Libri di Richard Voss
Da una vita fantastica. Memorie
Richard Voss
Libro: Libro rilegato
editore: Edizioni Accademia Vivarium Novum
anno edizione: 2019
pagine: 372
Richard Voß nasce a Neugrape (Pomerania) il 2 settembre 1851 e muore a Berchtesgaden (Baviera) il 10 giugno 1918. Dopo un’infanzia felicemente trascorsa a contatto con la natura e un periodo meno lieto a Berlino dove si era dovuto trasferire con la famiglia, nel 1871 partecipa al conflitto franco-prussiano che lo segna profondamente. Le terribili esperienze vissute durante la guerra sono materia dei suoi primi scritti, che gli valgono una certa notorietà. Nel 1877 visita Roma per la prima volta. Rientrato in Germania sposa Melanie von Glenck e a partire dal 1878 si stabilisce con lei alternativamente a Berchtesgaden nella casa che da tempo si era fatto costruire, e a Frascati nella Villa Falconieri. Inizia qui una fase molto produttiva, coronata da importanti successi teatrali che lo richiamano spesso in Germania dove intreccia legami di amicizia con le più significative personalità della cultura e della vita pubblica tedesca. Nel 1884 il granduca Carl Alexander di Sassonia-Weimar lo nomina Bibliotecario della Wartburg sperando in un suo trasferimento a Weimar.
Villa Falconieri
Richard Voss
Libro: Libro rilegato
editore: Edizioni Empiria Ass. Cult.
anno edizione: 2015
pagine: 288
Si parla di molti amori in questo romanzo di Richard Voss (1851-1918) e tra gli altri di un amore appassionato e duraturo che l'autore ebbe per il territorio tuscolano, ove visse venticinque anni. Non stupisce che lo scrittore ambienti nella "sua" amata villa Falconieri questo romanzo, né che i protagonisti dell'opera soggiacciano anch'essi a questa passione per la dimora e le terre circostanti.
Ischia, un ricordo. Con illustrazioni dagli acquarelli di Rudolf Dammeier. Testo tedesco a fronte
Richard Voss
Libro: Libro in brossura
editore: Imagaenaria
anno edizione: 2008
pagine: 48
Nella notevole produzione letteraria originata dal terremoto di Casamicciola del 1883, un posto a parte occupa questo scritto di Richard Voss, pubblicato sul finire dell'Ottocento dalla celebre rivista tedesca "Ueber Land und Meere". L'autore, che aveva già conosciuto l'isola e vi era ritornato immediatamente dopo il disastro, con tono pacato, ci guida in un paesaggio aspro e fascinoso dove ogni luogo, pur nella terribilità dell'evento, si mostra sotto una luce gentile. Così, mentre Casamicciola "la località dell'orrenda distruzione, era un camposanto, una sola, grande, spaventosa tomba", "Ischia emerge tra le onde, bella e beata come il sorriso di una divinità" e Forio "appare come un minuscolo pezzo di Arabia sotto il cielo italiano". Sono pagine dense e leggere al tempo stesso, ben diverse da quelle dell'opuscolo stampato a Vienna che sentenziava "Ischia ha cessato di esistere per sempre", o della guida turistica inglese che proponeva di escludere l'isola "dal novero dei bagni termali". Pagine, quelle di Voss, che, senza retorica né commiserazione, ci fanno rivivere la tragedia di Casamicciola e ci restituiscono il senso della scrittura come memoria.