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Libri di Piersandro Pallavicini

Romanzo per signora

Piersandro Pallavicini

Libro: Copertina morbida

editore: Feltrinelli

anno edizione: 2013

pagine: 267

"Ho preso dalla provincia lombarda cinque anziani signori - due coppie e un vedovo, tutti afflitti da malanni più o meno disastrosi - e li ho portati in vacanza a Nizza. In Jaguar. In un hotel a quattro stelle, con in mano un elenco di ristoranti lussuosi e in tasca un'American Express a credito illimitato. Tra i giardini del Cimiez e una clinica privata diretta dal sosia di Daniel Auteuil, con l'aiuto di un romanzo inedito di Frederic Prokosch e di una magica sfera di hashish, Cesare, che racconta la storia, si metterà sulle tracce di Leo Meyer. Lo scrittore che negli anni ottanta ha fatto esordire e ha sostenuto come direttore letterario di una nota casa editrice. Leo, il suo amico della vita. Che dopo anni di misteriosa latitanza riappare lì, a Nizza, gli occhi incavati nel volto malato, sul sedile posteriore di un taxi in corsa. Lo so che alla fine ne è uscito un romanzo struggente, con questi cinque anziani a ricapitolare le loro vite in smobilitazione, mentre provano caparbiamente a riallacciare i fili degli affetti. Ma Cesare è fermamente deciso a non cedere di un'unghia alla malinconia e al rimpianto. Come me, che mentre scrivevo tiravo giù dagli scaffali Wodehouse, Carlo Manzoni, Marcello Marchesi, e facevo esorcismi in forma di battute. Intanto che nel romanzo, questa volta felicemente, il mistero cresceva e la trama si infittiva." (Piersandro Pallavicini)
9,00 8,55

Una commedia italiana

Piersandro Pallavicini

Libro: Copertina morbida

editore: Feltrinelli

anno edizione: 2016

pagine: 309

Carla Pampaloni Scotti ha cinquant'anni, una netta somiglianza con Ave Ninchi, è professoressa di Chimica alla Statale di Milano, è sposata con un fisico geniale, ha un figlio quindicenne purissimo nerd. La sua collega e amica della vita è Paola Ottolina: bassa, grassa, occhialuta, irrimediabilmente brutta e sola, con le sue fattezze da can-bulldog. O almeno così sostiene il vecchio Alfredo Pampaloni, padre di Carla, ex industriale. Un ottuagenario che guida la sua Jaguar come Manuel Fangio, che prepara i Martini migliori del mondo, che indossa sempre giacca blu, pantaloni bianchi e mocassini senza calze, come un playboy anni sessanta. Agosto 2012: Alfredo Pampaloni convoca tutti a Solària. Nella futuribile villa di famiglia arriva Carla con suo figlio e l'Ottolina, e da Londra arriva Edo, con i suoi gemelli biondi e una moglie maleducata. E allora subito: il vecchio Pampaloni porta i figli da un notaio per cedere loro la casa di Solària e quella di Milano; Edo chiede conto dei milioni di euro da ereditare che sembrano svaniti; la villa e i suoi occupanti sono vittime di aggressioni incomprensibili, un'accetta conficcata nella centralina elettrica, scritte ingiuriose sui muri, palle di fuoco che scendono dal crinale. Ed è da qui che parte un intrigo che mescola il misterioso passato del capofamiglia con un presente minaccioso, affrontato con l'aiuto del vice ispettore Erica Daldosso, rughe e capelli d'argento. Il passato si sgroviglia. Ed è quasi tutto da ridere.
9,50 9,03

La chimica della bellezza

La chimica della bellezza

Piersandro Pallavicini

Libro: Copertina morbida

editore: Feltrinelli

anno edizione: 2016

pagine: 270

È una sera stellata di ottobre. Massimo Galbiati, un professore di chimica di una tranquilla università di provincia, e Virginio de Raitner, suo inossidabile ex collega ultracentenario, corrono verso la Svizzera a bordo di una Jaguar coupé, sulle sponde selvagge del lago Maggiore, in compagnia di un bassotto fonofobico e mordace. Non è che si conoscano molto. De Raitner mantiene uno studio in Dipartimento nonostante sia da trent'anni in pensione, ha pure un suo laboratorio, Il Laboratorio Chiuso, in cui nessuno osa mettere il naso, e i docenti e i tecnici si prostrano ai suoi piedi. Massimo invece è solitario, orgoglioso, non lecca i piedi a nessuno, tantomeno al vecchio professore, ed è stato uno dei migliori scienziati italiani nel campo della chimica che era d'avanguardia fino a dieci anni fa. Ma de Raitner lo ha convocato a sorpresa per farsi accompagnare a Locarno, verso un convegno avvolto nella discrezione e nel riserbo più assoluto: e tu vuoi non andare? Vuoi non suscitare l'invidia feroce di tutto il Dipartimento, che brama anche solo di far da autista al vecchio professore sulla sua magnifica E-Type? Poi, quando arrivano a Locarno e il congresso inizia davvero, Massimo scopre che è strapieno di premi Nobel e che gli speaker sono gli scienziati di grido di quella sua stessa amata chimica ormai non più d'avanguardia.
17,00

