Libri di Roberto Fai
Origine e natura del conflitto. Dalla Genesi: «Giacobbe in lotta con l'angelo»
Roberto Fai
Libro: Libro rilegato
editore: Apalòs
anno edizione: 2025
pagine: 148
Polemos è padre e re di tutte le cose. Così, il presocratico Eraclito, detto l'Oscuro, nel suo frammento più noto. Si è soliti tradurre Polemos con conflitto. Il lavoro qui presentato è un viaggio dentro un altro saggio, con il quale l'autore si misura in un serrato "corpo a corpo": I volti dell'Avversario. L'enigma della lotta con l'Angelo, un intenso testo del filosofo Roberto Esposito, il quale offre una suggestiva lettura di un episodio enigmatico della Genesi riguardante la figura di Giacobbe, eroe eponimo del popolo d'Israele, costretto ad ingaggiare, di notte, una strenua lotta con una figura misteriosa. Nel titolo del saggio di Esposito, Avversario e Lotta evocano l'idea di conflitto, rendendo evidente il legame tra i due lavori. Nel dipanare la trama teologica, filosofica, psicanalitica, artistica e letteraria del saggio di Esposito, l'autore di questo libro evoca immagini di pensiero, analogie e temi, illuminando alcune "parole-chiavi" della filosofia politica contemporanea. Lo sguardo si proietta sul nostro mondo destinalmente globale, stretto nella morsa di un conflitto che appare sempre più informe, anarchico e carico di quel Negativo, di fronte al quale politica e diritto sembrano aver smarrito la loro capacità istituente.
La vita e le forme. Sulla crisi della potenza istituente
Roberto Fai
Libro: Libro in brossura
editore: Apalòs
anno edizione: 2023
pagine: 80
Portando in superficie un'impensabile relazione tra un'inquieta confessione di Italo Calvino e il cuore della filosofia di Georg Simmel, raffinata ed eclettica figura della cultura europea di fine '800 e inizio del Novecento, l'autore di questo breve ma denso saggio prova ad offrire una costellazione di pensiero in cui affiorano sia il legame ontologico che le faglie di frattura tra la vita e le forme - in altri termini: la relazione-dissidio tra l'esistenza e le Istituzioni. Nel serrato confronto tra discipline e pensatori contemporanei, il saggio mette in luce il lungo itinerario in cui le forme/Istituzioni hanno scandito e continuano a declinare il percorso anche accidentato di iscrizione vitale della soggettività, il ruolo della "prassi istituente" dell'umano: il fatto che la vita venga istituita. Compito da sempre espresso dalla centralità della "sfera politica". Ed oggi, è ancora così? Il nostro tempo, non appare segnato da una vistosa crisi della potenza istituente?
Essere contemporanei della fine del mondo. Saggi su Manlio Sgalambro
Roberto Fai, Luca Farruggio, Rita Fulco, Caterina Resta
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2022
pagine: 210
«Contemporanei della fine del mondo» è espressione che Sgalambro utilizza in più luoghi per definire la condizione degli esseri umani. Il fatto che il genere umano, nell’attimo, remoto eppure già da sempre attuale, della “morte del sole”, scomparirà nel suo insieme costituisce l’orizzonte costante del suo pensiero. A partire da questa incontrovertibile certezza, occorre avere il coraggio di una verità intollerabile: tutto è già da sempre destinato alla distruzione. Questa verità, che il filosofo Sgalambro assume con i toni sprezzanti dell’indignazione e della rabbia, ma anche con quelli più pacati, ma non meno aspri, del cinico disincanto, costringe a un radicale mutamento di prospettiva. Il pensiero, ultima roccaforte in cui trincerarsi, in tutte le sue declinazioni – la teologia, l’etica, la politica, l’estetica – deve trarne le dovute conseguenze. Confrontarsi con questa «filosofia del terrore», radicale fino all’estremismo, esacerbata fino al livore, comunque urtante, è quanto provano a fare i saggi raccolti in questo volume, tentando di mostrarne anche un ulteriore risvolto, quello di un disperato e inappagabile desiderio di assoluto.
Pastorale arcadica. Per un Regno giusto
Roberto Fai
Libro
editore: Mimesis
anno edizione: 2020
pagine: 160
L'idea di presentare l'Arcadia – l'aspra e montuosa regione del Peloponneso in cui Virgilio ambientò le Bucoliche – come un “dirompente paradigma politico” potrebbe apparire, a primo acchito, una tesi ardita, quando non azzardata. A partire da tale assunto, Monica Ferrando ha saputo dar vita a una ricerca, "Il Regno errante. L'Arcadia come paradigma politico". Il saggio della studiosa costituisce uno scavo storico-letterario e filosofico-politico, da cui affiora un inedito fil rouge che lega Platone a Virgilio. Attraverso un lavoro ermeneutico, ricco di rimandi filologici e culturali, l'Arcadia rivela un volto inedito e dirompente, espressione di un'erotica politica in grado di stagliare il “dittico” poesia/filosofia dentro una costellazione allegorica e metaforica di intensa fascinazione. "Pastorale arcadica. Per un Regno giusto" è nato come un pensiero di ringraziamento, una sorta di continuazione/prosecuzione della ricerca della Ferrando, con l'intenzione di offrire alcuni spunti teoretici in cui il plesso “natura/storia” prova a parlare al nostro presente.
Frammento e sistema. Nove istantanee sulla contemporaneità
Roberto Fai
Libro
editore: Mimesis
anno edizione: 2013
pagine: 252
Da quando l'unità del mondo è visibile nel suo aspetto reticolare - anche questo è l'effetto della globalizzazione, se il web ne è il suo volto "tecnico" -, è davvero impossibile orientarsi. Ora che il mondo è irreversibilmente risolto nella trasparenza delle sue "telerappresentazioni", appare spenta ogni "visione del mondo", ogni weltanschauung. Adesso che al posto del tempo e della temporalità - come leggere altrimenti lo spegnimento di ogni immagine di futuro? -, sono lo spazio e la spazialità a dominare la scena, ci accorgiamo che l'unico dispositivo di "rappresentazione" della realtà è la mera puntualità del presente. Nell'epoca in cui è la piena spazialità ad offrirci il mondo "in presa diretta", la stessa ricerca di un orientamento mostra l'ineffabilità del nostro perturbante spaesamento. In questa ricerca, la coppia frammento e sistema è assunta quale "dispositivo ermeneutico", al fine di comprendere la paradossalità di un mondo che, mentre si installa a sistema compiuto, mostra che le trame dell'esistenza, le condizioni soggettive, l'intero corredo delle Istituzioni ed i nostri saperi vivono e si percepiscono come sparsi e irrelati frammenti. Decostruendo il senso di alcune figure metaforiche (terra, mare, aria, naufragio, senso della fine), luoghi geopolitici (Europa e Mediterraneo) e categorie-concetti (il 'politico', il diritto, la comunità, il dono, l'amicizia, l'abitare, la democrazia), la presente ricerca prova ad offrire alcuni squarci di luce.