Libri di Pietro Calissano
Cervello da Nobel. Un viaggio tra neuroni, codici, segnali, ricordi e sensazioni
Pietro Calissano, Nadia Canu, Sergio Nasi
Libro: Libro in brossura
editore: Hoepli
anno edizione: 2023
pagine: XII-276
La maggior parte dei Nobel per la medicina sono stati assegnati a ricerche sul cervello: la storia dei vincitori è la storia delle grandi conquiste della medicina e della neurobiologia negli ultimi cent'anni. Come funziona il cervello? Con quali meccanismi i neuroni ricevono i segnali dal mondo e li trasformano in sensazioni, ansie, emozioni, memorie, con un codice di comunicazione elettro-chimico impiegato da tutte le specie viventi? E in che modo il cervello produce ormoni che regolano le principali funzioni dell’organismo? La vita e la ricerca dei quaranta vincitori del premio Nobel hanno fornito risposte cruciali a queste domande. Gli autori raccontano la scoperta e la cura di numerose malattie nervose e mentali attraverso un percorso che nell’arco del Novecento e dei primi due decenni di questo nuovo millennio ha aperto il vaso di Pandora dei meccanismi, prima di allora sconosciuti, che ci servono a pensare e a essere coscienti.
Mente e cervello: un falso dilemma?
Pietro Calissano, Mauro Mancia, Domenico Parisi
Libro
editore: Il Nuovo Melangolo
anno edizione: 2001
pagine: 180
Rita Levi Montalcini. La vita fra i neuroni
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Clichy
anno edizione: 2017
pagine: 144
La figura di Rita Levi Montalcini racchiude in sé due esempi di impegno professionale che raramente coesistono nella stessa persona: la scienziata-artista che, come scrisse la Fondazione Nobel, «portò la luce dove prima era il caos» e la donna che dopo il più prestigioso riconoscimento, profuse tutte le energie nell’impegno sociale, letterario e politico, fondando l’European Brain Research Institute (EBRI) e tre fondazioni indirizzate alla formazione dei giovani, agli studi sulla sclerosi multipla, e al sostegno delle donne africane Questo duplice impegno costò, forse, la rinuncia alla funzione di madre, che tuttavia fu in qualche modo compensato con l’identificazione quasi filiale della sua «creatura» il Nerve Growth Factor (NGF), la cui scoperta ha fatto emergere un’intera nuova categoria di sostanze, denominate «fattori di crescita». A chi ha avuto l’onore di frequentarla quasi quotidianamente per quattro decenni, resta il rammarico che troppo pochi abbiano avuto il piacere di apprezzare la sua innata modestia, il suo sottile senso dell’umorismo e la sua capacità di amicizia sincera.