La chimica della bellezza

Piersandro Pallavicini

Libro: Copertina morbida

editore: Feltrinelli

anno edizione: 2018

pagine: 270

È una sera stellata di ottobre. Massimo Galbiati, un professore di chimica di una tranquilla università di provincia, e Virginio de Raitner, suo inossidabile ex collega ultracentenario, corrono verso la Svizzera a bordo di una Jaguar coupé, sulle sponde selvagge del lago Maggiore, in compagnia di un bassotto fonofobico e mordace. Non è che si conoscano molto. De Raitner mantiene uno studio in Dipartimento nonostante sia da trent'anni in pensione, ha pure un suo laboratorio, Il Laboratorio Chiuso, in cui nessuno osa mettere il naso, e i docenti e i tecnici si prostrano ai suoi piedi. Massimo invece è solitario, orgoglioso, non lecca i piedi a nessuno, tantomeno al vecchio professore, ed è stato uno dei migliori scienziati italiani nel campo della chimica che era d'avanguardia fino a dieci anni fa. Ma de Raitner lo ha convocato a sorpresa per farsi accompagnare a Locarno, verso un convegno avvolto nella discrezione e nel riserbo più assoluto: e tu vuoi non andare? Vuoi non suscitare l'invidia feroce di tutto il Dipartimento, che brama anche solo di far da autista al vecchio professore sulla sua magnifica E-Type? Poi, quando arrivano a Locarno e il congresso inizia davvero, Massimo scopre che è strapieno di premi Nobel e che gli speaker sono gli scienziati di grido di quella sua stessa amata chimica ormai non più d'avanguardia.
9,50 9,03

Nel giardino delle scrittrici nude

Piersandro Pallavicini

Libro: Copertina morbida

editore: Feltrinelli

anno edizione: 2019

pagine: 238

Sara Brivio viaggia per le capitali europee, compra prime edizioni autografate dei romanzi del cuore, colleziona arte contemporanea, cena in ristoranti stellati. Ma soprattutto si gode il sole integrale nel giardino della sua strepitosa villa nel centro di Milano, alle Cinque Vie, il quartiere dei suoi sogni di ragazzina. Insieme a lei, nude come lei, le due amiche più care, Elena e Fanny, scrittrici. Anche Sara è una scrittrice, come le sue amiche conosciuta solo da un ristretto pubblico di lettori affezionati. Divorziata, evitata come la peste dall'unica, amata figlia, fino a non molto tempo prima viveva da sola in uno squallido appartamentino a Vigevano, tirando avanti a fatica con poche migliaia di copie vendute per libro, qualche recensione, qualche rassegna per l'università della terza età. Poi, allo scoccare dei sessant'anni, ecco arrivare un'immensa, inattesa eredità, la cui sola rendita mensile sfiora i due milioni di euro. La soddisfazione più grande che l'eredità le ha permesso di togliersi? Il Premio Brivio: in palio mezzo milione di euro per un vincitore che come Sara, Elena e Fanny dev'essere un eterno escluso, e una cocente umiliazione, invece, per qualche detestatissimo solito noto del jet set editoriale. Come Daniele Castagnèr, alias El Panteròn, avido e spregiudicato autore di inconsistenti spiritual-gialli regolarmente in testa alle classifiche, con un'igiene incerta, una passione per sgargianti camicie fuori moda e un passato che si intreccia a quello di Sara e delle sue amiche. Mentre la finale del premio si avvicina tra risate, batticuori e una sempre più bruciante nostalgia della figlia, prende forma un comico atto di critica al piccolo mondo letterario, cui si contrappone la passione inalienabile e salvifica per la scrittura e la lettura. E allora cosa rimane di gratificante, una volta pubblicata la tua pregevole opera destinata all'anonimato, se non vincere un premio?
16,00 15,20

