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Libri di Paolo Orvieto

Misoginie. L'inferiorità della donna nel pensiero moderno. Con antologia di testo

Paolo Orvieto

Libro

editore: Salerno Editrice

anno edizione: 2002

pagine: 280

Questo studio dell'immagine della donna, attraverso un esame critico dell'interpretazione che ne ha dato la cultura moderna, è costituito da due sezioni: innanzitutto l'autore riesamina il giudizio moderno sulla differenza sessuale in tredici saggi che rivisitano le posizioni sia misogine sia femministe, da Darwin a Virginia Woolf, da Baudelaire a Angela Carter, da Mantegazza a Simone de Beauvoir, dalle protofemministe alle tesi misogine, per poi arrivare alle pseudo-dimostrazioni scientifiche dell'inferiorità della donna. Nella seconda parte un'antologia offre al lettore le piú significative pagine che costituiscono i pilastri della misoginia.
14,00 13,30

Labirinti, castelli, giardini. Luoghi letterari di orrore e smarrimento

Paolo Orvieto

Libro: Libro in brossura

editore: Salerno Editrice

anno edizione: 2004

pagine: 444

Perché la mente umana è cosí attratta dall'orrore? Senza limitazioni geografiche né cronologiche, l'autore indaga i luoghi letterari di clausura, perdizione, orrore. Durante il suo viaggio nei luoghi della paura incontra i mostri che li colonizzano e che hanno affascinato i lettori di ogni epoca, suscitando sgomento ma anche desiderio. Dal Minotauro a mostri di ogni specie, maghe e vampiri, personaggi biblici e del romanzo gotico, creature partorite da Edgar Allan Poe, Bram Stoker, Howard Phillips Lovecraft, Umberto Eco e Stephen King, una serie di identità orrorifiche indagate nella loro essenza e nelle cause, anche psicanalitiche, della loro "diversità".
19,50 18,53

Lettura allegorica del Morgante

Paolo Orvieto

Libro: Libro in brossura

editore: Salerno Editrice

anno edizione: 2020

pagine: 220

Il saggio completa altri due studi sul Morgante di Pulci pubblicati da Paolo Orvieto per la Salerno Editrice: "Pulci medievale" (1978) e la monografia "Pulci" (2017). L'attenzione è concentrata soprattutto, ma non solamente, sugli ultimi quattro cantari del Morgante, in cui, per ragioni culturali e esistenziali, Luigi Pulci cerca, da un lato, di scardinare l'establishment culturale ficiniano, con la protratta e infamante traduzione allegorica di Marsilio Ficino, alias Marsilio re saraceno, e l'ulteriore identificazione del filosofo con il mago Malagigi, colpevole, appunto come Filino, di praticare una magia demoniaca. Dall'altro lato Pulci mette in scena un alter ego, Astarotte, che è ora un coltissimo teologo cristiano, agostiniano e tomistico, vero restauratore della genuina fede cattolica contro l'ermetismo pagano di Ficino. Una compiuta denuncia anche dell'astrolatria ficiniana, per cui l'influenza astrale determinerebbe ogni accadimento terreno, negando quindi sia la prescienza divina sia il libero arbitrio dell'uomo. Una serie di tableaux vivants che non sono più solo dell'entourage carolingio, ma, insieme, trasferiti di peso dalla palpitante realtà fiorentina. Allegorie che si estendono a Lorenzo de' Medici e a Pallante (Piero figlio di Lorenzo) e Lattanzio (Pulci stesso, che si identifica anche con Orlando morituro a Roncisvalle); e che, pur d'altro genere, coinvolgono i primi ventitré cantati: si ribadisce con altri accertamenti quella tra Morgante e Margutte e Bernardo Bellincioni e Antonio di Guido, qui reputato anche il possibile autore e falsificatore dell'Orlando laurenziano. Infine una revisione delle ipotizzate allegorie "morali" dei primi cantari del Morgante: nient'affatto edificanti, bensì dissacrazioni, ai limiti della blasfemia, delle più diffuse allegorie teriomorfe del cristianesimo.
21,00 19,95

