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Libri di Paola Pittaluga

Territori dell'abbandono. Strategie di rigenerazione per contesti spaziali e sociali in crisi demografica

Libro: Libro in brossura

editore: Franco Angeli

anno edizione: 2021

Nei territori dell’abbandono lo spopolamento lascia un’eredità pesante: paesaggi dimenticati, patrimoni immobiliari in disuso, impoverimento dei servizi per gli abitanti che restano e resistono. Invertire il fenomeno rappresenta una delle sfide più importanti e urgenti che devono essere affrontate in tutti quei contesti in crisi demografica. Non è pensabile continuare ad avere presidi sociali ridotti al minimo, costruire senza prendere in considerazione il valore correlato agli edifici in abbandono e le implicazioni ambientali del consumo di suolo, lasciare che ampi territori vadano incontro ad un inesorabile declino. I contributi presenti nel volume affrontano, sotto profili diversi, questi temi, cercando di delineare strategie di rigenerazione capaci di invertire i processi generati dalla crisi demografica. Alcuni sono più orientati a un concetto di rigenerazione fisica, altri incorporano quella sociale, politica ed economica, analizzando anche la capacità di rivalutare il patrimonio edificato dismesso attraverso il riuso e la rimessa a reddito. In altri casi ancora la crisi ambientale, il dissesto idrogeologico, l’argomento della sicurezza diventano occasione per agire sul tema dell’abbandono e dello spopolamento. Esiste però una dimensione che è ricorrente nei diversi contributi: l’importanza del coinvolgimento della società locale. Qualunque strategia di rigenerazione per essere efficace richiede un ruolo attivo degli abitanti sia nella definizione, sia nella gestione. In questo senso è importante sperimentare pratiche collaborative attraverso le quali favorire la continuità d’uso delle risorse ancora presenti nei territori dell’abbandono, un rafforzamento del senso di appartenenza, l’integrazione sociale e culturale per nuovi soggetti collettivi che se ne prendono cura. Rendere questi territori, ancora e sempre, spazi di vita in evoluzione.
21,00 19,95

Progetto e resistenza. Il progetto dello spazio come azione critica

Paola Pittaluga

Libro: Libro in brossura

editore: Franco Angeli

anno edizione: 2021

pagine: 142

La trasformazione degli spazi fisici attraverso il progetto richiede la conoscenza e la comprensione di ciò che si deve trasformare. In questo senso, il processo cognitivo sotteso all’attività progettuale è influenzato anche dal modo in cui noi conosciamo e apprendiamo. L’apprendimento è a sua volta fortemente determinato dal contesto fisico e socioculturale più ampio in cui ci si forma. Gli ultimi anni del XX secolo e questi primi anni del XXI si caratterizzano per un mutamento epistemologico delle modalità di apprendimento che discende dall’assenza di punti di riferimento e dalla perdita dei valori, dall’incertezza e dal cambiamento continuo e senza sosta che pervade tutti gli aspetti della nostra vita. In particolare, viene a mancare la capacità di fare esperienza della stabilità che ha delle ricadute rilevanti sulle abilità degli individui orientate al progetto: se non si conosce e sperimenta la stabilità è possibile progettare il cambiamento? Quale è allora il futuro di tutte quelle attività che progettano il cambiamento e la trasformazione? La risposta, per i contesti di apprendimento legati all’attività progettuale, può essere trovata in diverse concezioni/declinazioni degli strumenti di trasformazione dello spazio, ossia piani e progetti, intesi come “strategie di resistenza”. Queste strategie recuperano alcune delle connotazioni perse nel tempo e ne assumono di nuove, più adatte a questi tempi di crisi: piano e progetto come strumento di conoscenza; come strutturazione degli elementi della permanenza; come processo e forma non risolutiva di trasformazione dello spazio; come strumento di integrazione tra processi urbani e processi ambientali; come strumento di opposizione a processi guidati dal mercato e all’omologazione; come attivatori di processi di coinvolgimento, di empowerment e di forme di gestione collettiva. Le strategie di resistenza possono trovare collazione in un progetto formativo e pratico che tiene conto del modo in cui oggi si apprende e che esplora, resistendo, le possibilità di esistenza di altri modelli culturali e istituzionali, forme di democrazia, stili di vita, più adatti a questo tempo di incertezza e di instabilità, riportando valori di frugalità, sobrietà, solidarietà. In questo senso, il progetto non è asservito ad uno sviluppo cieco che segue acriticamente i trend del momento, ma è l’occasione per trovare strade alternative, altri futuri possibili oltre a quelli derivanti da un mondo governato da tecnologia ed economia. Il progetto come strategia di resistenza non è un atto passivo, di opposizione per l’opposizione, ma è un’azione critica e in quanto tale capace di aprire differenti prospettive, percezioni, compiti. La resistenza è concepita come un percorso che evita alcuni pericoli per costruire progetti, siano essi formativi, di trasformazione dello spazio, economici, di vita, che, attraverso un’attività critica continua e vigile di esplorazione della realtà, siano capaci di favorire la libertà, le diversità, le possibilità di evoluzione e di costruire un futuro migliore.
19,00 18,05

