Libri di Paola Gargiulo Maffei
Vademecum del predatore emotivo. Come proteggersi dalla violenza psicologica e perché è importante conoscerla
Paola Gargiulo Maffei
Libro: Libro in brossura
editore: EBS Print
anno edizione: 2024
pagine: 96
Il principale obiettivo del libro è sensibilizzare il lettore sull'importanza di conoscere e prevenire la violenza psicologica, che può avere conseguenze devastanti sulla salute mentale e fisica delle vittime, concentrando l'attenzione su una specifica categoria di persone: i predatori emotivi, quelli che manifestano comportamenti di "mascolinità tossica" attraverso la pianificazione e la costruzione di relazioni di abuso narcisistico, cioè relazioni disfunzionali caratterizzate da assenza di reciprocità relazionale, ambiguità, manipolazione affettiva e psicologica. Il libro, che riporta anche stralci di testimonianze condivise, approfondisce le caratteristiche della personalità del predatore emotivo, descrive le fasi della relazione di abuso narcisistico, le tecniche di manipolazione applicate e le strategie per liberarsi dalle catene della manipolazione psicologica. Prefazione di Roberta Catania.
Un approccio bio-psico-sociale alla famiglia del paziente con Charcot Marie Tooth e altre patologie croniche
Paola Gargiulo Maffei
Libro: Copertina morbida
editore: Gruppo Albatros Il Filo
anno edizione: 2020
pagine: 126
La diagnosi di malattia cronica ha un forte impatto non solo su chi ne è affetto ma sul suo intero contesto-relazione, in particolare su quello familiare. A sua volta, la gestione della malattia da parte della famiglia condiziona fortemente colui che della suddetta malattia è il portatore. All'interno del nucleo familiare possono essere messi in atto diversi atteggiamenti per fronteggiare la patologia, da quelli evitanti a quelli iperprotettivi... ma ne esiste uno che può essere considerato ideale? Attraverso un'analisi di stampo sistemico, lo studio di alcuni casi clinici e il fondamentale "passaggio dal Sostare al So Stare", Paola Gargiulo Maffei propone un nuovo approccio, che parte dall'accettazione della diagnosi da parte del paziente e dei suoi congiunti e arriva alla comprensione del fatto che la patologia non è e non deve essere totalizzante: la persona, dunque, molto prima della malattia.