Alle origini del femminicidio. Le femmine fatali nella letteratura italiana

Alle origini del femminicidio. Le femmine fatali nella letteratura italiana

Paolo Orvieto

Libro: Libro in brossura

editore: Aracne (Genzano di Roma)

anno edizione: 2024

pagine: 336

Il saggio passa in rassegna almeno una trentina di romanzi tra la fine dell'800 e i primi del '900, di autori per lo più oggi quasi o del tutto ignoti e, dei più rinomati, romanzi reputati secondari del tutto trascurati. Ma quasi filo rosso portante è la presenza ossessiva della femmina fatale, della quale si fornisce un'ampia fenomenologia, in autori famosi e "d'appendice". Femmina fatale che deve essere eliminata per la stessa sopravvivenza del maschio da lei trascinato alla follia, con quindi "criminale" giustificazione al femminicidio, oggi estremamente attuale. Una concezione biecamente patriarcale, con allora come ora un omicida, quando, reso folle dalla maliarda, gli si nega l'incondizionato possesso della femmina. Inoltre da notare la moderna tecnica narrativa dei romanzi d'appendice, che già prefigurano nella fabula e nella trama le moderne soap operas e telenovelas.
22,00

De Sanctis

Paolo Orvieto

Libro: Libro in brossura

editore: Salerno Editrice

anno edizione: 2015

pagine: 263

Nel 2017 si celebra il bicentenario della nascita di un grande italiano, Francesco De Sanctis (1817-1883), al quale è stato attribuito il non piccolo merito di essere stato il vero fondatore della critica italiana, grazie alla sua produzione saggistica e alla fondamentale "Storia della letteratura italiana" (1870-71). E stato un autore che ha attraversato quasi l'intero Ottocento e che ha segnato in profondità la stagione di passaggio verso l'Unità, alla quale ha partecipato attivamente in prima persona. In queste pagine viene ripercorsa la parabola umana e culturale di De Sanctis, che nelle lezioni delle sue varie scuole e nei molteplici saggi registra fedelmente i moti e i terremoti della cultura, della letteratura e poi anche della politica italiana pre e post-unitaria. Tuttavia, per lui l'arte non è solo un epifenomeno culturale e non è neppure "un capriccio personale"; è piuttosto consustanziale alla stessa storia, politica e civile dell'Italia, per cui la storia letteraria degli Italiani scorre di pari passo con la vicenda etica della loro "coscienza". Ma forse l'aspetto più trascurato di De Sanctis è quello politico: più volte dopo l'Unità deputato e ministro della Pubblica istruzione con Cavour, Ricasoli e poi con Cairoli, fautore di un assai interessante e attuale centro-Sinistra, equidistante dalla reazionaria e clericale Destra e dal radicalismo repubblicano e rivoluzionario della Sinistra storica.
15,00 14,25

La poesia comico-realistica. Dalle origini al Cinquecento

Paolo Orvieto, Lucia Brestolini

Libro

editore: Carocci

anno edizione: 2000

pagine: 280

Motivi spesso attualissimi, figure meno note e note, si alternano in una galleria di luoghi comuni che si rinnovano e si ripresentano nei secoli, capaci sempre di accendere il riso. Ecco dunque la poesia misogina, l'invettiva della ridicola in ghingheri, i vituperia sempre eccessivi e smodati contro i nemici personali e politici. Feroci sono le tenzoni fra poeti, come quella attribuita a Dante contro Forse Donati, ma gustosissime anche quelle di Alberti contro Burchiello. Né mancano assaggi di poesia blasfema o omosessuale, o le satire contro parenti.
23,50 22,33

