Libri di Piero De Martini
Johannes Brahms. Autobiografia dell'artista da giovane
Piero De Martini
Libro
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2021
pagine: 192
Vienna, 1871. Al terzo piano di un appartamento al numero 4 di Karlsgasse, un «vagabondo senza indirizzo» ha trovato casa e concluso così, dopo i pellegrinaggi degli anni di formazione e dei primi successi, la sua giovinezza raminga. L'uomo si chiama Johannes Brahms e dieci anni dopo quel rigido giorno di dicembre decide di ripercorrere la sua vita, sottraendo i frammenti di una storia lontana e unica dalla nebbia della memoria. L'urgenza di raccontare porta alla luce un'infanzia trascorsa in una fatiscente dimora di Amburgo, cullata da una serena povertà e dall'amore dei genitori, ma anche schiacciata tra le aspirazioni paterne tradite e la terrificante mediocrità dei concittadini benpensanti; un micromondo complesso, abitato da un bambino pallido, destinato a diventare uno dei compositori più liberi e all'avanguardia del Romanticismo. In questa autobiografia impossibile, Piero De Martini dà voce alla giovane esistenza di un musicista eternamente in bilico tra classicismo e passione, tra struttura e sentimento. L'amore verso la letteratura; le idee migliori giunte con il lucido da scarpe in mano; la scoperta del sublime dopo aver toccato le vette e gli abissi dell'anima di Beethoven; le forti amicizie; l'impegno assoluto verso Robert Schumann, l'uomo che lo avrebbe perennemente legato a sé in una vertigine di venerazione e inquietudine; il Deutches Requiem, che cresce lentamente dentro il proprio autore «come succede con tutto ciò che è importante e vitale per noi stessi»: tutto nel giovane Brahms è permeato di musica. Quella di De Martini è un'opera immaginaria, rispettosa ed evocativa, capace di offrire al lettore un nuovo modo per avvicinarsi alla musica di Brahms: un racconto che, bilanciando realtà e fantasia, riesce a restituire l'inesprimibilità del genio, le note nervose e perfette, le percezioni violente di un nomade che trova infine il suo posto nel mondo.
Schumann. L'ultimo capitolo
Piero De Martini
Libro: Copertina morbida
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2020
pagine: 256
Da due anni, ormai, Robert Schumann vive nell'isolamento della clinica psichiatrica di Endenich, non vede più l'amata moglie Clara e solo le rare visite concesse dai medici al giovane amico Johannes Brahms allietano pomeriggi tutti identici, trascorsi a compilare elenchi sugli atlanti geografici e affrontare i demoni che insidiano la sua mente malata. A ossessionarlo è un Concerto per violino, che ha composto poco prima del ricovero. Che fine ha fatto? Perché non viene pubblicato? Perché Joseph Joachim, a cui è dedicato, non lo suona? Gli amici lo rassicurano con qualche promessa, con qualche mezza verità. Ma sono solo bugie pietose: non vogliono rovinare la reputazione del compositore con un'opera che non giudicano all'altezza, espressione di una mente già inabissata nella follia. È questa la dolorosa verità? Hanno ragione tutti coloro che, improvvisamente, a partire dal 1850, calano una scure d'indifferenza sulle opere del «genio malato»? Non è di questa opinione Piero De Martini, che, con l'accuratezza di un investigatore, è andato sui luoghi estremi del suo passaggio per riempire i vuoti, nella biografia e nella discografia. Scoprendo così opere messe troppo frettolosamente da parte da critici ed esecutori, di ieri e di oggi, che rappresentano un patrimonio importante e dimenticato di un autore che cercava di percorrere vie nuove senza essere compreso. "L'ultimo capitolo di Schumann" è una biografia che indaga la vita del compositore tedesco per capire meglio la sua opera. Perché mai come nel caso di Schumann la musica è specchio fedele della complessità di una natura geniale e poetica: l'urgenza con la quale si gettava nel comporre; il lacerante dualismo, élévation e ennui, che avvelena l'esistenza e arricchisce l'arte; la forza delle emozioni, l'amore sconfinato per Clara e la sconfinata malinconia; il sentimento di morte che mai lo ha abbandonato, fanno di questo eccezionale artista la quintessenza del Romanticismo in musica.
