Libri di Renato Pasqualetti
Carbonari a Macerata (a duecento anni dai moti di Macerata del 1817)
Renato Pasqualetti
Libro: Copertina morbida
editore: Affinità Elettive Edizioni
anno edizione: 2017
pagine: 150
La cospirazione che doveva scoppiare a Macerata il 23 giugno 1817, notte di San Giovanni, è in assoluto il primo fatto patriottico sulla difficile strada verso l'unità d'Italia. Malgrado il generoso tentativo non riuscito, lo Stato del Vaticano commissionò numerose condanne a morte e altrettanti ergastoli, anche se poi le pene furono ridotte. In questo romanzo s'incontrano personaggi, eventi e luoghi realmente esistiti nella Macerata dei primi dell'800, che viene descritta dettagliatamente con le chiese, i palazzi e gli abitanti di quel tempo. Sullo sfondo, un mondo complesso e contraddittorio in cui si scontrano il ricordo dei governi giacobini con la realtà del governo del Vaticano dopo la Restaurazione. Ma la storia della cospirazione carbonara di Macerata del 1817 viene qui narrata intrecciando ai fatti reali, personaggi e storie di fantasia. Ne scaturisce un romanzo dalla prosa limpida e a tratti ironica, che racconta un episodio della storia d'Italia in maniera originale.
Il frullo del tordo
Renato Pasqualetti
Libro: Copertina morbida
editore: Affinità Elettive Edizioni
anno edizione: 2015
pagine: 202
Un misterioso omicidio sconvolge la vita tranquilla di Camerino, nel cuore della terra dei Da Varano, dove, all'interno di un armadio, viene ritrovato il cadavere di un losco personaggio. Ancora una volta, parallelamente all'inchiesta condotta dalla Procura della Repubblica, è lo scontroso avvocato Luciani a condurre la sua meticolosa indagine, tra personaggi dissoluti, usurai, poco di buono, ma anche uomini e donne di profonda sensibilità, destinati a combattere contro le proprie fragilità. Sullo sfondo, le trasformazioni complesse e contraddittorie di un mondo ancora legato ad antiche tradizioni, che per la prima volta viene in contatto con uno scenario inaspettato, pervaso dall'esplosione delle nuove tecnologie. E come sempre, in questo romanzo che chiude la trilogia dell'avvocato Luciani, torna l'amore profondo del protagonista per le Marche, per le sue bellezze, le tradizioni e, soprattutto, la cucina.
Come il colore degli occhi
Renato Pasqualetti
Libro
editore: Affinità Elettive Edizioni
anno edizione: 2013
pagine: 178
Una storia che comincia durante la colonizzazione italiana dell'Etiopia e arriva ai giorni nostri lasciandoci con il fiato sospeso per la scomparsa di una giovane etiope ospite di una famiglia nobile del maceratese. Politici corrotti, aristocratici dissoluti, movimenti rivoluzionari internazionali, segreti inconfessabili e bellezze esotiche, costituiscono la trama di questo intrigante giallo che vede ancora una volta protagonista lo scontroso e antiseduttivo avvocato Luciani. Lo scenario è sempre quello delle Marche, con i suoi sapori e la sua antropologia culturale,questa volta attraversato da nuovi volti e nuovi colori spinti fin qui dal bisogno e dalla speranza.
La clessidra del tempo fermo
Renato Pasqualetti
Libro
editore: Affinità Elettive Edizioni
anno edizione: 2011
pagine: 208
Il mondo sottosopra. Idee sogni e protagonisti del '68 tra Macerata e le Marche
Renato Pasqualetti
Libro
editore: Affinità Elettive Edizioni
anno edizione: 2007
pagine: 270
"Pochi anni, una decina. Pochi protagonisti, qualche centinaio. Ma anni pieni di scoperte culturali, progetti, sogni, fiducia in mutamenti radicali del mondo. E protagonisti che ci credevano con sentimenti che avevano l'intensità di una fede, senza mai dubitare della reale portata delle loro forze e dell'effettiva raggiungibilità dei loro traguardi. E' stata questa la presenza del Sessantotto in una città e in una provincia come quelle di Macerata, segnate da un conformismo di tradizione secolare e non attraversate da aspre tensioni sociali. Utopie? Sì, ma non tutte e non sempre. E la combattiva costanza di quei giovani, che per la prima volta scesero in campo come soggetto collettivo di antagonismo, ha lasciato un segno evolutivo anche qui, nei costumi, nelle famiglie, nella scuola, nella politica. Raccontare questa vicenda, così esaltante per chi la visse dal di dentro e così sottovalutata da chi non riuscì a comprenderne lo spirito dal di fuori, è un omaggio alla coscienza civile di tutti, perché tutti ne siamo stati coinvolti, direttamente o indirettamente, e perché tutti, oggi, si possa riflettere sulle luci e le ombre di quell'impeto di cambiamento. Ma raccontarla come? Quietamente, unendo alla nostalgia per tanti slanci generosi la razionale consapevolezza dei limiti ideologici che pure ci furono (non certo nel rifiuto della violenza, che in altre regioni, sul finire, mancò) e qua e là non rinunciando al disincanto dell'ironia." (Giancarlo Liuti)