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Libri di Paolo Tombini

Sicurezza in montagna. Materiali, manovre e tecniche per affrontare al meglio l'alpinismo e l'arrampicata

Paolo Tombini, Carlo Gabasio

Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio

editore: Versante Sud

anno edizione: 2023

pagine: 250

Il concetto di sicurezza applicata a un ambiente, quale quello della montagna e delle pareti di ogni dimensione, naturalmente complesso e per sua natura assolutamente mai esente da pericoli oggettivi anche importanti, può suonare come un paradosso. Questo manuale infatti, non è un "ricettario della montagna sicura", ne tanto meno vuole diventare "il manuale dell'alpinista del nuovo millennio". Abbiamo cercato di descrivere tecniche e materiali, il loro utilizzo e la loro applicazione in ambiente. Il neofita, ma anche chi già conosce e utilizza le nozioni qui illustrate, potranno trarre spunti e consigli utili per affrontare al meglio l'alpinismo e l'arrampicata. Una prima corposa parte del manuale illustra nel dettaglio tutto l'hardware che normalmente viene utilizzato in tutte le discipline della verticale, dal craschpad ai materiali più sofisticati per bigwall e alta quota. Le manovre e i nodi oltre a essere fotografati dettagliatamente nelle pagine del libro sono visionabili in filmati scaricabili con QR code per fornire un supporto intuitivo e complementare all'illustrazione degli stessi. Le riflessioni e gli approfondimenti sui nuovi materiali e sui cambiamenti climatici in atto rendono questo testo assolutamente attuale che non può mancare nella biblioteca di chi si approccia alla montagna e alle varie discipline dell'arrampicata e dell'alpinismo a qualsiasi livello.
33,00 31,35

Valle d'Aosta e Canavese. Falesie 75 pareti per arrampicata sportiva dal tepore del fondo valle al fresco delle grandi montagne

Andrea Mettadelli, Nicola Vota, Paolo Tombini

Libro: Libro in brossura

editore: Versante Sud

anno edizione: 2025

pagine: 300

La valle d'Aosta ha un'offerta di falesie decisamente ampia e variegata. Il territorio è strettamente alpino, caratterizzato dalla lunga valle centrale della Dora Baltea, nella quale confluiscono tutte le valli laterali, pendici di rinomati quattromila. Ai tempi dell'ultima glaciazione il grande ghiacciaio Balteo che percorreva l'asse vallivo principale, arrivava fino all'odierno Canavese. I segni del suo passaggio sono ben visibili ancor oggi, e lo sanno bene i climber locali che sulle sue antiche "unghiate" nei fianchi della valle hanno attrezzato una grande quantità di settori: i primi e più evidenti hanno fatto la storia pluridecennale dell'arrampicata sportiva, i più recenti sulle pareti di concezione moderna hanno arricchito l'offerta contribuendo all'interesse internazionale di queste rocce. Le tante falesie nelle valli laterali sono soprattutto adatte per una scalata estiva, all'ombra dei giganti alpini, con panorami mozzafiato sui quattromila della regione. In bassa valle al contrario, l'inversione termica invernale rende possibile arrampicare al sole anche nelle giornate fredde, rendendo queste rocce perfette per l'inverno. Gli autori hanno deciso di concentrarsi nel primo tratto della valle d'Aosta, quello orientale, includendo le valli laterali e le zone pedemontane in territorio canavesano: una macroarea divisa in due regioni ma decisamente omogenea logisticamente e morfologicamente, che offre in un raggio di una cinquantina di km un numero considerevole di falesie per tutte le quattro stagioni.
35,00

Valle d'Aosta e Canavese. Falesie 75 pareti per arrampicata sportiva dal tepore del fondo valle al fresco delle grandi montagne. Ediz. inglese

Andrea Mettadelli, Nicola Vota, Paolo Tombini

Libro: Libro in brossura

editore: Versante Sud

anno edizione: 2025

pagine: 300

La valle d'Aosta ha un'offerta di falesie decisamente ampia e variegata. Il territorio è strettamente alpino, caratterizzato dalla lunga valle centrale della Dora Baltea, nella quale confluiscono tutte le valli laterali, pendici di rinomati quattromila. Ai tempi dell'ultima glaciazione il grande ghiacciaio Balteo che percorreva l'asse vallivo principale, arrivava fino all'odierno Canavese. I segni del suo passaggio sono ben visibili ancor oggi, e lo sanno bene i climber locali che sulle sue antiche "unghiate" nei fianchi della valle hanno attrezzato una grande quantità di settori: i primi e più evidenti hanno fatto la storia pluridecennale dell'arrampicata sportiva, i più recenti sulle pareti di concezione moderna hanno arricchito l'offerta contribuendo all'interesse internazionale di queste rocce.. Le tante falesie nelle valli laterali sono soprattutto adatte per una scalata estiva, all'ombra dei giganti alpini, con panorami mozzafiato sui quattromila della regione. In bassa valle al contrario, l'inversione termica invernale rende possibile arrampicare al sole anche nelle giornate fredde, rendendo queste rocce perfette per l'inverno. Gli autori hanno deciso di concentrarsi nel primo tratto della valle d'Aosta, quello orientale, includendo le valli laterali e le zone pedemontane in territorio canavesano: una macroarea divisa in due regioni ma decisamente omogenea logisticamente e morfologicamente, che offre in un raggio di una cinquantina di km un numero considerevole di falesie per tutte le quattro stagioni.
35,00

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