Libri di Rocco Sciarrone
Le mafie nell'economia legale. Scambi, collusioni, azioni di contrasto
Rocco Sciarrone, Luca Storti
Libro: Copertina morbida
editore: Il Mulino
anno edizione: 2019
pagine: 198
Le mafie continuano a prosperare sia nelle zone di insediamento tradizionale sia in quelle di nuova espansione. In particolare, risulta in crescita la loro presenza nell'economia legale, favorita da situazioni in cui si ravvisa una "confusione" tra lecito e illecito. Il libro affronta questi temi, approfondendo i rapporti e gli scambi tra mafiosi e imprenditori. Viene quindi analizzata l'area grigia, intesa come un campo organizzativo in cui prendono forma relazioni di collusione e complicità. Essa costituisce oggi il fronte più avanzato - e anche più problematico - del contrasto alle mafie. Per disfare il nesso tra mafia ed economia sono necessari - secondo gli autori - strumenti di azione differenziati, non solo di tipo repressivo, ma anche di tipo preventivo e "curativo".
Prima lezione di sociologia delle mafie
Rocco Sciarrone
Libro: Libro in brossura
editore: Laterza
anno edizione: 2025
pagine: 256
Che cos’è la mafia? Com’è cambiata nel tempo? Come la si è contrastata? Come si espande su territori nuovi? Rocco Sciarrone, tra i massimi esperti di mafie in Italia, traccia un profilo dei fenomeni mafiosi in primo luogo attraverso la sociologia, per poi allargare lo sguardo a una prospettiva interdisciplinare. L’obiettivo è duplice: da un lato dare conto dello stato degli studi sulle mafie, dall’altro evidenziare le questioni più importanti e dibattute a livello pubblico e politico. Dal problema del riconoscimento – cioè di che cosa si possa intendere per mafia – al controllo del territorio, dall’antimafia istituzionale e sociale alla questione dell’area ‘grigia’, spesso contigua a economia, politica e istituzioni, e molto altro ancora.
Criminalità in rete. Dalle piattaforme illegali alle cybermafie
Lorenzo Picarella
Libro: Libro in brossura
editore: Donzelli
anno edizione: 2025
pagine: 208
Nell’era digitale del web 4.0 e della platform society, il cyberspazio riveste un ruolo sempre più centrale non solo per l’organizzazione della socialità, della politica, del lavoro e delle imprese, ma anche della criminalità. Negli ultimi anni, infatti, inquirenti ed esperti di cybersicurezza rilevano sia una maggiore operatività di cybercriminali in gruppi strutturati che una crescente presenza delle mafie tradizionali online. Rispetto a queste nuove forme di delinquenza, si può quindi parlare di criminalità organizzata cibernetica? A tale interrogativo il volume prova a dare risposta analizzando sotto il profilo sia sociologico sia giuridico come cambia la criminalità organizzata in una società digitale. Lo studio poggia su un variegato materiale empirico composto da inchieste giudiziarie riguardanti comunità online di pedofili, criptomercati, reti di hacktivisti, gruppi dediti al phishing, organizzazioni che offrono streaming illegale, società dedite alla sottrazione e commercializzazione di informazioni riservate e clan mafiosi inseriti nel gioco d’azzardo. Il quadro che emerge risulta molto eterogeneo, rendendo complicato tenere all’interno di una cornice unitaria i diversi fenomeni considerati. A un estremo si colloca una inedita criminalità su piattaforma che opera interamente online e presenta caratteristiche peculiari, creando nuovi dilemmi interpretativi. All’estremo opposto, invece, si posizionano le mafie tradizionali che, sebbene di recente abbiano mostrato un maggiore interesse per i crimini cibernetici, rimangono ancorate al mondo fisico. L’analisi si sofferma in particolare sulle modalità operative e organizzative di queste forme di criminalità cibernetica e ha il merito, come rileva Rocco Sciarrone nella prefazione al volume, di aggiornare il dibattito che investe il concetto di criminalità organizzata alla luce delle caratteristiche della società digitale, evitando così una deriva diffusa nel dibattito pubblico, «quella che mette spesso in primo piano l’urgenza di sottolineare la pericolosità del fenomeno più che l’esigenza di conoscerlo».
