Libri di Roberto Brivio
Le prodigiose avventure di Tartarino di Tarascona
Alphonse Daudet
Libro: Libro in brossura
editore: Sagoma
anno edizione: 2020
pagine: 192
"Tartarino di Tarascona" è uno di quei libri umoristici da leggere ogni volta in cui si ha un momento di scoramento, perché le prodigiose avventure del protagonista mettono di buonumore. Sempre! E pensare che quando apparve nel 1872, il romanzo procurò all’autore, Alphonse Daudet, anche qualche minaccia di morte. Per fortuna non se ne fece nulla e l’immaginario Tartarino divenne uno degli eroi più famosi di Tarascona, tanto da meritarsi un museo, cinque versioni cinematografiche e un cartone animato.
L'arte ribelle. Storia del cabaret da Parigi a Milano. Dallo Chat Noir degli Idropatici al Derby del Gruppo Motore
Flavio Oreglio
Libro: Libro in brossura
editore: Sagoma
anno edizione: 2019
pagine: 255
C'è una storia che attraversa la cultura dalla fine dell'Ottocento a oggi ed è fatta di parole, poesia, musica, pittura e canzoni. Una storia di personaggi deflagranti e intento artistico alto - da Toulouse-Lautrec a Cochi e Renato, da Giorgio Gaber a Filippo Tommaso Marinetti, da Manet a Dario Fo, passando per Enzo Jannacci, Paul Gauguin e molti altri - che ha prodotto capolavori artistici assoluti, sperimentando nuovi linguaggi alimentati da un sano ribellismo delle idee. È la storia del cabaret, che in Italia non è mai stata raccontata e che dimostra che questo genere non ha niente a che vedere con i comici, anche se nel cabaret si ride, e che non è solo un luogo e una forma di spettacolo: il cabaret, infatti, è una delle più evolute manifestazioni di quella che potremmo definire "arte ribelle", frutto di un'indole libertaria e figlia irriverente del libero pensiero, da sempre ribollente nell'underground della storia dell'umanità. Prefazione di: Enrico Intra, Roberto Carusi, Tinin Mantegazza e Roberto Brivio. Postfazione di Saverio Raimondo.
Canzoni popolari milanesi
Roberto Brivio, Luigi Inzaghi
Libro
editore: Meravigli
anno edizione: 2019
pagine: 160
La canzone popolare si identifica quasi sempre con la cultura più semplice ma anche più generalmente accettata e riconosciuta come tale di una comunità. “Canta, che ti passa” dice un adagio molto diffuso nella lingua italiana colloquiale; e (anche) i milanesi, per non pensarci, hanno cercato di esorcizzare, con le canzoni, le situazioni più intense e drammatiche, a volte tragiche, ogni tanto grottesche, della storia e della loro vita privata. E così, questa antologia ci regala una galleria di sentimenti, di stati d’animo, di umori, quasi sempre colti in un particolare momento storico, dal Risorgimento agli anni Settanta del secolo scorso. A inframmezzare testi, musiche e commenti, curati dal musicologo Luigi Inzaghi, ci sono gustosissimi racconti di vita vissuta – che prendono man mano spunto dalle canzoni – del “Gufo” Roberto Brivio.
Facce da... spettacolo
Andrea Ancona, Roberto Brivio, Bruno Prosdomici
Libro: Libro in brossura
editore: Book Time
anno edizione: 2015
pagine: 196
Una veloce e breve storia dagli anni Sessanta agli anni Ottanta raccontata attraverso le esperienze teatrali di Roberto Brivio, supportata dalle caricature d'epoca di Bruno Prosdocimi e note di colore raccolte da Andrea Ancona dalla viva voce di alcuni protagonisti. Una serie di tableau divertenti nei quali il Teatro fa la parte del Leone.
Attenti al gufo... E adèss ve la cunti mì
Roberto Brivio
Libro: Libro in brossura
editore: Meravigli
anno edizione: 2013
pagine: 144
Il Gufo Roberto Brivio, che nella Milano degli anni Sessanta spopolò con uno storico quartetto cabarettistico, torna alla scrittura, per regalarci un assaggio del suo spassosissimo e variegato repertorio, offrendoci anche la possibilità di scoprire il "dietro le quinte" di numerosi suoi spettacoli, fra aneddoti e curiosità. Un trionfo di risate, in cui non mancano mai l'ironia e la sagacia di chi, nel divertimento, vuole anche fare un po' riflettere.
El gran liber di parolasc
Roberto Brivio
Libro: Copertina morbida
editore: Meravigli
anno edizione: 2012
pagine: 160
Il titolo del volume è chiaro, pane al pane: non pensate di trovarvi altro se non "parolasc, paròll grass". Del resto, il milanese (ma gli altri dialetti della Penisola non sono certo da meno) è particolarmente ricco di parole "brutte", imprecazioni, scurrilità, trivialità, che però lo stesso dialetto, con la sua bonarietà, sa quasi sempre rendere meno grevi, poco più che canzonatorie. Delle parolacce meneghine, oltre la traduzione (laddove possibile) fornisce una colorita interpretazione, insaporita da numerosi e spassosi esempi.