Libri di Paolo Pizzimento
Junger e Malaparte negli anni Venti. Rappresentazioni e interpretazioni della Grande Guerra
Paolo Pizzimento
Libro: Libro rilegato
editore: Bonanno
anno edizione: 2024
pagine: 300
Questo studio si propone di analizzare le principali opere composte da Ernst Jünger (1895-1998) e Curzio Malaparte (1898-1957) negli anni Venti del Novecento. Sebbene in questo periodo i due autori non abbiano contatti diretti, esprimono nondimeno consonanze esistenziali, intellettuali e letterarie per più di un verso stringenti. Nati ambedue in famiglie di estrazione borghese, trascorrono un'infanzia segnata da un logorante senso di estraneità rispetto all'ambiente sociale di appartenenza, che si tramuta in un precoce tentativo di fuga nella Legione straniera e, in seguito, nell'arruolamento volontario nella Grande Guerra, dopo la quale si affermano come maîtres à penser di una "rivoluzione conservatrice" che, portando a compimento il sovvertimento del fatiscente assetto liberale e borghese avviato dal primo conflitto mondiale, fondi un nuovo ordine nel presente postbellico. Per quanto le opere di Jünger e Malaparte appaiono intrise di politica, tendono tuttavia a tracciare una via intimamente impolitica, anarchica, contraria a ogni ordine costituito e a ogni tradizione vigente. Questo saggio, pertanto, intende riconsiderarle in chiave eminentemente estetica, ponendole all'interno dell'avanguardismo europeo del primo Novecento.
L'apocrifo di Giovanni. Lo gnosticismo, il mito e la metafisica
Paolo Pizzimento
Libro: Libro in brossura
editore: Tipheret
anno edizione: 2018
pagine: 220
L'apocrifo di Giovanni è rimasto sconosciuto fino agli inizi del XX secolo. Il suo fortunoso ritrovamento ha costituito una delle scoperte più importanti nel campo dello studio sulle religioni tardoantiche. Nel 1896, lo studioso tedesco Carl Reinhardt acquistò un libro in papiro al mercato d'antichità del Cairo. Sulla provenienza del volume non ottenne informazioni precise; il venditore gli raccontò che era stato rinvenuto nel fondo di un pozzo presso Akhmim. Reinhardt lo consegnò all'egittologo Carl Schmidt, il quale tradusse dal dialetto copto sahidico quattro trattati fino allora sconosciuti: il Vangelo di Maria, l'apocrifo di Giovanni, la Sophia di Gesù Cristo e gli Atti di Pietro. Schmidt si apprestò all'edizione del manoscritto ma il lavoro incontrò vari e malaugurati incidenti, fino alla morte prematura dello stesso studioso nel 1938. Il coptologo Walter C. Till si incaricò di portare avanti il lavoro ma anche stavolta l'impresa fu ostacolata dallo scoppio della seconda guerra mondiale e, in seguito, dalla straordinaria notizia del ritrovamento dei codici di Nag Hammadi.