L'assedio del sociale. Il Terzo settore tra criminalità, mercato e politica
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2024
pagine: 222
Quanto sono diffuse le pratiche criminali e corruttive nell'ambito della cooperazione sociale? In che modo i nuovi assetti dell'economia sociale possono favorirle? A dispetto dell'eco mediatica provocata da alcune vicende giudiziarie – dall'inchiesta Mafia Capitale a quella sulla famiglia del parlamentare Aboubakar Soumahoro – la ricerca sociale ha dedicato fin qui poca attenzione a questi problemi. Frutto di una ricerca collettiva, il volume affronta, in una prospettiva socio-antropologica, il rapporto tra cooperazione sociale e criminalità alla luce delle più generali trasformazioni del Terzo settore, indagando il ruolo giocato dalla politica e dai processi di finanziarizzazione dell'economia non profit. A partire da due ampi studi di caso condotti in Campania e in Veneto, la ricerca analizza l'operato di gruppi criminali in diversi settori, tenendo conto della differente evoluzione storica della cooperazione sociale nelle due regioni. Sono inoltre esaminati i processi di criminalizzazione di alcuni ambiti dell'economia sociale che producono un dibattito pubblico fortemente polarizzato, dalla gestione dei rifiuti all'accoglienza dei richiedenti protezione internazionale. Prefazione di Rocco Sciarrone. Postfazione di Sandro Busso.
Il gioco d'azzardo, lo Stato e le mafie
Rocco Sciarrone, Federico Esposito, Lorenzo Picarella
Libro: Libro in brossura
editore: Donzelli
anno edizione: 2023
pagine: 256
Una posta di oltre centotrenta miliardi di euro all’anno: tanto vale il mercato italiano dei giochi d’azzardo, tra i più estesi e in crescita a livello mondiale. Il suo sviluppo è dovuto soprattutto alla progressiva espansione dell’offerta di giochi negli ultimi trent’anni, favorita da scelte politiche orientate a incrementare il prelievo fiscale a beneficio del bilancio dello Stato. Una liberalizzazione che ha inoltre prodotto ingenti profitti a vantaggio delle imprese concessionarie a cui è delegata la gestione del settore. Il mercato dell’azzardo genera rilevanti esternalità negative. Oltre ai problemi connessi al gioco patologico e quindi ai conseguenti costi sociosanitari da sostenere, emerge la sua vulnerabilità rispetto alla criminalità organizzata. Su questi aspetti critici si registra un dibattito pubblico e politico fortemente polarizzato, che assume spesso la forma di una contrapposizione tra proibizionisti e antiproibizionisti. In realtà, la questione della permeabilità criminale – proprio come quella relativa alla salute pubblica – solleva problemi riconducibili agli assetti istituzionali del comparto. Costruito a partire dai risultati di una vasta ricerca empirica, questo libro approfondisce i processi di regolazione del mercato dei giochi d’azzardo, analizzando in particolare il ruolo esercitato dalle mafie. L’indagine è basata su una duplice prospettiva: una orientata a capire come funziona concretamente il settore, ricostruendo le filiere di mercato e gli interessi economici in campo; l’altra focalizzata sulle strategie dei gruppi mafiosi, con riferimento sia al gioco su rete fisica sia al gioco online, in grande espansione negli ultimi anni. Rifuggendo da una prospettiva «mafiocentrica», incentrata cioè esclusivamente sull’attore criminale, lo studio mette in evidenza la porosità della dicotomia legale-illegale che sembra contraddistinguere il mercato dell’azzardo, contribuendo a una più precisa conoscenza del rapporto tra gioco e fenomeni mafiosi per offrire proposte di policy per il dibattito pubblico in corso.
Mafie vecchie, mafie nuove. Radicamento ed espansione
Rocco Sciarrone
Libro: Copertina morbida
editore: Donzelli
anno edizione: 2009
pagine: 416
Uno dei caratteri più pericolosi del fenomeno mafioso è la capacità di radicarsi nelle pieghe del contesto sociale, creando aree di contiguità e di copertura indispensabili alle proprie strategie. Nella percezione diffusa, questa capacità è legata a una particolare predisposizione dei luoghi d'origine, la Sicilia, la Calabria, la Campania. La mafia tuttavia ha mostrato nel tempo un crescente potenziale espansivo ben al di là dei contesti tradizionali. Nella sterminata letteratura sulla materia, lo studio di Sciarrone costituisce una delle poche ricerche empiriche condotte sul campo: attraverso l'osservazione ravvicinata e partecipante di un contesto specifico e lo strumento dell'intervista in profondità, l'autore indaga il modo in cui la mafia interviene in una determinata società locale, e le dinamiche che si attivano tra mafiosi e imprenditori, fino ad arrivare a un condizionamento pervasivo dello sviluppo economico. Sono tre le realtà in cui viene preso in esame il "capitale sociale" della mafia: Gioia Tauro, la Puglia e il Piemonte. Il tratto caratteristico della delinquenza mafiosa rimane, nelle aree vecchie come nelle nuove, la presa sulla società, il controllo diretto del territorio. A dieci anni dalla prima edizione, Sciarrone riflette sui più importanti cambiamenti intervenuti sia sul versante mafioso sia su quello della lotta alla criminalità organizzata.