Il mondo di Maria

Piersandro Pallavicini

Libro: Libro rilegato

editore: Mondadori

anno edizione: 2025

pagine: 276

Maria ha vent’anni, studia a Milano in Bocconi, ha una camera in un appartamento centralissimo, frequenta locali di grido, i suoi amici sono gender-fluid e i suoi compagni di corso guidano Porsche e Lamborghini. È il suo strano mondo. O così – strano – sembra a suo padre Gil, che invece abita in provincia, a Pavia, e ha più di sessant’anni. Gil adora Maria, e come non potrebbe? Ma tra lui e lei, figlia unica, passano due generazioni. E allora Gil, che è stato ragazzo negli anni ’70, e che pure si è sempre considerato un onesto progressista, proprio non ce la fa a non trovare irresistibilmente comico l’impettito sostegno che Maria riserva alla lotta contro il patriarcato, alla fluidità di genere, e a tutto il resto dell’armamentario. D’altronde sua moglie Giulia è in perenne missione di lavoro a Bruxelles, lui è ricco di famiglia, e per tutto lavoro scrive un articoletto di costume alla settimana per il quotidiano cittadino: che altro gli resta da fare se non passare il tempo a far dispetti agli anziani al bar e ad arrovellarsi sulla vita di sua figlia, soprattutto se sembra che gli nasconda qualcosa? Ma quando entrano in scena una provocante – e provocatrice – liceale sudamericana, un livoroso collezionista di libri, e pure una mortale scatola etrusca, tutto salta per aria. Piersandro Pallavicini scrive un’irresistibile commedia che profuma di nero, e persino di mistero: c’è tutta la tenerezza dell’amore paterno e la malinconia di chi invecchia e non può che allibire davanti alle istanze di una generazione di giovani fragili e rompiscatole.
19,50 18,53

Romanzo per signora

Piersandro Pallavicini

Libro: Copertina morbida

editore: Feltrinelli

anno edizione: 2011

pagine: 267

"Ho preso dalla provincia lombarda cinque anziani signori - due coppie e un vedovo, tutti afflitti da malanni più o meno disastrosi - e li ho portati in vacanza a Nizza. In Jaguar. In un hotel a quattro stelle, con in mano un elenco di ristoranti lussuosi e in tasca un'American Express a credito illimitato. Tra i giardini del Cimiez e una clinica privata diretta dal sosia di Daniel Auteuil, con l'aiuto di un romanzo inedito di Frederic Prokosch e di una magica sfera di hashish, Cesare, che racconta la storia, si metterà sulle tracce di Leo Meyer. Lo scrittore che negli anni ottanta ha fatto esordire e ha sostenuto come direttore letterario di una nota casa editrice. Leo, il suo amico della vita. Che dopo anni di misteriosa latitanza riappare lì, a Nizza, gli occhi incavati nel volto malato, sul sedile posteriore di un taxi in corsa. Lo so che alla fine ne è uscito un romanzo struggente, con questi cinque anziani a ricapitolare le loro vite in smobilitazione, mentre provano caparbiamente a riallacciare i fili degli affetti. Ma Cesare è fermamente deciso a non cedere di un'unghia alla malinconia e al rimpianto. Come me, che mentre scrivevo tiravo giù dagli scaffali Wodehouse, Carlo Manzoni, Marcello Marchesi, e facevo esorcismi in forma di battute. Intanto che nel romanzo, questa volta felicemente, il mistero cresceva e la trama si infittiva." (Piersandro Pallavicini)
17,00 16,15

Riviste anni '90. L'altro spazio della nuova narrativa

Piersandro Pallavicini

Libro

editore: Fernandel

anno edizione: 2006

pagine: 160

Negli anni '90 è emerso e cresciuto il fenomeno letterario delle "Riviste anni '90", testate realizzate con pochi mezzi e tanta buona volontà, ma subito abitate dall'ambizione di diventare autentici prodotti da libreria. Riviste prodotte da redazioni disponibili a leggere, discutere e pubblicare i materiali proposti da un'orda sempre più consistente di "aspiranti esordienti". In questo libro, scritto da "dentro", cioè da un autore che dalle riviste arriva, c'è un'analisi e una cronaca di questo fenomeno generazionale. Un parco-riviste che, lontano dalla ribalta dei media, ha saputo portare alla pubblicazione alcuni dei migliori scrittori della più recente narrativa italiana. In più indirizzi e contatti e un'antologia-campione di racconti.
12,00 11,40

