Libri di Phillip Lopate
I segreti di Manhattan. La ricerca dell'isola perduta
Phillip Lopate
Libro: Copertina morbida
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2008
pagine: 390
Nessun'area di New York ha subito nel tempo trasformazioni tanto radicali quanto la costa, conseguenza dei processi naturali e dell'intervento dell'uomo. Come catturarne dunque nel modo più efficace possibile il multiforme e mutevole carattere? Grazie a un sapiente mix di storia, folclore, politica, cultura e avventura on the road, Phillip Lopate guida il lettore in un'appassionata e illuminante escursione attraverso Manhattan, descrivendo infrastrutture, spazi pubblici e punti di interesse incontrati durante il suo cammino, risalendo alla loro origine e al loro sviluppo nel corso degli anni. Dissotterrando strati di storia e leggenda, Lopate porta alla luce gli aspetti economici, ecologici e politici che hanno profondamente influenzato lo sviluppo del tessuto urbano della città, dalla costruzione del ponte di Brooklyn fino agli ultimi edifici sorti in riva al mare.
Due matrimoni
Phillip Lopate
Libro: Copertina morbida
editore: Gaffi Editore in Roma
anno edizione: 2009
pagine: 280
Due matrimoni è il racconto di due matrimoni, due storie, due relazioni di coppia. Attraverso le pagine del suo diario, seguiamo le vicende di un simpatico scapolo newyorkese che trova finalmente l'amore, dapprima passionale e in seguito coniugale, con la giovane badante filippina che ha vegliato gli ultimi giorni di vita della madre. Convinto di essere immune ad ogni sofferenza grazie a una pavida misantropia e a una sommaria preparazione filosofica, l'uomo si ritroverà ad assaporare il sale amaro della disillusione, tanto più bruciante in quanto inaspettata. Con il secondo matrimonio viviamo una giornata di apparente quiete coniugale. Usciti entrambi da un divorzio, Eleanor e Frank sono decisi a non ripetere gli errori del primo. Li vediamo svegliarsi in un tranquillo sabato mattina, preparare la colazione, fumare uno spinello con i figli e organizzare una cena mondana per qualche ospite snob. Ma l'atmosfera, un po' alticcia e un po' intellettuale, si surriscalda fino a un'imprevedibile resa dei conti, spietata e tenera allo stesso tempo.
L'arte di aspettare e altri saggi
Phillip Lopate
Libro: Copertina morbida
editore: Gaffi Editore in Roma
anno edizione: 2007
pagine: 318
"L'arte di aspettare" e gli altri saggi contenuti in questo volume costituiscono una tagliente presa di distanza dai luoghi comuni sull'amicizia, sulla morte e sulle mode in genere; ma anche un esempio di un genere narrativo, il "personal essay", un saggio narrato con un forte impianto biografico. Vita quotidiana, aneddoti e sfaccettature della fragilità umana, osservazioni sarcastiche sulle idiosincrasie degli individui partendo da quanto la realtà del vivere giornaliero suscita in un osservatore attento e distaccato. Fingendo di volare basso, a pelo d'acqua, Lopate coglie l'opportunità per aprire un gioco e un discorso di più ampio respiro, quasi senza che il lettore se ne accorga, puntando bersagli più elevati. Si muove, come un funambolo sulla corda tesa, tra commedia e tragedia, tra racconti effimeri e parabole edificanti, tra lirismo e ridicolo, senza mai perdere di vista il senso dell'impresa: camminare sul baratro dell'esistenza. All'acume di moralisti come Mordecai Richler, a alla sfrontatezza di Philip Roth, Lopate associa un'ombra di malinconia rassegnata che avvicina la sua prosa a quella di saggisti come William Hazlitt e Michel de Montaigne.