Insediamenti turistici costieri e sostenibilità. Progetti di rigenerazione

Libro: Libro in brossura

editore: Franco Angeli

anno edizione: 2018

pagine: 242

I paesaggi costieri sono sempre più interessati da processi di urbanizzazione e trasformazione tanto da essere profondamente alterati nelle caratteristiche fisiche e morfologiche, nella qualità e identità. Accanto a insediamenti per la vacanza progettati nei minimi dettagli, villaggi ipercurati e ipergestiti, talvolta spinti fino a consentire ai fruitori di vivere una finzione acontestuale e atemporale, convivono aree trasandate, casuali, anonime e degradate, periferie della città turistica. Un patrimonio che non può essere abbandonato a se stesso e ignorato dalle politiche ambientali di tutela delle coste. Richiama anzi un progetto di spazio pubblico se si assume che, oggi, l’ambiente e il paesaggio, spazi eminentemente e immanentemente pubblici, siano forse gli unici rimasti. I contributi presenti nel volume, attraverso la descrizione di esperienze attuali o passate, italiane e internazionali, invitano ad una riflessione su questi temi e sottolineano la necessità di pensare un progetto di rigenerazione sostenibile dei paesaggi e degli insediamenti turistici costieri che tenga conto sia degli aspetti ambientali, legati per esempio ai “rischi ambientali”, sia di quelli sociali legati alla “mercificazione” tipica dei luoghi del loisir quando sono le tecniche di marketing a guidare la progettazione degli spazi per il turismo, allo scopo di aumentare il valore percepito dall’utente. Emergono differenti declinazioni del progetto che contrastano forme di organizzazione spaziale e azioni che tagliano i rapporti con il territorio, prive di identità e discendenti da logiche privatistiche dello spazio, privilegiando invece funzioni, usi e attività coerenti con il contesto locale, progettate e gestite collettivamente, nella convinzione che non c’è sostenibilità senza una collettività, un insieme di soggetti che hanno a cuore il futuro del proprio spazio di vita e di quello delle generazioni a venire.
31,00 29,45

Il progetto ambientale in aree di bordo

Libro: Libro in brossura

editore: Franco Angeli

anno edizione: 2007

pagine: 320

Per la sua costitutiva ambiguità, bordo è una parola che si presta a molte interpretazioni, a differenti punti di vista, a diverse trame. Nel bordo è possibile cogliere la marginalità, il distacco di tutto ciò che può essere considerato rifiuto dalla "normalità" della macchina urbana, la quale non assegna dignità alla marginalità. Gli spazi fisici di risulta, di bordo, non pianificati, compaiono come luoghi di affermazione della creatività, della soggettività, della costruzione di nuovi momenti di comunicazione. Ma, anche, di ricerca della propria memoria e identità, di mediazione, di riposo e di silenzio tra l'ipertrofia e il disordine. Essi rappresentano l'ultima barriera ad un'immagine urbana auto-celebrativa, che cerca di esorcizzare attraverso il consumo culturale i complessi di colpa di una società che ha piegato la storia ad un'attività di intrattenimento. In questo senso, la ricerca, verso la quale si orientano i contributi presentati in questo volume, è incentrata su un cambiamento radicale del modo di considerare il paesaggio dell'urbanità contemporanea, sui luoghi di passaggio, sugli spazi intermedi, le aree di bordo e di confine, sulle forme del loro costante e mai definitivo attraversamento.
38,00 36,10

Immagini spaziali e progetto della città

Libro: Libro in brossura

editore: Franco Angeli

anno edizione: 2005

pagine: 192

La ricerca di un più forte rapporto con la realtà ha accelerato la transizione del progetto da una sfera esclusiva del sapere tecnico a una più complessa in cui il progetto della città si sposta sul campo dell'azione effettiva che richiede un confronto tra valori e investe la sfera dell'etica e della legittimazione sociale. Partendo da tali presupposti i contributi presentati in questo volume affrontano il tema del processo di piano nella sua connotazione interattiva, basata sul rapporto diretto con le popolazioni e con i luoghi, su un continuo confronto tra sapere tecnico e sapere comune, tra le immagini spaziali che gli abitanti della città e del territorio si costruiscono in relazione al proprio spazio di vita.
23,50 22,33

Immagini spaziali e progetto del territorio

Libro

editore: Franco Angeli

anno edizione: 2003

pagine: 256

30,50 28,98

La città latente. Il progetto ambientale in aree di bordo

Libro

editore: Franco Angeli

anno edizione: 2001

pagine: 128

21,00 19,95

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