissimo lago e l'aria tranquilla, alieno come era da romantici sconvolgimenti e burrasche. Voleva uno specchio limpido a riflettere e filtrare le cristalline trasparenze dell'atmosfera, e le montagne, i promontori, le ville e i villaggi, a raffinare le delicatezze del cielo e della luce d'Italia da lui scoperta sul Lario per la prima volta, con un rapimento che si ritrova nelle bellissime vedute, nel polverio di luce, nelle trasparenti lontananze, nel cielo solcato di limpide nubi: quel cielo di Lombardia in queste vedute veramente e manzonianamente bello. Questa edizione presenta la traduzione italiana del testo del Wetzel e le tavole in misura di due terzi dell'originale da cui sono state riprodotte, quasi certamente colorito dallo stesso Wetzel. introduzione di Piero Banconi.
Milano che scompare
Otto Cima
Libro: Libro in brossura
editore: Il Polifilo
anno edizione: 2010
pagine: 160
"C'era una vecchia Milano che non è più. Le linee secolari della sua struttura, reliquie di storia e testimonianze di vita, sono state dapprima lentamente corrose, poi rapidamente soverchiate e disfatte, dall'espandersi della nuova città, che, avida di spazio, imperiosa, insofferente di limiti tradizionali, già distende l'arido asfalto delle sue vie, propaga il tumultuoso fervore delle sue industrie, innalza l'orgoglio monumentale della sua opulenza là dove cinquant'anni addietro si potevano cercare soltanto ombrose solitudini e rustiche osterie. Alte moli allineate senza intermezzi di sosta e riposo, grigio squallore di cemento che simula la pietra, portentosa frequenza di uffici e di negozi, inestricabile labirinto di condotti sotterranei e di fili aerei, interminabile fragore di ruote correnti, questa città avrà anch'essa un giorno, nobilitata dal tempo, una particolare bellezza, che i nostri nepoti si terranno in cuore con nostalgica fedeltà".
Hortus librorum liber hortorum. L'idea di giardino dal XV al XX secolo attraverso le fonti a stampa. Volume Vol. 1
Franco Giorgetta
Libro
editore: Il Polifilo
anno edizione: 2010
L'idea di giardino dal xv al xx secolo attraverso le fonti a stampa. Vol.I Cinquecento & Seicento. Presentazione di Massimo Venturi Ferriolo. In-16, 17 x 24, 544 pagine, 226 illustrazioni. In tela con sovraccoperta. Il volume, (un giardino di libri, un libro di giardini) percorre la storia del giardino, o meglio dell'idea di giardino, attraverso le fonti a stampa dal 1500 ad oggi. Prima ancora di essere una bibliografia tematica (i libri e le raccolte di stampe studiate, prime edizioni e le principali che seguono, sono descritte e collazionate con riferimento alla collocazione dell'esemplare esaminato) il libro compie un affascinante percorso, osservando le metamorfosi che le figure e le forme del giardino e i suoi significati, ora palesi ora nascosti e misteriosi, hanno subito nel tempo, specchiati nelle sue fonti prime e autentiche, a partire dalla perfezione dei giardini del Rinascimento italiano, per arrivare, attraverso le forme emozionanti del parco paesaggistico del Settecento europeo, al wild garden di William Robinson, l'odierno giardino selvaggio della natura intatta, nel quale l'uomo contemporaneo ritrova l'antico perduto rapporto con la natura originaria. Il percorso che tocca più di trecento opere, distribuite nell'arco di cinque secoli, è diviso in tre volumi. Questo primo comprende e commenta testi e raccolte dagli ultimissimi anni del Quattrocento al Seicento.
Viaggio al Tibet 1738-1745
Cassiano Beligatti
Libro
editore: Il Polifilo
anno edizione: 2008
pagine: 108
La descrizione del Lario
Paolo Giovio
Libro: Libro in brossura
editore: Il Polifilo
anno edizione: 2007
pagine: 120
Paolo Giovio (Como 1483-Firenze 1552), medico e umanista, educato tra Padova e Pavia alla scuola dei più brillanti pensatori aristotelici del primo Cinquecento, scrisse il Larius, come viene abitualmente designato il De chorographia Larii lacus, nell'ultimo scorcio del 1537. Accedeva così alla richiesta dell'amico Francesco Sfondrati, senatore di Milano, in quell'anno investito dall'imperatore Carlo V dei diritti feudali sulla costa orientale del Lario (Mandello, Varenna, Bellano, Corenno e Monte Introzzo). Fondato sul periplo lacustre compiuto dall'autore, il Larius è una descrizione che si avvale di una scrupolosa annotazione e di una accurata misurazione, e vi riveste un ruolo centrale la silente testimonianza delle rovine: come se la nobiltà del feudo toccato allo Sfondrati non potesse essere meglio illuminata che mostrando la densità della storia passata e la lunga durata dell'insediamento umano su di esso. La nuova traduzione è accompagnata dal testo latino e dalle carte del lago del manoscritto braidense e dell'editio princeps.