Libri di Roberto Valentini

L'"esercizio di stile" richiesto per riscrivere e contrario delle liriche possiede qualcosa di indubbiamente spassoso, ma anche l'attrazione di una sottile agudeza; non si tratta infatti solo di immaginare il contrario di ogni singolo vocabolo, ma al contempo di supporre nell'inventiva una sorta di pantografo universale che consenta di sdipanare le cangianti fibre della polisemia e di fingersi nel sogno di una lingua edenica (come la forma locutionis perfetta cercata da Dante) antecedente la babelica confusio linguarum. Non certo casualmente lo stesso Umberto Eco si è fra gli altri divertito e cimentato in tale confronto con l'autore della Divina Commedia. In un'ideale contiguità se ne propone dunque una riscrittura ribaltata dell'intero ultimo canto dell'Inferno (mantenendo terza rima, endecasillabi canonici e prevalente lessico coevo), con l'intento di vederne in controluce, pur in una costante cornice comico-burlesca, l'effetto e il risvolto di un tragitto compiuto a rovescio. Dal capovolgimento della cosmografia di cui l'ultimo canto rende ragione a partire dalla caduta di Lucifero, si è cioè immaginato un cammino a ritroso per cui Dante sarebbe forse dovuto discendere dal Purgatorio per entrare dall'egresso dell'Inferno ed uscirne quindi dall'entrata; rivelando così una figura d'uomo rinnovata nel suo libero volere".

Un giudice cinquantenne, Paolo Petrarca, sta trascorrendo le vacanze estive sulla costa toscana. La sua vita è apparentemente perfetta, ma dentro di sé cova una profonda insoddisfazione. II suo matrimonio è finito e la sua carriera Io ha disilluso: la giustizia gli appare sempre meno una questione di verità e sempre più una questione di potere. Un giorno, sulla spiaggia, incontra una ragazzina e se ne innamora. II terremoto emotivo che ne consegue diventa all'improvviso uno specchio in cui si riflettono e confondono il suo profilo irreprensibile e la fragilità della sua condizione umana. Paolo dovrà scegliere se seguire il suo cuore o la sua ragione, e affrontare le conseguenze della sua scelta. La grotta propizia e spiaggia gaia fanno parte, con L'illuminista felice (Incontri, 2018), della "trilogia della felicità".

Una volta entrati nelle storie, la voce degli elementi ci trasporta dalle spiagge più lontane alla terra nostra: a caccia del punto focale, che ognuno di noi può trovare, se fortunato, in un centro diverso del suo mondo. Allo stesso modo i personaggi di queste storie scavano gli elementi delle cose e della lingua. Un'altra voce quella della fotografia goccia di tanto in tanto sulla pagina paesaggi silenziosi e profondi...

Prima indagine per Carlo Castelli. Un magnate della ceramica viene assassinato nel suo stabilimento di Sassuolo. Il giornalista Carlo Castelli, che dai reportage internazionali è finito nella cronaca locale, inizia a indagare, varcando la linea d'ombra di un microcosmo in apparenza tranquillo. L'indagine si sviluppa ricca e piena di sorprese, rivelando trame segrete, rapporti oscuri, rancori che bruciano sotto i milioni di metri quadri prodotti quotidianamente nella capitale mondiale della ceramica. Prefazione di Marcello Fois.

La moglie di un noto avvocato, difensore di personaggi discutibili e collezionista di Ferrari, viene uccisa, forse per errore. Carlo Castelli, giornalista-detective si interessa al caso. Tra ex-piloti da corsa, strani meccanici, playboy di provincia e ambigui venditori d'auto, l'indagine lo porterà a scoprire l'assassino e, ancora più inquietante, il movente.

Perché, in bilico sul tetto di un edificio in costruzione, Carlo Castelli regge una donna sospesa nel vuoto? Il giornalista deve decidere se tentare di salvarla o semplicemente lasciarla cadere. La vicenda si sviluppa come un flash back. Castelli, indagando sulla morte di un muratore romeno, si trova a dover decifrare connivenze fra il mondo dell'edilizia locale e la malavita organizzata. Le sue scoperte sembrano scontentare tutti. Castelli non demorde e, grazie anche alla creazione di un sito-blog, arriverà in fondo alla sua inchiesta, scoprendo i reali colpevoli che si celano dietro all'omicidio e non solo a quello. Ottimo vino, musica raffinata e una splendida donna nera fanno da contorno a una storia criminale ambientata nella provincia modenese, solo in apparenza tranquilla.

Durante una escursione solitaria in mountain bike Luca Damante, scrittore di successo e appassionato di ciclismo, cade e precipita in una grotta ipogea sulle colline modenesi. Non è solo un incidente: è l'inizio di una discesa interiore. I soccorsi non arrivano e mentre lotta per la sopravvivenza, Luca è costretto a fare i conti con i fantasmi del passato, le scelte sbagliate, gli amori perduti e i rimorsi che non si placano. Un romanzo che ci ricorda come anche nei momenti più difficili possiamo ritrovare noi stessi e la forza di andare avanti. La grotta propizia e spiaggia gaia fanno parte, con L'illuminista felice (Incontri, 2018), della "trilogia della felicità".