Anime al neon

Piersandro Pallavicini

Libro

editore: Fernandel

anno edizione: 2006

pagine: 144

Negli otto racconti di "Anime al neon" i protagonisti indugiano sulla nuova soglia della maturità: soglia che si sta spostando da qualche parte tra i trentacinque e i quarant'anni. Da questo confine si girano indietro a gettare uno sguardo su una vita di cui vogliono tirare le somme. Sguardo che è senza rabbia e senza rinpianti ma carico di sgomento: questi quasi quarantenni scoprono solo ora che le tessere del loro immaginario pop, delle loro poco appagate fantasie sessuali, dei loro egoistici rapporti familiari non si compongono a formare un disegno. Non c'è più un'età adulta, sembrano voler dire questi racconti, non c'è svolta: bisognerà allora cercare una nuova consapevolezza e scoprire le carte del gioco proprio e altrui.
12,00 11,40

Atomico dandy

Piersandro Pallavicini

Libro: Copertina morbida

editore: Feltrinelli

anno edizione: 2006

pagine: 323

2002. Sposato, ricco, ossessivamente dandy, il professor Nuvolani è un quarantenne di sinistra, intelligente e senza scrupoli. Capo di un gruppo di ricerca finanziato dall'industria informatica, è alle soglie di una grande scoperta: un computer ultraveloce che funziona non con i microchip, ma grazie alle molecole. Cadenzata da una progressiva ricapitolazione del passato e da una rapida progressione verso il futuro, l'avventura di Nuvolani disegna una parabola narrativa che parte dagli anni ottanta di Chernobyl e dalla grottesca formazione scientifica sessuale, politica e sentimentale del giovane studente, e arriva al 2009 passando attraverso l'esercizio di un inimitabile stile di vita, un'esibita promiscuità sessuale, e la messa a punto del Chemputer.
8,00 7,60

African inferno

Piersandro Pallavicini

Libro: Copertina morbida

editore: Feltrinelli

anno edizione: 2009

pagine: 351

Sandro. Da "cittadino modello e perfettamente integrato" a "straniero nel proprio paese". L'amicizia fraterna con il giovane congolese Joyce ha messo in crisi il matrimonio di Sandro e ha innescato una ingovernabile spirale di eventi, che ha fatto di Sandro un escluso. "African Inferno" è la storia di questa esclusione. Sandro sperimenta sulla propria pelle il razzismo del padrone di casa, le inique leggi del mondo del lavoro, i pregiudizi che vedono in ogni uomo di pelle scura un possibile terrorista, il sospetto dei passanti, le battaglie per il riconoscimento dei più elementari diritti che regolano la civile convivenza. Ma sperimenta anche, come in uno specchio deformante, le incompatibilità culturali e i pregiudizi che gli immigrati africani nutrono verso di noi. Le avventure di Sandro nella gretta provincia padana assumono via via una cadenza da commedia e lasciano intravedere dietro l'oggettiva disparità drammatica un sorriso sagace, non conciliante ma leggero.
18,00 17,10

Una commedia italiana

Una commedia italiana

Piersandro Pallavicini

Libro: Copertina morbida

editore: Feltrinelli

anno edizione: 2014

pagine: 309

Carla Pampaloni Scotti ha cinquant'anni, una netta somiglianza con Ave Ninchi, è professoressa di Chimica alla Statale di Milano, è sposata con un fisico geniale, ha un figlio quindicenne purissimo nerd. La sua collega e amica della vita è Paola Ottolina: bassa, grassa, occhialuta, irrimediabilmente brutta e sola, con le sue fattezze da can-bulldog. O almeno così sostiene il vecchio Alfredo Pampaloni, padre di Carla, ex industriale. Un ottuagenario che guida la sua Jaguar come Manuel Fangio, che prepara i Martini migliori del mondo, che indossa sempre giacca blu, pantaloni bianchi e mocassini senza calze, come un playboy anni sessanta. Agosto 2012: Alfredo Pampaloni convoca tutti a Solària. Nella futuribile villa di famiglia arriva Carla con suo figlio e l'Ottolina, e da Londra arriva Edo, con i suoi gemelli biondi e una moglie maleducata. E allora subito: il vecchio Pampaloni porta i figli da un notaio per cedere loro la casa di Solària e quella di Milano; Edo chiede conto dei milioni di euro da ereditare che sembrano svaniti; la villa e i suoi occupanti sono vittime di aggressioni incomprensibili, un'accetta conficcata nella centralina elettrica, scritte ingiuriose sui muri, palle di fuoco che scendono dal crinale. Ed è da qui che parte un intrigo che mescola il misterioso passato del capofamiglia con un presente minaccioso, affrontato con l'aiuto del vice ispettore Erica Daldosso, rughe e capelli d'argento. Il passato si sgroviglia. Ed è quasi tutto da ridere.
17,00

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