Libri di Roberta Manetti
Flamenca. Romanzo occitano del XIII secolo
Roberta Manetti
Libro: Libro in brossura
editore: Mucchi Editore
anno edizione: 2014
pagine: 640
Joufroi de Poitiers. Romanzo francese del XIII secolo
Roberta Manetti
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni dell'Orso
anno edizione: 2018
pagine: 428
'Joufroi de Poitiers è un romanzo francese del XIII secolo pressoché ignoto ai non specialisti, benché sia un testo curioso, divertente e unico nel suo genere. Racconta le avventure di un singolare personaggio ispirato al primo trovatore, Guglielmo VII conte di Poitiers, come viene dipinto dai cronisti coevi o poco posteriori, oltre che dalla vida duecentesca: valentissimo cavaliere, ma anche insaziabile dongiovanni ante litteram, con spiccata inclinazione alla burla. Parodico anche del genere cui appartiene, il testo sostituisce la tradizionale storia d’amore con due relazioni clandestine che per concretizzarsi richiedono astuti e macchinosi espedienti, in parte attinti a un romanzo occitano, Flamenca, con cui Joufroi de Poitiers appare in relazioni strette, esercitando, come il suo modello, una certa dose di satira politica ai danni dei Capetingi e dei loro più potenti vassalli'.
La passione di santa Margherita. Testo a fronte
Roberta Manetti
Libro: Copertina morbida
editore: Alinea
anno edizione: 2012
pagine: 168
Margherita d'Antiochia di Pisidia (oggi in Turchia), venerata in Oriente col nome di Marina, ha goduto per secoli di grande considerazione nell'Occidente cristiano, benché probabilmente non sia mai esistita. A decretarne l'enorme successo furono anche i fantasiosi e fantastici dettagli della sua passione, primo fra tutti l'apparire del diavolo sotto forma di drago nella cella sotterranea in cui il topico nobile pagano lussurioso l'aveva rinchiusa, dopo aver cercato invano di convincerla a sposarlo abiurando il cristianesimo. La malabestia fece di lei un sol boccone, ma la santa, col semplice segno della croce, la spaccò in due, uscendo illesa dalla sua pancia e guadagnandosi forse così, oltre che con l'onomastica (il nome che ha acquisito con la traduzione latina della biografìa, Margarita, significa perla e si credeva che le perle avessero proprietà emostatiche), la prerogativa di proteggere le partorienti, i nascituri e chiunque si trovi in pericolo fisico o giudiziario. Il diffondersi del suo culto nella Romania nel basso medioevo è attestato anche dal moltiplicarsi dei poemetti in volgare a lei dedicati; si pubblica qui la più lunga delle versioni provenzali superstiti, datata 1284 e tramandata da un manoscritto della metà del Trecento conservato nella Biblioteca Medicea Laurenziana di Firenze. Edizione con versione a fronte, introduzione, note e glossario.