Il mito di Faust. L'uomo, Dio, il diavolo

Paolo Orvieto

Libro: Libro in brossura

editore: Salerno Editrice

anno edizione: 2006

pagine: 416

Il personaggio mitologico di Faust, con tutte le sue sfumature più significative, racconta la parabola dell'uomo nella storia. La celeberrima figura dello studioso, che tanto fascino esercitò su autori quali Marlowe, Goethe, come pure Pessoa, Landolfi e altri, narra l'attuale e inquietante scontro e confronto dell'uomo con Dio e con Satana, con il Bene e con il Male, con il Padre "castrante" e il mefistofelico adulatore. Così Faust diviene strumento di perdizione di un innocente, ma è anche un Dioniso assetato della nietzscheana "volontà di potenza", come pure un genio malato e malinconico. Faust come Mefisto allora, Faust come Simon Mago e come l'Ebreo Errante, ma soprattutto e sempre Faust come uomo.
23,00 21,85

Poliziano

Paolo Orvieto

Libro: Libro in brossura

editore: Salerno Editrice

anno edizione: 2009

pagine: 424

Il più brillante esponente della cultura umanistica fiorentina alla corte di Lorenzo de' Medici. Eccellente poeta, filologo, intellettuale dotato di una cultura "enciclopedica", splendido rappresentante di una Firenze all'apogeo del suo splendore. Fu senza dubbio l'uomo di Lorenzo de' Medici: segretario personale, precettore del primogenito Piero, professore di poetica e retorica, ambasciatore presso lo Stato Vaticano. Un Poliziano protagonista, ma attorniato da eccellenti antagonisti: Marsilio Ficino, Cristoforo Landino, Giovanni Pico della Mirandola. Vengono qui analizzate tutte le sue opere in volgare e in latino, con interpretazioni talvolta nuove e sorprendenti. L'analisi è accompagnata dalla citazione di ampi brani, per cui il saggio si propone anche come ricca antologia di testi non sempre di facile consultazione.
22,00 20,90

Buoni e cattivi del Risorgimento. I romanzi di Garibaldi e Bresciani a confronto

Paolo Orvieto

Libro: Libro in brossura

editore: Salerno Editrice

anno edizione: 2010

pagine: 318

Nel 2011 si celebrano i 150 dell'Unità d'Italia. Il libro di Paolo Orvieto vuole offrire un contributo a questa riflessione, attraverso lo studio puntuale di alcuni romanzi composti nel momento più "caldo" dell'età risorgimentale da due campioni degli opposti schieramenti, Antonio Bresciani e Giuseppe Garibaldi. Fra i "teocratici" più oscurantisti, il padre gesuita Bresciani fu autore, su commissione di Pio IX, di una oggi quasi sconosciuta trilogia di romanzi (L'ebreo di Verona, La Repubblica Romana, Lionello), in cui vediamo miscelarsi ingredienti da feuilleton con violenti anatemi propagandistici contro i pericoli "rivoluzionari": giacobini, illuministi, romantici, settari, massoni e, soprattutto, socialisti, comunisti e la volgare plebaglia. Contraltare a tutto ciò è la risposta del mitico "eroe dei due mondi", Garibaldi, del quale pochi oggi conoscono la tetralogia di romanzi in polare antitesi alla trilogia del Bresciani (Cantoni il volontario, Clelia. Il governo dei preti, I Mille, Manlio), in cui il degenerato protagonista è sempre un gesuita, gli eroi positivi sono invece fieri e leali garibaldini, affiancati da valorose eroine spesso trasformate in "guerrigliere". Al di là delle posizioni ideologiche, l'analisi di Paolo Orvieto porta all'attenzione del lettore moderno un momento estremamente interessante del nostro Risorgimento, ripercorrendo le pagine ormai dimenticate di due protagonisti che furono anche romanzieri non privi di nerbo e vigore letterario.
18,00 17,10

Ottocento inquieto e misterioso. Romanzi popolari e altri scritti dimenticati della letteratura italiana