Chopin. Le estati a Nohant
Piero De Martini
Libro: Copertina morbida
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2016
pagine: 237
1839, la dolce estate francese. Frédéric Chopin raggiunge George Sand a Nohant: per sette estati tornerà nella grande casa circondata da parchi e boschi, e lì comporrà le sue opere più alte, più toccanti, come la Berceuse e la Barcarola. È una stagione, questa, luminosa e torbida, malinconica ed eccitante, percorsa da fitti intrecci familiari, intimi e mondani. Ha inizio con l'incontro parigino tra la scrittrice e il compositore, prosegue con il loro sfortunato soggiorno a Maiorca - dove Chopin, ammalato, sperimenterà una visionarietà senza precedenti -, per arrivare ai pomeriggi e alle sere a Nohant, soli o circondati da un "piccolo mondo" di artisti con i quali conversare a lungo di musica e pittura, almeno fino a quando l'urgenza del comporre non costringe Chopin a chiudersi nella sua stanza e lì improvvisare, scrivere, cancellare e riscrivere. Ripercorrendo ognuno di questi passaggi, la narrazione di Piero De Martini, conoscitore quanto mai della vita e dell'opera di Chopin, torna incessantemente a un interrogativo finora poco indagato: quanto la relazione con George Sand e la vita a Nohant influirono sulla sua arte?
Le estati (quasi) felici di Gustav Mahler. Tra Attersee e Wörthersee, 1893-1907
Piero De Martini
Libro: Libro in brossura
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2024
pagine: 240
“Le estati (quasi) felici di Gustav Mahler” è il racconto dei mesi in cui il compositore e direttore d’orchestra austriaco scrisse le sue musiche. Uno sguardo ravvicinato sul genio e l’umanità di Mahler, e sui modi in cui li ha messi al servizio della musica. Mahler componeva solo d’estate. Finita la stagione dei concerti si ritirava in campagna e lì, finalmente libero da impegni sociali e lavorativi, creava. Ancora oggi, sulle rive dei laghi Attersee e Wörthersee rimangono, segni indelebili del suo passaggio, due casupole fatte realizzare appositamente per poter lavorare in completa solitudine. Sono costruzioni minuscole, spartane, dotate solo di pianoforte e scrivania; luoghi in cui allontanarsi dal rumore degli uomini e immergersi nella natura. Chiuso in queste Komponierhäuschen, mentre fuori la vita continuava, Mahler rifletteva sull’esistenza, s’interrogava sull’universo e metteva in musica le sue risposte. Partendo dai canti epici della Seconda Sinfonia, passando per le profetiche tragedie dei Kindertotenlieder fino ad arrivare alla titanica orchestrazione dell’Ottava, musica e vita s’intrecciano nel racconto di Piero De Martini che, in punta di piedi, entra nell’intimità di Gustav Mahler e ne fa un ritratto vivo e sfaccettato: quello di un uomo scontroso, polemico, ricco d’idiosincrasie e ossessioni, ma anche genio vulcanico, profondamente ambizioso e dalla traboccante creatività.
Le case della musica
Piero De Martini
Libro: Copertina morbida
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2022
pagine: 352
Ci sono case abitate da voci, riverberi, note imprigionate nella luce che filtra da una finestra o nelle stoffe damascate che ricoprono antiche poltrone e sedie Impero. Quello compiuto dall'autore di "Le case della musica" è un viaggio spirituale nelle dimore che hanno visto nascere e crescere i più importanti compositori, un errare nei territori della fantasia, che spesso nella realtà storica sono coincisi con quelli della musica: luoghi magici, segreti, vitali, in cui il genio può comporre l'ineffabile, dire l'inesprimibile, attraverso segni che scardinano l'afasia di un universo impalpabile e arcano. Dalla casa di Bach a Eisenach a quelle di Mozart a Salisburgo e di Mendelssohn a Lipsia, dalla Vienna di Schubert e Berg alla Weimar di Liszt, passando per le casette immerse nei boschi di Mahler e le stanze che hanno visto intrecciarsi le vite di Schumann e Brahms: sono queste le "case della musica" visitate da Piero De Martini. Luoghi che nelle loro materiche suppellettili e architetture - muri, camere, cucine, oggetti, libri - conservano ancora tracce dei maestri che le hanno abitate, impronte invisibili di quelle presenze creatrici che costringono la nostra mente ai voli pindarici dell'immaginazione. Tra quelle pareti si dipana la vicenda della musica europea; brulica un mondo di emozioni, di nostalgie, di melanconie, di gioie violente e dolori profondi, di collere ataviche e tenerezze disperate che di questi grandi musicisti raccontano le storie più intime, gli stati d'animo più intangibili, che nessun manuale o biografia sarebbe in grado di restituire.
