Libri di Patrick Nerhot
La «fine» e il «finito»: filosofia profana e «fine di vita»
Patrick Nerhot
Libro
editore: Mimesis
anno edizione: 2020
pagine: 140
Una "dignità" profana non può che significare la realizzazione della libertà che una filosofia profana ha creato, quest'indeterminazione metafisica, un infinito metafisico che apre alle infinite possibilità dei campi storici dei possibili. Questa libertà profana è la cultura per eccellenza del rispetto dell'altro, un "altro" radicalmente indefinito, che questa cultura della libertà obbliga a costruire storicamente come un'uguaglianza totale. Un "diritto di morire" ne è l'espressione più perfetta, la concezione etica più alta. La libertà viene affermata e nel rispetto dell'uguaglianza tra chi chiede di morire e chi si trova nella situazione di poter aiutare a realizzare tale implorazione. Ma questo "diritto" non è un obbligo, è una possibilità come la cultura profana definisce giuridicamente questo termine, cioè un "diritto". Questa "possibilità" si accompagna con indicazioni giuridiche alla quale danno storicamente tutto il suo senso, ad esempio l'illegittimità di comportamenti simili agli "accanimenti terapeutici" o invece l'incoraggiare "cure palliative". Prima di tutto, però, questa "possibilità" apre a una ricomposizione della relazione tradizionalmente gerarchica, "paternalista", tra un medico e i suoi pazienti, a una cultura dell'uguaglianza che significa rispetto dell'altro e l'etica della dignità. I medici sono chiamati ad affrontare questa vera rivoluzione culturale (comma 3, art. 1, legge 219/2017), il loro sapere non può ovviamente diventare il sapere dei pazienti, ciò che implica una relazione, sotto questo aspetto, ovviamente gerarchizzata. Questo squilibrio, tuttavia, non può significare né giustificare un potere gerarchico, ma al contrario un'uguaglianza etica, la dignità dei pazienti che incita, in queste tragiche situazioni, medici e pazienti a trovare insieme, in un mutuo rispetto, la trascendenza storica alla quale la libertà-immanenza profana ci invita.
Liberté immanente et déterminisme du Temps
Patrick Nerhot
Libro: Libro in brossura
editore: Éditions Mimésis
anno edizione: 2018
pagine: 151
Libertà immanente e determinismo del tempo
Patrick Nerhot
Libro
editore: Mimesis
anno edizione: 2018
pagine: 118
“Per enunciare semplicemente quel che significa ‘profano’ direi che l’‘umano’ è questa meditazione che riconosce come solo principio di verità il Tempo. Questa trasformazione culturale radicale avviene lungo il secolo dei ‘Lumi’, i periodi precedenti non solo ignorano questa idea ma, anzi, se ne distolgono – invito a riportarsi alla 'Troisième méditation' di Cartesio –, il tempo non può essere il principio dal quale si spiegherebbe l’umano. Questo secolo dei ‘Lumi’ si emancipa infatti da una dominazione della cultura religiosa quando invece il XVII secolo rimane religioso (cosa sarebbe una riflessione sulle scienze del XVII secolo che volesse separare il religioso dal non religioso?). Tale separazione si realizza invece nel XVIII secolo, una cultura, in questo, ‘profana’, si sviluppa, si espande, s’impone infine su vasti settori della società che vede diventare l’‘umano’ in particolare, e il ‘vivente’ in generale, la costruzione astratta anti religiosa per eccellenza. Per raccogliere tutto ciò in una semplice formula: il Tempo caccia Dio.”
La métaphysique de la présence de l'absence
Patrick Nerhot
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2016
pagine: 86
La metafisica della presenza dell'assenza. Due conferenze
Patrick Nerhot
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2016
pagine: 86
"Ora". Questa rappresentazione del senso per evocazione di una temporalità coniuga diverse forme dell'"essere" ma tutte hanno questo in comune: "senso" significa presenza. La "coscienza" è sinonimia di questo "ora" in quanto entrambi sono la trascrizione di una metafisica della presenza. "Ora-coscienza di": una rappresentazione compone la cognizione determinata da questa metafisica, tale è la condizione del nostro sapere. "Rappresentazione" di un sapere, un non-saputo appartiene al campo del sapere. Ogni sapere, infatti, è sapere che implica una rappresentazione di un non-saputo che esso istituisce in questo modo stesso che lo costituisce come sapere. Il sapere implica il pensiero di un "medesimo" dal momento che esso pone la questione del non-saputo in quanto tramite il solo sapere si pensa il non-saputo e poiché questo al-di-là di un sapere tramite il solo sapere implica necessariamente l'invocazione di un "medesimo". (Prima conferenza) "Il non-saputo collegato al sapere, non smetto di ripeterlo, è la possibilità di pensare ciò tramite cui, come, il sapere ripresenta, il sapere sa, ma anche come trasforma, ricompone le conoscenze. Nel suo modo di non porre correttamente la questione del non-saputo, Jacques Lacan illustra alla perfezione quello che dico nella mia prima conferenza". (Seconda conferenza)
Lettura del «Discorso sull'origine e i fondamenti della disuguaglianza tra gli uomini» di Jean-Jacques Rousseau
Patrick Nerhot
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2015
pagine: 352
Manuale di filosofia del diritto
Maria Borrello, Patrick Nerhot
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2012
pagine: VII-360
Pensato come cultura, il diritto viene presentato, con questo testo introduttivo, come una questione e non come una certezza, cioè una conoscenza che si definisce a priori. Il "diritto" interroga i ragionamenti tramite i quali si accerta la verità e si concepisce la giustizia, interrogazioni che attraversano vasti spazi della conoscenza della nostra società e che non consistono in una stretta specificità del ragionare giuridico. Questo manuale di filosofia di diritto introduce al pensiero metafisico, alla questione dell'immanenza e della trascendenza, infine alla questione di metodo per una fenomenologia del diritto.
Ernst Junger, Martin Heidegger. Il senso del limite o la questione della tecnica
Patrick Nerhot
Libro
editore: CEDAM
anno edizione: 2009
pagine: 272
La lettera di Heidegger a Jünger è di un'importanza considerevole per capire gli scritti di Heidegger dopo la Seconda Guerra Mondiale
La metafora del passaggio. Il concetto di tempo in sant'Agostino. Fondamento di una nuova etica
Patrick Nerhot
Libro
editore: CEDAM
anno edizione: 2008
pagine: XIV-332
E' un testo di filosofia del diritto che affronta concetti quali il tempo e la metafisica con l'obiettivo di ricostruire il sapere