Libri di Remo Mazzacurati
Gramsci e la Rivoluzione francese
Remo Mazzacurati
Libro: Libro in brossura
editore: Massari Editore
anno edizione: 2025
pagine: 332
Il libro è suddiviso in tre parti. Nella prima l’autore analizza le posizioni di Gramsci sulla Rivoluzione francese e si sofferma in modo particolare sul confronto continuo che Gramsci operò tra la Rivoluzione russa e quella francese. Il tutto in- quadrato nel contesto dell’epoca. Nella seconda parte sono riportati tutti i testi in cui Gramsci ha fatto riferimento alla Rivoluzione francese o ai suoi interpreti (Robespierre, giacobini ecc.). Nella terza parte, sicuramente preziosa e originale, sono riportati gli articoli scritti da Albert Mathiez e pubblicati su L’Ordine Nuovo diretto da Gramsci. Essendo Mathiez considerato uno dei massimi storici della Rivoluzione francese, la cosa ha un grande valore teorico e documentale.
Guernica di Picasso. Vita di un quadro nella storia
Remo Mazzacurati
Libro: Libro in brossura
editore: Massari Editore
anno edizione: 2024
pagine: 154
La storia del concepimento e della realizzazione di questo quadro cult, divenuto fin dal nascere un simbolo politico ed epocale.
Cronache italiane del primo dopoguerra (1920-1930)
José Carlos Mariátegui
Libro: Libro in brossura
editore: Massari Editore
anno edizione: 2022
pagine: 466
Un libro «obbligatorio» per chi s’interessa alla storia italiana del secondo decennio del Novecento. In questo libro si parla della nascita del fascismo, della situazione del socialismo nei primi anni ‘20, della scissione comunista di Livorno, di Giolitti, di Nitti, di don Sturzo, di Fiume, di D’Annunzio ecc., ma soprattutto si parla di Mussolini, fotografato nella sua veste emergente di fascista ancora segnato dal tempestoso transito nel Partito socialista italiano. Il tutto con sereno rispetto dei protagonisti principali della vicenda, senza dogmatismi e toni di parte, pur provenendo da un rivoluzionario dell’epoca. In pratica, si tratta di una cronaca giornalistica di alto livello, redatta dal padre spirituale del marxismo peruviano e latinoamericano, residente in Italia in quegli anni. Questa casa editrice ha pubblicato fin dal 2006 il principale testo teorico di Mariátegui (Sette saggi d’interpretazione della realtà peruviana, 360 pp - € 14 - 9788845702297). Ma sugli stessi temi si raccomanda il libro (scritto dallo stesso Remo Mazzacurati): Gramsci e il «Biennio rosso» (584 pp. formato 17x24 - € 27 - 9788845703102). Oltre alla Storia del trotskismo in America latina di Osvaldo Coggiola (272 pp. formato 17x24, € 18 - 9788845702983), utile perché nell’ultima fase della sua vita Mariátegui maturò posizioni antistaliniste e proprio per questa il suo pensiero ha poi avuto poca accettazione nell’Italia di Togliatti. Infine c’è sempre il libro di Bernocchi-Massari, C’era una volta il Pci.., 192 pp., € 15 - 9788845703485.
La Sacra Sindone: una truffa
Félix Ares de Blas
Libro: Libro in brossura
editore: Massari Editore
anno edizione: 2021
pagine: 160
Il titolo è l’esatta traduzione dello spagnolo che però dopo una colorita espressione per «truffa» aggiunge un punto esclamativo, assolutamente superfluo per chi alle truffe ormai si è abituato... Libri seri e scientifici sulla Sindone di Torino non ne mancano certo. Per «seri» e scientifici» si devono intendere i libri che spiegano le procedure con le quali sono state create le macchie e ricostruiscono poi la storia di questo celebre lenzuolo di lino. Gli altri libri, quelli che cercano disperatamente di dare delle basi storiche o scientifiche al presunto miracolo, non rientrano ovviamente nella categoria citata. Essi possono tranquillamente essere catalogati tra la letteratura che vuole spiegare scientificamente i miracoli: che tenta cioè una cosa impossibile come la quadratura del cerchio. L’ultimo esame del carbonio-14 sulla Sindone risale al 1988, quando dimostrò che la nascita di questo «manufatto» può essere datata al XIII-XIV secolo. Si tratta quindi di un falso di origini medievali, trasformatosi col tempo da oggetto di fede in vera e propria truffa mediatica in epoca moderna. Il nostro autore basco (dotato di una bella penna e capace di elegante ironia) aggiorna la letteratura scientifica sull’argomento successiva al 1988 ed entra nei dettagli «fisici» (chimica, riscaldamento ecc.) che hanno portato alla costruzione e trasformazione del falso. E questa è la parte più interessante, perché divulgativa in senso scientifico e che quindi può essere compresa anche da un lettore comune. Importante anche la prima parte del libro dedicata ad altre «lenzuola sacre» sparse per il mondo. Per la descrizione di altre celebri falsificazioni nella storia del Cattolicesimo, si rinvia a due libri di Karlheinz Deschner, entrambi long-sellers di Massari editore: "Il gallo cantò ancora" (4ª edizione del 2006 - € 24 - 9788845701283) e "La croce della Chiesa" (2ª edizione del 2007 - € 20 . 9788845701504).
Gramsci e il «Biennio rosso». I consigli di fabbrica a Torino
Remo Mazzacurati
Libro: Libro in brossura
editore: Massari Editore
anno edizione: 2017
pagine: 581
«La fine della guerra ha aperto in tutto il mondo un periodo nuovo, profondamente diverso dai precedenti. In questo periodo i contrasti tra le due opposte classi sociali, tra chi comanda e chi dovrebbe ubbidire, tra chi è padrone dei mezzi di vivere e di produrre e chi per vivere deve vendersi a un padrone, tra chi è proprietario e chi è salariato, tra chi è ricco e chi è povero, sono diventati sempre più profondi. Vi è stato, anzi, un tempo, subito dopo la fine della guerra, in cui sembrava che i dominatori del mondo, cioè la classe dei proprietari, dei padroni, dei ricchi, stesse per venire travolta, come da una gigantesca ondata, dalla rivolta dei poveri, degli sfruttati, dei salariati, nei quali la guerra aveva sparso un malcontento enorme, ai quali, anzi, la guerra stessa aveva insegnato la ribellione. E la vittoria degli sfruttati sugli sfruttatori parve, in quel momento, possibile, soprattutto perché, sempre in conseguenza della guerra, correva il pericolo di andare distrutta tutta l'organizzazione economica che gli sfruttatori avevano creata e sulla quale si fondava il loro dominio. Quale in queste condizioni il dovere dei lavoratori, dei ribelli decisi a combattere per distruggere la società attuale e crearne un'altra, nella quale vi sia per tutti maggiore giustizia e più grande libertà? E evidente. I lavoratori dovevano lottare, approfittando delle condizioni eccezionali, per affrettare la caduta del regime attuale, dovevano lottare con violenza sempre più grande per strappare il potere ai loro nemici, e dovevano sempre più allontanarsi da questi loro nemici, e stringersi attorno ai propri organismi come un esercito alla vigilia dell'urto e della vittoria suprema. Ebbene, mentre le masse capivano assai bene che questa era la necessità del momento e con entusiasmo davano la loro adesione alle organizzazioni [sindacali] e al Partito [socialista], perché volevano essere guidate alla lotta, gli uomini che stavano a capo delle une e dell'altro non ne volevano sapere.» (A. Gramsci, «Il perché della scissione», in La Compagna, 13 maggio 1922)