Le case della musica
Piero De Martini
Libro: Copertina morbida
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2018
pagine: 338
Ci sono case abitate da voci, riverberi, note imprigionate nella luce che trafila una finestra o nelle stoffe damascate che ricoprono antiche poltrone e sedie Impero. Non è stata la curiosità voyeuristica del turista a spingere Piero De Martini a entrarvi, né la ricerca musicologica che permette allo studioso di colmare i vuoti di erudizione. Quello compiuto dall'autore di "Le case della musica" è un pellegrinaggio, un viaggio spirituale nelle dimore che hanno visto nascere e crescere i più importanti compositori, un errare nei territori della fantasia - gli stessi dei sogni -, che spesso nella realtà storica sono coincisi e continuano a coincidere con quelli della musica: luoghi magici, raccolti, segreti, vitali, in cui il genio può comporre l'ineffabile, dire l'inesprimibile, attraverso segni che scardinano l'afasia di un universo impalpabile e arcano, governato da leggi che possiamo percepire solo per brevi istanti, o messaggi che toccano gli strati più reconditi della nostra coscienza. Dalla casa a Eisenach di Bach a quelle di Mozart a Salisburgo e Mendelssohn a Lipsia, dalla Vienna di Schubert e Berg alla Weimar di Liszt, passando per le casette immerse nei boschi di Mahler e le stanze che hanno visto intrecciarsi le vite di Schumann e Brahms: sono queste le «case della musica» visitate da Piero De Martini. Luoghi che nelle loro materiche suppellettili e architetture - muri, camere, cucine, oggetti, libri - conservano ancora tracce della carne e dello spirito dei maestri che le hanno abitate, impronte invisibili di quelle presenze creatrici che costringono la nostra mente ai voli pindarici dell'immaginazione. Tra quelle pareti sopravvissute agli anni, talvolta ai secoli, si dipana la vicenda della musica europea; sotto quella tappezzeria brulica un mondo di emozioni, di nostalgie, di melanconie, di gioie violente e dolori profondi, di collere ataviche e tenerezze disperate che di questi grandi musicisti raccontano le storie più intime, gli stati d'animo più intangibili, che nessun manuale o biografia sarebbe in grado di restituire.
Mozart a Praga 1787-1791
Piero De Martini
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori Bruno
anno edizione: 2013
pagine: IX-149
Una ricognizione nel nome di Mozart, a partire dai suoi viaggi nell'amata Praga e dalle musiche che andava componendo negli ultimi anni di vita. In un volume che, attraverso testimonianze, documenti e spartiti poco noti, ci restituisce il sapore della città boema, un ritratto di quell'ospite di eccezione e cittadino adottivo, e delle loro profonde affinità. Ricco di curiosità e godibile, grazie a descrizioni dettagliate dei luoghi frequentati da Mozart e ancora oggi intatti, il testo di De Martini offre al lettore l'affascinante possibilità di organizzare passeggiate sulle orme del compositore. Nel suo ultimo squarcio di vita, così ricco di capolavori. Mozart trovò a Praga la felicità e la voglia di vivere che Vienna non gli aveva dato. Nella città sono ancora numerosi i luoghi del passaggio del musicista, e altrettanto numerose sono le testimonianze culturali e letterarie che a lui si riferiscono.
Il conservatorio delle Alpi. Il coro della SAT: storia, documenti, testimonianze
Piero De Martini
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Mondadori Bruno
anno edizione: 2009
pagine: XI-242
Nato a Trento nel 1926, per opera dei fratelli Pedrotti e di alcuni amici, il coro della Società Alpinisti Tridentini (SAT) è considerato il più prestigioso coro di montagna a livello internazionale; si è esibito in oltre mille concerti in Italia, Europa e America, nei teatri più importanti. Il volume intreccia il percorso del gruppo dei ragazzi fondatori, dotati di una sapienza musicale innata, con la vicenda personale dell'autore, appassionato dei canti e delle melodie di montagna. Il libro raccoglie anche numerosi elogi del coro espressi da musicisti e musicologi illustri: Arturo Benedetti Michelangeli, Massimo Mila, Luigi Dallapiccola, Mario Bortolotto, Riccardo Muti, alcuni dei quali hanno armonizzato brani per il Coro della SAT. Il CD che accompagna il volume propone, in qualche caso per la prima volta, ventiquattro registrazioni realizzate nell'arco di settantanni.