Libri di P. Paolo Zampieri
Zonacammarata. Maregrosso. Messina: paesaggi retroattivi, processi sociali
P. Paolo Zampieri
Libro: Copertina morbida
editore: Linaria
anno edizione: 2014
pagine: 68
Quartiere di Maregrosso, il "sogno del mare" tradito di Messina, fra baracche e resti industriali. Qui un muratore babelico, Giovanni Cammarata (1914-2002) aveva trasformato la sua misera abitazione in un castello colorato, colmo di decorazioni e sculture. Le ruspe, anni fa, hanno risparmiato solo la facciata: tutto intorno oggi c'è il grande parcheggio di un supermercato. Di tale vicenda eccezionale il saggio propone uno sguardo urbano, capace di cogliere le relazioni e i legami con la storia sociale e il processo di ricostruzione di una città azzerata nel 1908 dal grande terremoto. Intorno alla casa si muovono nuovi passi e nuove idee, dentro una Messina in trasformazione.
Il quotidiano totale. Dall'apartheid dei nonluoghi a quello dell'immaginario. Barboni e supereroi
P. Paolo Zampieri
Libro
editore: Robin Edizioni
anno edizione: 2007
pagine: 360
"La filosofia sta all'Europa come il cinema sta all'America". In questa equazione dal sapore paradigmatico, c'è il perimetro di questo lavoro e probabilmente il DNA di quel Kolossal chiamato "Società dell'immagine". È l'immagine l'oggetto di studio di questo saggio e la variabile "immateriale" capace di riscrivere, ininterrottamente, la geografia fisica e mentale della società contemporanea. Economia, politica, merci, informazione, tutto viene fagocitato da tale forza quasi divina. Alla Storia e alla sua narrazione, sembra si sia sostituito il Quotidiano e il suo spettacolo. L'autore attraversa gli strumenti, e le suggestioni, della sociologia dell'immaginario e mette a fuoco i tre "cavalli di Troia", i Media, la Metropoli e la Moda, che hanno prima cullato e poi irradiato tale processo apparentemente irreversibile. Con uno sguardo foucaultiano, analizza le ricadute di questo processo nella psiche del cittadino metropolitano e lo fa osservando come questo si manifesta nelle sue due radicalizzazioni: i Barboni e i Supereroi. I soggetti totalmente esclusi dai poteri dell'immagine e quelli composti di sole immagini, di solo sogno. I due apartheid speculari dentro i quali i più accaniti abitanti della metropoli sono costretti somigliano molto da vicino a un "Quotidiano Totale" senza possibilità di uscita. Dentro tale "spettacolo" la nostra posizione ricorda tanto quella dell'ostaggio: è obbligatorio sognare, è (quasi) impossibile fuggire.