Libri di Riccardino Massa
Primo Maggio. Montanaro: una comunità solidale
Libro
editore: Editrice Tipografia Baima-Ronchetti
anno edizione: 2022
pagine: 484
Uno dei mali di questo nuovo secolo è l’individualismo. Serpeggia spesso l’incapacità delle persone nello stare insieme, nel costruire comunità solidali. Eppure gli italiani nei momenti più difficili hanno sempre dimostrato generosità ed altruismo. Il fenomeno è spesso attribuibile al fatto che il luogo dove si risiede non è quasi mai il luogo dove si vive la maggior parte della giornata. Nasce quindi un anonimato di residenza, una difficoltà a condividere con gli altri parte delle nostre vite. Questo fenomeno è oltremodo amplificato dal fatto che le comunità locali stanno invecchiando. Sempre di più i giovani si spostano in altri luoghi, anche lontani dal Paese natio, ci si tiene in contatto solo attraverso i social, ma difficilmente si condividono esperienze in presenza. Eppure i semi di una convivenza ci sono; l’esistenza di un associazionismo diffuso sta a dimostrare che è possibile rivitalizzare le comunità. La storia dell’associazionismo e della cooperazione a Montanaro è la dimostrazione storica che un altro mondo è possibile, che la vitalità di una comunità parte dalla condivisione delle esperienze.
Piccola storia della Resistenza nel Canavese e nelle Valli di Lanzo
Riccardino Massa
Libro: Libro in brossura
editore: Genesi Editrice
anno edizione: 2020
pagine: 274
Il libro di Riccardino Massa costituisce un importante arricchimento agli archivi della memoria storica per quanto è avvenuto nelle aree interessate, con una dettagliata documentazione anche sulle “storie minime” che riguardano l'eroismo patriottico di uomini e donne, cui è rivolto dall'autore un devoto omaggio, nel pronunciare il commosso appello per nome e cognome, in qualità di eroi nazionali. Rappresenta un'estensione del concetto di Resistenza, non più incentrato solo sulla figura del guerrigliero partigiano, ma anche esteso al sacrificio di onore e di sangue che le forze militari italiane regolari resero come contributo al futuro dell'Italia libera rimanendo fedeli all'armistizio dichiarato dell'8 settembre 1943, con la conferma della fine della partecipazione italiana alla seconda guerra mondiale. È un'accorata testimonianza della condivisione di popolo, necessariamente silenziosa e soffocata, ma altrettanto sentita e spontanea, a sorreggere e a diffondere in ogni modo possibile della Resistenza contro l'ex-alleato tedesco, il quale anziché accettare l'uscita dalla guerra dell'Italia si è trasformato da Paese alleato in Paese conquistatore.