Libri di Paolo De Lorenzi
L'Armeria di Palazzo Ducale
Paolo De Lorenzi
Libro
editore: Marsilio
anno edizione: 2012
pagine: 32
Una porta massiccia in legno di cedro, costruita con tavole fatte dispendiosamente venire dal Libano nel 1556, custodiva un tempo l'accesso alle Sale d'Armi di Palazzo Ducale. La competenza sulle "Munitioni" - questo l'antico nome del luogo - apparteneva al supremo Consiglio dei Dieci, come testimonia la sigla "cx" incisa sulla placca originale cinquecentesca della serratura, che vi ammetteva per la visita solo re, principi e ospiti eminenti. Da sempre, al fine di tutelare la sicurezza delle assemblee governative, nella sede del potere marciano esisteva un deposito di armi pronte all'uso. Nel XIV secolo fu sistemato accanto al Maggior Consiglio, nella sala - detta perciò dell'Armamento - in cui oggi si ammirano i resti del grande affresco staccato di Guariento con l'Incoronazione della Vergine; la suddivisione in due piani dava modo di sfruttare al meglio quello spazio. Il trasferimento nella sede odierna, dapprima una stanza, più tardi altre due già occupate dalla prigione della "Torresella" (sopravvivono, su una parete, numerose iscrizioni tracciate dai detenuti), risale al 1496.
Villaggi fantasma. Passeggiate su antichi sentieri tra Piemonte e Liguria
Christian Roccati, Paolo De Lorenzi
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni del Capricorno
anno edizione: 2015
pagine: 144
Tra basso Piemonte e Liguria, sulle pendici appenniniche tra Alessandria e Genova, c'è una "terra di mezzo" poco conosciuta ma di grande fascino, un susseguirsi di piccole valli segrete che val la pena di esplorare: al Malvaro e val Trebbia, valli Bisagno, Scrivia, Campassi e Borbera. Territori lontani dal turismo di massa, scelti per questo volume di itinerari insoliti alla scoperta di mulini, chiese e paesi abbandonati. Luoghi di cui a volte non è rimasto "che qualche brandello di muro", malinconici e struggenti, dove rintracciare i segni delle comunità contadine che con il duro lavoro di secoli sono riuscite ad addomesticare queste aspre terre. Per ogni itinerario, una scheda tecnica con cartina e accessi e un apparato iconografico inedito. Quando la montagna è uno specchio sul passato. Il nostro.

