Libri di Paolo Di Luca
Filologia interpretativa
Costanzo Di Girolamo
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni di Storia e Letteratura
anno edizione: 2019
pagine: 744
L'aggettivo presente nel titolo di questa raccolta di saggi mette in primo piano quello che dovrebbe essere lo scopo fondamentale della filologia. L'interpretazione non è solo al servizio del commento, ma può e deve rivolgersi, con modalità diverse da quelle della critica intuitiva o anche di altre branche della stessa filologia, all'intelligenza locale e complessiva delle opere, contribuendo al contempo, ove sia il caso, alla messa a punto del testo. Eppure nella tradizione degli studi all'acribia e al rigore di alcune pratiche non ha corrisposto, il più delle volte, un pari impegno esegetico e nemmeno un adeguato interesse per l'interpretazione, senza la quale è impossibile ridurre o annullare la differenzialità, non soltanto linguistica, che presentano le opere del passato. D'altro canto, se rovesciamo la prospettiva e ci mettiamo dal punto di vista della teoria letteraria, è solo alla filologia che può essere affidata la responsabilità che ogni interpretazione comporta.
L'Italia dei trovatori
Libro: Libro in brossura
editore: Viella
anno edizione: 2018
pagine: X-246
La poesia trobadorica ha influito profondamente sulla cultura italiana, sia perché costituisce il modello principale della lirica amorosa sia perché i trovatori, la cui presenza al di qua delle Alpi si intensifica tra XII e XIII secolo, hanno spesso preso parte alle vicende storiche italiane e hanno cantato non solo d’amore ma anche di politica, di morale, di eventi quotidiani. Con tale ventaglio tematico ben presente, i saggi raccolti in questo volume inaugurano nuove prospettive su alcuni contesti (Genova, Pisa, la corte estense), personaggi (Federico II) ed eventi (le lotte tra le partes nell’Italia del Duecento), nonché su forme letterarie (la poesia storico-politica e comico-satirica), dinamiche di circolazione dei manoscritti e applicazione ai componimenti poetici di categorie interpretative delle scienze storiche, dimostrando come i testi trobadorici costituiscano una fonte di estremo interesse non solo per i filologi bensì per tutti gli studiosi della storia dell’Italia medievale. Presentazione di Stefano Asperti.