Libri di Rosa Filardi
Lo straordinario della vita
Rosa Filardi
Libro: Libro in brossura
editore: Macabor
anno edizione: 2023
pagine: 86
“Tutte le storie accadono per qualcosa. Se non altro per essere raccontate. Questi undici racconti di Rosa Filardi sono un pretesto per raccontare la straordinarietà della vita, e di rivisitarla nelle sue infinite sfaccettature. C’è una realtà che vediamo e un’altra che spesso ci sfugge. L’autrice ne esplora i diversi piani con l’abilità di chi conosce perfettamente le regole della letteratura e di chi sa che la storia che si pensa di aver creato, da qualche parte, qualcuno la sta già vivendo.” (dalla quarta di copertina).
Inquietudini
Rosa Filardi
Libro: Libro in brossura
editore: Macabor
anno edizione: 2022
pagine: 80
La solitudine, il senso di vuoto, le paure che ritornano, accompagnano sempre, anche quando la vita appare solida, robusta, fluttuante. Ci si può guardare negli occhi. Occhi umidi, increduli. Insopportabili sono allora i silenzi, le parole che vorrebbero uscire ma che non ce la fanno. Dialoghi mancati. L’inquietudine sale, si espande, spegne le voci, fa abbassare gli sguardi. Cos’ha questo mondo che non riesce a far funzionare più nulla di profondamente utile all’umanità? Questi racconti di Rosa Filardi tentano di oltrepassare il livello psicologico della narrazione incontrando il lettore esattamente nel luogo dove non credeva di stare.
Volo verticale
Rosa Filardi
Libro: Libro in brossura
editore: Macabor
anno edizione: 2021
pagine: 80
Aprirsi al mondo è come riprendere coscienza di essere o di non essere chi o cosa il mondo stesso ci ha fatto diventare malgrado noi. La percezione di sé cambia ma non cambia la discrasia tra come ci percepiscono e come pensiamo che ciò avvenga. Ed in questo dualismo perenne si perde la vera essenza del vivere, l’essere per ciò che siamo e non per come pensiamo di essere o, ancora più complesso, come crediamo che gli altri ci vedano come essere. Ogni faticosa rinascita prende avvio da questa immensa perdita di sé. Questo il dramma che si consuma nel monologo e nei due atti unici della scrittrice teatrale Rosa Filardi, che si intensifica ancora di più nella dimensione dell’io e l’altro, in un crescendo di incomunicabilità che sa di sofferenza e preannuncia la morte stessa dell’io. (dall’introduzione di Angela Lo Passo).