Ottocento inquieto e misterioso. Romanzi popolari e altri scritti dimenticati della letteratura italiana

Raffaella Castagnola, Paolo Orvieto

Libro: Libro in brossura

editore: Carocci

anno edizione: 2012

pagine: 333

Ottocento inquieto e misterioso: due aggettivi che nascondono opere assai diverse fra loro, ma tutte "minori", sconosciute o dimenticate, e tuttavia spesso best seller dell'epoca. Per lo più romanzi ancora intriganti, perché "misteriosi", ambientati in quartieri e luoghi malfamati, abitati da briganti, ebrei, malfattori, prostitute, operai; ma anche nei sontuosi palazzi in cui l'eros si traduce in crimine. I temi aggreganti sono ancor oggi attuali: . i misteri, l'altro, il diverso - in particolare l'ebreo -, inquieti esploratori di terre esotiche, fanciulle vittime e perseguitate, i prodromi del giallo; nell'insieme, un'umanità difforme, perciò perturbante il perbenismo borghese, quando la trama non è anche metafora della contemporanea situazione politica. Il volume si concentra su una cinquantina di romanzi italiani dimenticati e ingiustamente emarginati, dei quali offre talvolta una lettura analitica, quasi sostituto di diretta consultazione. Dal percorso offerto e dalla selezione degli autori e delle opere emerge un coacervo di temi, poi metabolizzati e sfruttati nel secolo successivo, e anche una letteratura non solo di transito, ma che già conosce la suprema arte accattivante capace di eccitare l'altrimenti asfittica realtà del comune lettore, trascinandolo nel vortice delle deviazioni d'ogni genere e specie.
34,00

Da Giuda a Manzoni. Personaggi inquietanti tra storia, religione e letteratura

Paolo Orvieto

Libro: Libro in brossura

editore: Salerno Editrice

anno edizione: 2013

pagine: 201

Il libro propone cinque irriverenti "medaglioni" dedicati ad altrettanti personaggi "inquietanti", dislocati in varie epoche, dai tempi di Gesù (Giuda e Maddalena) al Rinascimento (Beatrice Cenci, innocente ultrice o spietata assassina?), ai secoli a noi più prossimi (Manzoni, del quale qui si propongono le patologie e le più sapide parodie), e Jeanne Duval (l'amante di Baudelaire, associata ad altre esotiche femmine orientali). Grazie a nuove testimonianze e nuove ricerche, è stato possibile rinegoziare valori e significati che si pensavano acquisiti, così da rivedere le sentenze di condanna definite nei secoli. Personaggi inquietanti, quelli qui evocati, anche perché referenti esistenziali della modernità: in essi si sono specchiati e riconosciuti autori di ogni paese, spesso sottoponendo le identità originali a riletture stereotipate e fuorvianti. Un libro "contro", che ha il pregio di far riflettere su molti luoghi comuni ancora oggi imperanti.
13,00 12,35

Francesco De Sanctis 1817-2017

Francesco De Sanctis 1817-2017

Libro: Libro in brossura

editore: Fabrizio Serra Editore

anno edizione: 2017

pagine: 400

Oggi, chi continua a leggere De Sanctis può trovare elementi di confronto nelle riflessioni raccolte in questo numero del ‘Bicentenario’. Ognuna sembra continuare un argomentare critico già storicizzato; si tratta però di un trampolino di avvio rispetto ad un tracciato il più delle volte distante da un’immagine che non combacia con quella consegnata alla tradizione, in quanto elaborazione di una rilettura da prospettive inedite. I contributi del volume delineano una sorta di breve antologia e l’affresco storico, (auto)biografico, culturale ed artistico interseca le questioni storiografiche, estetiche, ideologiche e politiche su un terreno che va dalle istanze idealiste, post-idealiste a quelle postmoderne, ma anche al confronto con l’intelligenza critica e la concretezza delle visioni letterarie desanctisiane.
120,00

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